Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] guida su tutti i problemi riguardanti gli Ebrei e il giudaismo.
Nelle Yeshivot lituane predominò il movimento Musar, fondato dal Rabbi Israel Salanter (1810-1883). Il Musar (riprovazione) è un movimento che esalta l'introspezione; i suoi seguaci si ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] trovò espressione nei primi anni del Novecento nel pensiero di rabbi A.I. Kook, il primo rabbino capo ashkenazita in Palestina potenziata dal figlio, suo successore nella direzione della yeshivah, rabbi Z.Y. Kook. Da questa matrice, il Gush Emunim ...
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Le particolarità del Mezzogiorno cristiano e cattolico
Giuseppe Galasso
Sommario: Una premessa ▭ Le particolarità cristiane e cattoliche del Mezzogiorno ▭ La svolta tridentina ▭ L’orma duratura di Trento [...] . È, anzi, senz’altro da ricordare che a Reggio in Calabria nel 1475 fu stampato il Commentarius in Pentateuchum di Rabbi Salomone Jarco, nella tipografia di Abramo ben Gaston, che, a quanto pare, fu il primo libro stampato in caratteri ebraici ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] -platonismo nel pensiero dei nuclei ebraici stanziati nell'occidente latino (riflessioni sul 'Commento al Libro della Creazione' di Rabbi Sabbetai Donnolo), in Gli ebrei nell'Alto Medioevo, Spoleto 1980, pp. 867-927.
J. Shatzmiller, Doctors and ...
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Ghetto
Ariel Toaff
Precedenti storici e origine del termine
Fin dagli inizi del Medioevo si riscontra il fenomeno di nuclei ebraici della diaspora che si raccolgono in quartieri particolari, secondo [...] .
Ravid, B. C. I., The Venetian ghetto in historical perspective, in The autobiography of a seventeenth-century Venetian rabbi (a cura di M. C. Cohen, T. K. Rabb, H. E. Adelman e N. Zemon Davis), Princeton, N. J., 1988, pp. 279-283.
Roth, C., La fête ...
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Religione
Hans G. Kippenberg
1. Introduzione
La sociologia della religione non è nata come ramo particolare della scienza della religione, bensì in seno alla sociologia stessa (v. Tenbruck, 1991, p. [...] a una nuova sintesi, un attivismo nazionalistico di tipo religioso, il cui principale artefice è stato il mistico rabbi Kuk (v. Ravitzky, 1996). Un'interpretazione apocalittica dell'epoca attuale caratterizza anche il fondamentalismo islamico delle ...
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rabbi
s. m. – Adattamento latino (attrav. il gr. ῥαββί, ῥαββεί) del titolo onorifico ebraico rabbī «mio maestro»; compare più volte nei Vangeli e costituisce, a partire dal 1° sec. d. C., la denominazione ufficiale dei dottori della legge...
rabbia
ràbbia s. f. [lat. tardo rabia, lat. class. rabies]. – 1. a. Malattia infettiva, detta anche, ma inesattamente, idrofobia, provocata da un virus neurotropo (rhabdovirus) che determina un’encefalopatia acuta a esito quasi sempre letale:...