DELLA TORRE, Lelio Hillel
Riccardo Di Segni
Nacque a Cuneo l'11 genn. 1805.
La famiglia paterna era di discendenza sacerdotale, anche se l'attributo di "Kohen", sacerdote, non compariva nel cognome [...] della sua scomparsa, in La Rassegna mensile di Israel, XXXVII (1971), pp.655-703; N. Vielmetti, Die Gründungsgeschichte des Collegio rabbinico in Padua, in Kairos, XIII (1971), pp. 38-66; N. Pavoncello, Nel centenario della morte di L. D., in Israel ...
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LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] troppo giovane per determinate esperienze mistiche e per di più di essere celibe. L'inchiesta sul circolo patavino da parte del rabbinato di Venezia nacque in seguito alla lettera inviata nel 1729 al mercante viennese M. Yaffe da Y. Gordon, in cui si ...
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FRIZZI, Benedetto (Ben Zion Refael Ha-Cohen)
Cristina Ceccone
Nacque il 7 apr. 1757 da Michele e da Debora Vitali a Ostiano, sulle rive dell'Oglio, allora in provincia di Mantova. Indirizzato dai genitori [...] ; e contengono, assieme a note critiche e fisiche e a riflessioni filosofiche, il tentativo di correggere alcuni difetti introdotti dai rabbini in materia di sanità pubblica. Tra il 1790 e il 1792 il F. pubblicò a Trieste gli Opuscoli filosofici e ...
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MOSCATO, Yehudah ben Yosef Aryeh (Leone)
Saverio Campanini
– Nacque a Osimo nel 1533 o alla fine dell’anno precedente, da genitori di cui non si è conservata notizia.
La data di nascita si desume dall’atto [...] che data per lo meno al 1564, come ha mostrato Bernard Dov Cooperman (Veltri-Miletto, 2012) sulla base di un responsum rabbinico di Moshe Provenzal (Yani, 1989, p. 116); è probabile che Moscato abbia lasciato lo Stato pontificio in conseguenza della ...
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CASTIGLIONI, Vittorio (Izhac, Haim)
Amedeo Tagliacozzo
Nacque a Trieste il 25 marzo 1840 da Moisè Davide Vita e Annetta Campos.
Il bisnonno paterno, pure di nome Moisè, toscano di origine, si era stabilito [...] di V. C., in Scritti in mem. di Enzo Sereni, Milano-Gerusalemme 1970, pp. 197-215; P. S. Colbi, V. C., un dotto rabbino ital., esponente di un'epoca di transizione, in Rass. mens. d'Israel, XLIII (1977), pp. 478-88; Enc. Catt., III, col. 1041. ...
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CALONIMO (Calonymos, Kalonymos), Calo
Juliana Hill Cotton
Terzo dei quattro figli maschi del "maestro" Davide Calonimo di Iacopo Meir, nacque intorno al 1480 e passò la gioventù e praticò medicina a [...] documento steso da Elia Halfan in favore del divorzio del re da Caterina d'Aragona, contro l'opinione della maggioranza dei rabbini che mantenevano l'obbligo mosaico ed erano dunque in accordo col divieto papale.
A segno della rinomanza goduta dal C ...
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LUZZATTO, Benedetto (Baruk)
Lisa Saracco
Nacque probabilmente a Venezia intorno al 1612 da Moses. Scarsi e frammentari sono i dati biografici. La sua famiglia apparteneva al ceppo di ebrei giunti nel [...] il L. era a Venezia nel 1662 e a Padova nel 1669. I.H. Cohen Cantarini (Padova 1644-1723) annovera il L. fra i rabbini patavini nel suo Paḥad Iśahq (La paura di Isacco, Amsterdam 1685), opera in cui narra l'attacco al ghetto di Padova da parte dei ...
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BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] Iona da Safed, professore di ebraico nell'Archiginnasio romano. Nel 1651 fu nominato lettore di lingua ebraica e rabbinica nel Collegio dei neofiti a Roma e contemporaneamente "scriptor hebraicus" presso la Biblioteca Vaticana. Nominato abate di S ...
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POMIS , David de'
Guido Bartolucci
POMIS (Pomi), David de’. – Nacque a Spoleto nel 1524.
Le principali biografie segnalano come anno di nascita il 1525. La data è forse ricavata dal racconto che il [...] quattro condotte a Roma da Tito, e che si trasferì a Spoleto dopo il 1260 a causa della tragica fine del rabbino Elia de’ Pomis, condannato al rogo dall’Inquisizione.
Il nome della famiglia deriva dal termine ebraico tapuchim, ‘pomi’, e nelle opere ...
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ROSSI, Azaria ben Mosè
Mauro Perani
de'. – Nacque a Mantova nel 1511 (o fra il 1511 e il 1514).
Visse a Ferrara da quando si sposò e, successivamente anche ad Ancona, Sabbioneta e Bologna, prima di [...] degli autori ebrei e delle loro opere, Parma 1802, pp. 105 s.; L. Zunz, Toledot Rabbi ‘Azaryah min ha-Adummim (Storia del rabbino A. de’ R.), in Kerem ḥemed” ("Vigna della delizia"), V (1841), pp. 131-158 (e aggiunte in ebraico di S. Rapoport, ibid ...
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rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, adoperata per libri d’importanza minore...
rabbinismo
s. m. [der. di rabbino]. – Nome dato talvolta al giudaismo in quanto fondato sull’insegnamento dei rabbini, talvolta a questo insegnamento nel suo insieme, e all’attività dei rabbini stessi.