CONTI (Comes, Conctus, De Conctis), Vincenzo
Roberto Ricciardi
Nacque a Verona nella prima metà del sec. XVI da famiglia probabilmente di origine ebraica.
Nella città natale apprese le lingue classiche [...] Cremona. Di gran lunga più intensa fu la pubblicazione di opere ebraiche, iniziata con il Toledòth Adàm (Generazioni di Adamo) del rabbi Elia, figlio di Mosè Gallina (1554-56), trattato di chiromanzia e fisionomia. Il C. diede in luce più di quaranta ...
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SIMEONE (ebraico Shim‛ün; greco Συμεών)
Giuseppe Ricciotti
1. Nome del secondo figlio di Giacobbe, e della tribù ebraica che discese da lui. Il racconto biblico (Genesi, XXIX, 33) mette l'origine del [...] l'anima" di lei.
Si è tentato identificare questo S. con un Simeone il Pio, sommo sacerdote giudaico, o con Rabbi Simeone figlio di Hillel e padre del celebre Gamaliel; ma sono identificazioni prive di solido fondamento. Anche più arbitrario è il ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] guida su tutti i problemi riguardanti gli Ebrei e il giudaismo.
Nelle Yeshivot lituane predominò il movimento Musar, fondato dal Rabbi Israel Salanter (1810-1883). Il Musar (riprovazione) è un movimento che esalta l'introspezione; i suoi seguaci si ...
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L'archeologia del Vicino Oriente: Mesopotamia
Antonio Invernizzi
Tra la storia della Mesopotamia e la nostra cultura non vi fu interruzione. I nomi di Ninive e di Babilonia non furono cancellati dalla [...] riscoperta della civiltà mesopotamica con i viaggiatori del Medioevo, partendo dai dati topografici. Ma l'attesa fu lunga e Rabbi Beniamino di Tudela, che nel suo viaggio (1160-73) fu a Babilonia e menzionò i resti del palazzo di Nabucodonosor ...
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MESHULLAM da Volterra (Mesullam ben Menaḥem, Buonaventura da Volterra)
Alessandra Veronese
Figlio di Menaḥem (detto Emanuele nella documentazione latina) e di una non meglio identificata Dolce di Dattalo [...] , giunse a Venezia il 18 ott. 1481. Come egli stesso ricorda nelle ultime righe del diario, «in totale il tragitto che rabbi Meshullam ben Menachem da Volterra ha compiuto per andare a Gerusalemme, Città Santa, cioè da Napoli a Venezia, è stato di ...
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Vedi GIUDAICA, Arte dell'anno: 1960 - 1973
GIUDAICA, Arte (v. vol. iii, p. 917 ss.)
M. Avi-Yonah
Le scoperte archeologiche degli ultimi sette anni hanno indubbiamente arricchito le nostre cognizioni [...] . Inoltre conosciamo: Jose, figlio di Levi, che costruì le sinagoghe di ῾Alma e Kefar Bar'am in Galilea; segue Rabbi Hillel, figlio del Rabbi Levi, che "fece" la tomba n. 20 nella necropoli di Bēt Shearīm; e infine, Marinos e suo figlio Hanania ...
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TRENTO (A. T., 24-25-26)
Lino BERTAGNOLLI
Giuseppe GEROLA
Alda LEVI SPINAZZOLA
Antonio ZIEGER
Tammaro DE MARINIS
*
Lino BERTAGNOLLI
Centro principale della Venezia Tridentina, e capoluogo della [...] di Brentonico e quelle di porfido a Bronzolo. Delle sorgenti minerali, note sono quelle di Levico, Roncegno, Peio e Rabbi e le termali di Comano. Fra le industrie manifatturiere sono da ricordare l'industria dei pali di cemento armato centrifugato ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
*
. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] offrono opere impresse quasi senza interruzione dal 1503 al 1598. I primi furono David Nachmias col figlio Samuele, e Rabbi Gerson, figlio di Rabbi Mosè, di Soncino, il quale aveva già stampato in Italia nel paesello di Barco presso Brescia. Il più ...
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Personaggio biblico, discendente di Set; è ricordato (Gen., V, 18-24; Eccli., XLIV, 16; XLIX, 16; Giuda, 14, 15; Ebr., XI, 5,6) come "settimo da Adamo" (Giuda, 14; cfr. Gen., V, 1-18; I Cron., 1, 1-3: [...] della seconda generazione ed è rimasto famoso per la sua concezione della esegesi biblica, che fondò su tredici regole. Nella finzione, Rabbi ismael narra come anche egli salì al cielo, favore dovuto al suo vivo desiderio d'andarvi a vedere il trono ...
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JACOB ANATOLI
LLuciana Pepi
Jacob (Ja'aqov ben Abba Mari ben Simon ben Anatoli), filosofo, predicatore e medico del XIII sec., è noto soprattutto per la sua attività di traduttore e di divulgatore del [...] nel Malmad ha-talmidim, riguardo alla dottrina della resurrezione, scrisse che era falsamente attribuita all'"uomo di Dio, il Rabbi, nostro maestro, Mosè bar Maimon, la non credenza nella resurrezione dei morti" (Jacob Anatoli, 1866, c. 52v).
J. nei ...
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rabbi
s. m. – Adattamento latino (attrav. il gr. ῥαββί, ῥαββεί) del titolo onorifico ebraico rabbī «mio maestro»; compare più volte nei Vangeli e costituisce, a partire dal 1° sec. d. C., la denominazione ufficiale dei dottori della legge...
rabbia
ràbbia s. f. [lat. tardo rabia, lat. class. rabies]. – 1. a. Malattia infettiva, detta anche, ma inesattamente, idrofobia, provocata da un virus neurotropo (rhabdovirus) che determina un’encefalopatia acuta a esito quasi sempre letale:...