MISHNAH
Umberto Cassuto
. Questo termine (propriamente "ripetizione"; quindi "studio", "insegnamento"; dal verbo ebraico shānāh, "ripetere", e poi "studiare"; presso i padri della chiesa δευτέρωσις), [...] sec. II d. C., e forse già nel sec. I, prima della distruzione di Gerusalemme (70). Anteriormente alla Mishnāh di Rabbī ‛Aqībā ben Yōsēf (morto nel 135) è accennata l'esistenza di una "prima Mishnāh", la quale sarà probabilmente da attribuirsi alle ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...] di vita del popolo ebraico agirono fortemente sulla legislazione orale e trovarono infine espressione codificata nella compilazione della Mishnāh di Rabbī Yĕhūdāh ha-Nāśī (200 ca. d.C.). Successivamente (3°-6° sec. d.C.) si propose l’accordo tra la ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
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. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] offrono opere impresse quasi senza interruzione dal 1503 al 1598. I primi furono David Nachmias col figlio Samuele, e Rabbi Gerson, figlio di Rabbi Mosè, di Soncino, il quale aveva già stampato in Italia nel paesello di Barco presso Brescia. Il più ...
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Dalla riscoperta della pace all'inestinguibile sogno di dominio
Gaetano Cozzi*
Come poteva reggersi la veneta Repubblica
Il problema della "crisi generale" del Seicento
"Crisi generale del Seicento". [...] più illustri della comunità ebraica veneziana: l'attuale vicenda la pregiudicava gravemente, in modo irreparabile, temeva il rabbi. D'altro canto questo processo per la "contaminazione" della giustizia, col suo intrico di legami criminosi tra ...
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MAIMONIDE
PPiero Morpurgo
Moise o Moshè ben-Maimon (abbreviato Rambam), o in arabo Mousa Ibn Maymoun, noto anche come M., talmudista, filosofo, medico, esegeta di famiglia rabbinica, nacque a Cordova [...] -platonismo nel pensiero dei nuclei ebraici stanziati nell'occidente latino (riflessioni sul "Commento al Libro della Creazione" di Rabbi Sabbetai Donnolo), in Gli ebrei nell'Alto Medioevo, Spoleto 1980, pp. 867-927; C. Sirat, Les traducteurs juifs ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] ambito sinagogale è considerata non blasfema, ma comunque inopportuna in quanto fonte di distrazione per i fedeli (Mosè Maimonide; Rabbi Meir di Rothenburg, sec. 13°).Secondo Gutmann (No Graven Images, 1971) l'interdizione biblica nei confronti delle ...
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rabbi
s. m. – Adattamento latino (attrav. il gr. ῥαββί, ῥαββεί) del titolo onorifico ebraico rabbī «mio maestro»; compare più volte nei Vangeli e costituisce, a partire dal 1° sec. d. C., la denominazione ufficiale dei dottori della legge...
rabbia
ràbbia s. f. [lat. tardo rabia, lat. class. rabies]. – 1. a. Malattia infettiva, detta anche, ma inesattamente, idrofobia, provocata da un virus neurotropo (rhabdovirus) che determina un’encefalopatia acuta a esito quasi sempre letale:...