SALMI e salmodia
Giuseppe RICCIOTTI
Giulio Cesare PARIBENI
Si chiamano salmi alcune composizioni poetiche ebraiche contenute sia isolatamente in varie parti . della Bibbia (ad es., in Deuteronomio, [...] gli estremi massimi di quel periodo ed eventualmente rintracciarne singoli autori.
Vi fu già un'opinione, condivisa sia da antichi rabbini sia da alcuni Padri, secondo cui David sarebbe stato autore di tutti i salmi (così pensò anche S. Agostino, De ...
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SETTANTA
Alberto Vaccari
Si chiamano così i primi traduttori della Bibbia (Antico Testamento) in greco, dal numero (arrotondato: propriamente 72), che ce ne presenta la prima relazione, pretendente [...] , su tutto il giudaismo ingrandì e predominò, specialmente dopo la catastrofe dell'anno 70 d. C., l'autorità dei rabbini palestinesi, ostili alle infiltrazioni di cultura greca. Si venne a dichiarare, che "il giorno in cui la legge fu scritta ...
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INNOCENZO IV, papa
Agostino Paravicini Bagliani
Sinibaldo Fieschi, figlio di Ugo, nacque a Lavagna non oltre il 1190.
La famiglia paterna era una delle più potenti della costa orientale della Liguria. [...] da non poter essere tollerati senza pericolo per la fede cristiana", e decise di non restituire questi "libri intollerabili" ai rabbini ma di condannarli ufficialmente. I. IV non prese alcuna decisione per estendere l'inchiesta al di là di Parigi e ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] ancora riconoscevano l'autorità del capo di una famiglia locale nella cui casa si riunivano per celebrare il culto. Rabbini e pastori, alle prese con le malattie, la fame e le superstizioni diffuse nelle loro comunità, solitamente impartivano un ...
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CASTELLI, David
Fausto Parente
Nacque a Livorno il 30 dic. 1836 da Abramo Isacco e da Rachele De Medina. Il padre, un avvocato, era figlio di Samuele Castello, figlio, a sua volta, di Abramo Isacco [...] dal C. dell’opera del Donnolo venne ristampato nel 1884 a Varsavia in una edizione del Sēfer yĕṣirāh con dieci commenti rabbinici a cura di Samuele Loria.
Concernono analogamente la pubblicazione di testi gli unici due scrittì del C. in e ebraico ...
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Pena
Fabio Alonzi
Raffaella Bonsignori
In senso generale, il termine pena può indicare patimento, afflizione, dolore, dispiacere, anche quando non siano o non appaiano punizione di una colpa. Con riferimento [...] comporta inevitabilmente il sorgere di competenze sacerdotali: dagli stregoni delle tribù primitive ai pontefici romani, protogiuristi, ai rabbini e agli auguri; 'soggetti' capaci di comprendere e interpretare i segni che gli dei mandano agli uomini ...
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COSTANTINO il Grande
S. Manacorda
Imperatore romano, nato a Naisso (od. Niš, in Serbia) nel 280, Flavio Valerio C. regnò dal 306 al 337. Nel 306 fu acclamato imperatore dall'esercito in Britannia, ma [...] episodi della leggenda di Silvestro (C. che ordina la strage; Battesimo di C.; Disputa di Silvestro con i rabbini; Miracolo del drago) nell'omonima chiesa di Tivoli, generalmente interpretati dalla critica (Matthiae, 1965-1966, II; Boskovits, 1979 ...
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Benedetto XIII, antipapa
Manuel Vaquero Piñeiro
Appartenente ad una delle più illustri famiglie feudali della Corona d'Aragona, Pedro Martínez de Luna nacque a Illueca (Saragozza). La sua data di nascita [...] suo confessore Vincenzo Ferrer e dal suo medico Jerónimo de Santa Fe, organizzò un incontro tra teologi cristiani e rabbini nella città di Tortosa. Secondo i promotori, scopo dell'incontro era dimostrare l'infondatezza e gli errori della religione ...
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BOMBERG, Daniel
Alfredo Cioni
Nacque ad Anversa non prima del 1483, primogenito di un Cornelius, ricco mercante di quella città. Come era consuetudine nelle famiglie dell'alta borghesia fiamminga e [...] varianti di lettura). L'edizione fu completata in 4 voll. in-folio tra il 1524 e il 1525. La nuova Bibbia rabbinica, dopo una introduzione alla massürāh elaborata da Jacob ben Ḥayyim, contiene un indice del medesimo, una introduzione al Pentateuco di ...
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SIGONIO, Carlo
Vincenzo Lavenia
– Nacque a Modena tra il 1520 e il 1523; il padre era il mercante di panni Nicolò Maria Sigone, la madre Ursolina Favalotti. Ebbe due fratelli (non ha riscontro la notizia [...] falce in una messe aliena, di preferire la Bibbia greca alla Vulgata, di seguire il Talmud e le interpretazioni dei rabbini (l’autore aveva attinto ovviamente a Filone e a Flavio Giuseppe). Sigonio replicò alle obiezioni (Opera omnia..., cit., VI, pp ...
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rabbinico
rabbìnico agg. [der. di rabbino] (pl. m. -ci). – Di rabbino, dei rabbini: tradizioni r.; l’insegnamento r.; esegesi r. (della Bibbia); scrittura r., scrittura ebraica derivata dalla quadrata, adoperata per libri d’importanza minore...
rabbinismo
s. m. [der. di rabbino]. – Nome dato talvolta al giudaismo in quanto fondato sull’insegnamento dei rabbini, talvolta a questo insegnamento nel suo insieme, e all’attività dei rabbini stessi.