Dodicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
In italiano, come nelle altre lingue la m rappresenta, la nasale bilabiale: una consonante cioè che si pronuncia con un’occlusione delle labbra (come [...] lat. flamma); così nel grado medio, sia in posizione iniziale (per es. mare, lat. mare) sia davanti a p o b (per es. campo, lat. campus), sia dopo l o r e s (per es. olmo, lat. ulmus; arma, lat. arma; asma, lat. asthma). Davanti a i semiconsonante di ...
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Quindicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma è rimasta pressoché immutata dalla scrittura romana del periodo imperiale fino all’età moderna. La P della scrittura romana più antica differiva [...] evitare la confusione con il segno P (corrispondente alla nostra R) il greco dell’età classica preferì spezzare il tratto a p›, la cui pronuncia, come quella della corrispondente sonora ‹b›, richiede una chiusura e riapertura delle labbra. La p ...
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Filosofia
G.W. Leibniz chiamò arte c. quella che R. Lullo aveva battezzato ars magna, e cioè il simboleggiamento dei vari concetti in segni geometrici o algebrici, tale che permettesse di combinarli reciprocamente [...] matematica c. è ora costituita da tre settori: a) la teoria del conteggio, o enumerazione, nel senso del calcolo c. classico; b) la teoria dell’ordine su reticoli finiti e su matroidi; c) il settore che si occupa di geometrie finite, gruppi finiti di ...
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In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola.
In grammatica italiana, caduta di vocale (o di sillaba) finale che avvenga tanto davanti a vocale quanto davanti [...] c) che la vocale finale sia preceduta da l, ll, n, nn, r, o anche (ma è raro) da rr o da m (in espressioni io; da’, fa’, sta’, va’ per dai, fai, stai, vai); b) quando un bisillabo proclitico perde la seconda sillaba e rimane con la prima terminante ...
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Linguista inglese (Leeds 1925 - Sydney 2018). Una delle figure più originali e influenti nella linguistica del Novecento, intorno alla sua opera si è raccolta una feconda scuola di linguistica, detta funzionale [...] di B. L. Whorf, e, dall'altro, della riflessione di J. R. Firth, ispirata al pensiero socioetnologico di B. Malinowski. bambino, 1980); System and function in language (a cura di G. R. Kress, 1976; trad. it. 1987); Language as social semiotics (1978 ...
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Detto di lettera dell’alfabeto scritta o stampata nella forma ordinaria, in contrapposizione alla lettera grande o maiuscola.
Nella scrittura latina, per molti secoli rimasta di impianto maiuscolo sia [...] in campo lapidario sia negli usi librari e documentari, cominciano a comparire forme m. di alcune lettere (b, p, r, v) nel 1° sec. d.C., in testimonianze graffite o scritte a calamo appartenenti all’ambito usuale o documentario, ma una vera scrittura ...
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tenue anatomia La porzione dell’intestino compresa tra lo stomaco e il cieco (➔ intestino). linguistica Consonante t. Secondo la terminologia dei grammatici latini, consonante occlusiva sorda. Il termine [...] che è una locuzione etimologicamente contraddittoria, meglio sorde aspirate), medie (per b, d ecc.; che perciò non occupano più un posto mediano, stessa frase fonetica) da vocale (per es., r di caro) e si contrappongono anche fonologicamente alle ...
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Poeta e linguista italiano (Druento, Torino, 1926 - Pianezza, Torino, 2018). Personalità di grande rilievo nella letteratura dialettale piemontese, erede di N. Costa (1886-1945) e Pinin Pacòt (Giuseppe [...] l’etern present (2003). Cultore e difensore del piemontese, B. è stato inoltre autore della Gramàtica piemontèisa (1967), del Vocabolario letteratura piemontese (3 voll., 1981-83) e della Grammatica della lingua piemontese (con R. Bertodatti, 1988). ...
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Fonemi rappresentati nella scrittura (di regola, come residuo di una pronuncia antica), ma non pronunciati. Per es., è m. l’iniziale di ho, hai, ha, che non ha avuto mai suono proprio ed è scritta solo [...] delle nasali, laterali, vibranti) valere come sonanti. Più spesso ricorre nell’espressione muta più liquida per indicare i gruppi consonantici costituiti da un’esplosiva (p, b, t, d, k, ġ) o da una fricativa labiale (f, v) più una liquida (l ...
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In linguistica, espressione introdotta da B. Malinowski e ripresa da R. Jakobson per indicare la funzione del linguaggio propria dei messaggi che hanno il solo scopo di stabilire, mantenere, verificare [...] o interrompere il contatto tra mittente e destinatario. Essa si realizza in espressioni del tipo: Pronto, mi senti?, Mi segui?, Chiaro?; nelle formule convenzionali di saluto e di augurio; nelle frasi ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...
rispètto (ant. respètto) s. m. [lat. respĕctus -us «il guardare all’indietro; stima, rispetto»]. – 1. a. Sentimento e atteggiamento di riguardo, di stima e di deferenza, devota e spesso affettuosa, verso una persona: r. verso o per i genitori,...