COMPOSTE, PAROLE
Le parole composte sono parole formate dall’unione di due o più parole o parti di parole.
• I nomi composti possono essere formati combinando:
– nome + nome
pescecane (pesce + cane)
compravendita [...] (comp(e)ra + vendita)
caffellatte (caffè + latte, con ➔raddoppiamento sintattico)
– aggettivo + nome
altopiano (alto + piano)
galantuomo (galante + uomo)
– nome + aggettivo
camposanto (campo + santo)
cassaforte (cassa + forte)
– verbo + nome
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SILLABE, DIVISIONE IN
La divisione in sillabe (detta anche sillabazione) segue diverse regole:
– una vocale iniziale seguita da consonante semplice forma una sillaba
U-di-ne, a-mi-do
– le vocali che [...] formano ➔iato vanno divise, mentre i ➔dittonghi e i ➔trittonghi formano un’unica sillaba
mi-a, le-o-ne, ma pia-nu-ra, a-iuo-la
– una consonante semplice forma una sillaba con la vocale che segue (anche x, che foneticamente è consonante doppia, è ...
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-FOBIA
-fobia è un ➔suffissoide derivato dal greco phobos ‘paura’, che si trova in parole derivate direttamente dal greco (idrofobia) o formate modernamente
agorafobia (‘paura della folla’)
claustrofobia [...] (‘paura degli spazi chiusi’)
sessuofobia (‘paura del sesso’)
Il suffissoide mantiene sempre l’accento sulla i, -fobìa, dunque il gruppo finale ìa è ➔iato e va separato nella divisione in ➔sillabe
a-go-ra-fo-bi-a, clau-stro-fo-bi-a, ses-suo-fo-bi-a. ...
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Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] solo in sillaba tonica aperta, ma solo se la sillaba è portatrice di accento di frase: anima /ˈaː.ni.ma/, lettera /ˈlɛt.ːe.ra/, divino /di.ˈviː.no/, profondo /pro.ˈfon.do/, virtù /vir.ˈtu/. Le vocali che si trovano davanti a pausa (finali di parola ...
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Si dicono mobili i dittonghi (➔ dittongo) ie e uo per la possibile alternanza, nell’ambito di una stessa famiglia lessicale o di uno stesso paradigma verbale, di forme con dittongo ie [ˈjɛ] e uo [ˈwɔ] [...] o [o] / [ɔ] in sillaba atona oppure in sillaba tonica chiusa. Come esempio, si considerino i processi di derivazione e alterazione cuò-re → ac-co-rà-re, ruò-ta → ro-tà-ia, uò-mo → o-mì-no, uò-vo → o-vét-to e le voci dei verbi tenere e potere: tu tiè ...
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Le consonanti dentali si realizzano con una chiusura tra la punta della lingua e gli incisivi superiori. Tali foni fanno parte di una classe consonantica più ampia, in quanto l’articolatore (la parete [...] alveolare laterale sonora [l].
Per /t/ e /d/ è facile trovare molte coppie minime (➔ coppia minima), come turare [tuˈraːre] e durare [duˈraːre], tonto [ˈtonto] e tondo [ˈtondo]. Per [s] e [z] esiste un numero molto limitato di coppie minime e per ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] vocalismo tonico sardo ➔ sardi, dialetti ha dimezzato il patrimonio delle dieci vocali latine (esempi logudoresi): ī e ĭ > i: [ˈfiːlu] «filo», [ˈpiːra] «pera»; ē e ĕ > e: [ˈkεːna] «cena», [ˈbεːnε] «bene»; a > a; ŏ e ō > o: [ˈbɔːna] «buona ...
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I fonemi di ogni ➔ sillaba formano una struttura analizzabile in tre parti: l’attacco, il nucleo e la coda. Il nucleo, costituito sempre da una sola vocale, è l’elemento cruciale, necessario e sufficiente [...] , a cui si aggiunge anche il digramma cq: ac.qua, sciac.qua.re).
Si tengono però unite le sequenze formate da s + consonante (co.spi.ra.re, co.sto) e quelle tradizionalmente indicate come muta cum liquida, cioè b, c, d, f, g, p, t, v + l oppure r (ca ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] m[jo]/t[wo] libro. Di solito, comunque, l’accento costituisce un valido discrimine fra dittongo (fai.da, Lau.ra) e iato (fa.i.na, pa.u.ra).
I dittonghi ascendenti costituiscono un caso solo in apparenza più semplice, con i legamenti /j w/ in attacco ...
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ra-
– Prefisso in cui si fondono i due prefissi lat. re- e ad-; produce sempre il raddoppiamento della consonante iniziale semplice. È usato per la formazione di verbi e derivati verbali, con valore intensivo o iterativo (rabbonire, raddrizzare,...
ra's
ra’s 〈ras〉 (o rās) s. m., arabo (propr. «testa, capo»). – Termine che in senso geografico indica a volte cime o alture, a volte capi o promontorî, in toponimi di zone abitate da genti di lingua araba o che da queste hanno ricevuto il...