Regista tedesco, nato a Bad Wörishofen, in Baviera, il 31 maggio 1946. Quasi venticinque film in dieci anni (dal 1966), una decina e più di testi per il teatro (dal 1968), dodici radiodrammi, altrettante [...] scuola cinematografica tedesca, Warum läuft Herr R. Amok? (Perché il signor R. è diventato pazzo ?), 1969, Händler gli errori della società contemporanea; con implicita polemica.
Bibl.: W. Limmer, Fassbinder, Monaco di B. 1972; B. Bronnen, C. Brocher ...
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Il complesso delle attività artistiche, tecniche, industriali che concorrono alla realizzazione di spettacoli cinematografici (film) e anche l’insieme di questi, come opera complessiva, in quanto concreta [...] matrimonio, 1974), Kurosawa (Dersu Uzala, 1975). In Germania si faceva intanto largo una generazione di registi (R.W. Fassbinder, W. Herzog, W. Wenders, M. von Trotta) che, nel solco dello Junger deutscher Film, si impose sul mercato internazionale ...
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Attrice teatrale e cinematografica francese (Parigi 1928 - ivi 2017); proveniente dal Conservatoire, esordì sui palcoscenici nel 1946; dal 1948 al 1952 pensionnaire alla Comédie-Française poi all'CEuvre, [...] ; Histoire immortelle, 1966; The overside of the wind, 1971), E. Kazan (The last tycoon, Gli ultimi fuochi, 1976), R. W. Fassbinder (Querelle, 1982), W. Wenders (Bis ans Ende der Welt, 1991), M. Antonioni (La notte, 1960; Al di là delle nuvole, 1995 ...
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Regista e attrice tedesca (n. Berlino 1942). Dopo aver intrapreso la carriera di attrice teatrale negli anni Sessanta, alla fine del decennio si è avvicinata al cinema recitando per R. W. Fassbinder (Götter [...] der Pest, 1969; Der amerikanische Soldat, 1970; Warnung vor einer heiligen Nutte, 1970) e V. Schlöndorff (Strohfeuer, 1972; Der Fangschuss, 1976). Ha esordito come regista con Das zweite Erwachen der Christa ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] generi classici, soprattutto l'horror e la fantascienza, che ha spinto la r. verso una pratica manierista e citazionista. Parallelamente in Europa, autori come R.W. Fassbinder e W. Wenders, e successivamente come L. Besson e L. Carax, hanno inventato ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] significa necessariamente pedinare le poetiche di registi quali R.W. Fassbinder, Werner Herzog, Alexander Kluge, Edgar Reitz, W. Schroeter, V. Schlöndorff, Hans Jürgen Syberberg, Margarethe von Trotta, W. Wenders ecc., ognuna diversa e lontana dall ...
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Drammaturgo britannico di origine ceca (n. Zlín 1937). Le sue opere sono raffinati divertissements in bilico tra farsa e parodia, collage e pastiche; le situazioni eterogenee da cui scaturisce il materiale [...] ’intensa attività di sceneggiatore per il cinema e la televisione, che lo ha portato a lavorare, tra gli altri, con R. W. Fassbinder e S. Spielberg.
Vita. Nel 1939, allo scoppio della seconda guerra mondiale, la famiglia si trasferì a Singapore e poi ...
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Regista tedesco (Georgenthal 1945 - Kassel 2010). Dopo studi di psicologia e di cinema a Monaco di Baviera, ha realizzato i suoi primi cortometraggi sperimentali in superotto (Callas portrait, 1968; Mona [...] degli attori, S. ha allestito classici come Shakespeare, H. von Kleist, A. Strindberg, e testi di autori discussi come R. W. Fassbinder e Y. Mishima, sempre fedele a uno stile barocco e manierista, tra il simbolismo analogico e il più sfrenato ...
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Romanzo (1929) dello scrittore tedesco A. Döblin (1878-1957).
Storia di Franz Biberkopf, ormai ex-detenuto, che, dopo essere uscito di prigione, affronta la vita da uomo libero nella Berlino del primo [...] regista cinematografico tedesco P. Jutzi (1896-1946), alla cui sceneggiatura partecipò lo stesso Döblin, e lo sceneggiato televisivo in tredici puntate Berlin Alexanderplatz (1980) del regista cinematografico e teatrale R.W. Fassbinder (1946-1982). ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] di molti film di Carl Theodor Dreyer e di I. Bergman, di M. Antonioni e di Robert Bresson, di W. Wenders e di R.W. Fassbinder sperimentano rapporti complessi con l'esistenza in quanto tale o con la religione, con la solitudine o con la crisi del ...
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