LONGHENA, Francesco
Patrizia Caccia
Nacque a Mompiano, presso Brescia, il 24 genn. 1796 da Marcantonio, di professione lavandaio, e da Orsola Serra, proveniente dalla Val di Rabbi, in Trentino; nello [...] stesso anno venne alla luce il fratello Angelo che, dopo aver frequentato l'ateneo pavese, divenne ingegnere e architetto. Il L. invece seguì con profitto i corsi al seminario di Brescia, ma non completò ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] 218. Della parte relativa a Gen., I, 26, già pubblicata da A. Jellinek, Der Mensch als Gottes Ebenbild. Von dem Arzte und Astronomen Rabbi Shabtai Donolo (geb. 913.), Leipzig 1854, pp. 1-16, e riprodotta da Muntner, R. Sh. D., I, pp. 24- 38, ha fatto ...
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BRAGADIN, Alvise
Alfredo Cioni
Figlio di Pietro, della nobile famiglia veneziana, nacque nei primi anni del sec. XVI, e fu il primo della famiglia ad impiantare nella città natale, dopo che un altro [...] e la ristampa - che fu l'ultima opera pubblicata in vita dal B. - della Mishnāh Tōrāh di Mosè ben Maimon, con le note di rabbi Mē'īr di Padova, a suo tempo origine di tante gravi conseguenze. Nell'anno 1575 il B. morì e lasciò la ditta ai figli. Il ...
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CONAT (Conath, Cunat, Conatì), Abraham (Abraham ben Shlomo ben Baruch)
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Nacque probabilmente a Conat, nella contea del Rossiglione, da Shlomo (Salomone) di Baruch.
Il luogo di nascita, o almeno di [...] e del nonno sono indicati compiutamente dal C. stesso nel colophon del cod. ex Sassoon 516 di Londra. Il nonno Baruch, "rabbì" - come poi il figlio Shlomo e il nipote Abraham - usava anche chiamarsi Bendit, secondo la traduzione francese del proprio ...
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PAGLIA, Nicola di Giovinazzo, beato
Luciano Cinelli
PAGLIA, Nicola di Giovinazzo (Nicolaus de Iuvenatio, de Palea), beato. – Nacque a Giovinazzo (Bari) alla fine del XII secolo da una famiglia nobile [...] del XIII secolo, il «sapiente cristiano» (probabilmente esponente dello Studium di Napoli alla fine degli anni Cinquanta), collaboratore di rabbi Mosè da Salerno per il commento alla Guida dei perplessi di Mosè Maimonide (Rigo, 1999, pp. 61-146).
L ...
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LUZZATTO, Mošes Ḥayyim (Ramḥal)
Lisa Saracco
Nacque nel 1707 a Padova da Jacob e da Diamante, appartenenti al ramo patavino della famiglia, i quali garantirono al figlio un'ottima educazione, introducendolo [...] biographie de Mose Ḥayim L., Yequtiel Gordon et Moses Heges, in Revue des études juives, XXIII (1891), pp. 256-264; A. Kahana, Rabbi M.H. L. (in ebraico), Varsavia 1898; S. Ginzburg, The life and works of M.Ḥ. L., founder of modern Hebrew literature ...
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JEHUDÀ da Roma (Giuda Romano, Leone de sere Daniele, Leone messer Daniel, Leone Romano, Leuccio de Moises, Leuccio de ser Daniel, Lionello, Yehudah Gur-Aryeh, Yehudah ben Mošeh ben Dani'el ben Mošeh ben [...] , "il ricordo del giusto sia in benedizione", usata per i defunti.
Fonti e Bibl.: Il Dante ebreo ossia Il picciol santuario… dal rabbi Mosè, medico di Rieti, a cura di F. Goldenthal, Vienna 1851, pp. 105-106 n. 3; Maḥbarot 'Immanuel ha-Romi, a cura ...
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CONTARDO, Inghetto
Giovanna Petti Balbi
Vissuto a Genova nella seconda metà del sec. XIII, appartiene ad una famiglia che annovera in quest'epoca tra i suoi membri mercanti, notai, uomini dì governo. [...] apostoli Filippo e Giacomo, ebbe luogo a Maiorca nella loggia dei genovesi un'accanita disputa tra un dotto ebreo, chiamato "rabbi" (maestro) e il mercante genovese, che già in passato aveva discusso con il maestro. La disputa, che si svolse con ...
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MARCARIA, Jacob (Jacob ben David ben Fais)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Figlio di David, discendeva da una famiglia di prestatori che aveva operato nella seconda metà del Quattrocento a Piove di Sacco [...] Talmūd e per renderne più agevole la consultazione, nel 1558, furono pubblicati due rinomati compendi, il Sefer Rav Alfas (Il libro di Rabbi Alfasi) di Yiṣḥaq Alfasi e, tra il 1560 e il 1561, due edizioni del Sefer Arba'ah ṭurim di Ya'aqov ben Asher ...
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MANETTI, Antonio
Giuliano Tanturli
Nacque il 6 luglio 1423 da Tuccio di Marabottino di Vanni e da Cosa di Francesco Adimari a Firenze, quartiere di S. Spirito, "gonfalone" Drago, "popolo" di S. Frediano, [...] nazionale, Magl., xxv.392, p. 184; Poligrafo Gargani, 1198.136; S. Salvini, Epistola ad Raphaelem Riarium, in Samuel de Fez, Epistola ad Rabbi Isaac, s.l. né d. (ma dopo il 25 nov. 1479); Prose volgari inedite e poesie latine e greche edite e inedite ...
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rabbi
s. m. – Adattamento latino (attrav. il gr. ῥαββί, ῥαββεί) del titolo onorifico ebraico rabbī «mio maestro»; compare più volte nei Vangeli e costituisce, a partire dal 1° sec. d. C., la denominazione ufficiale dei dottori della legge...
rabbia
ràbbia s. f. [lat. tardo rabia, lat. class. rabies]. – 1. a. Malattia infettiva, detta anche, ma inesattamente, idrofobia, provocata da un virus neurotropo (rhabdovirus) che determina un’encefalopatia acuta a esito quasi sempre letale:...