Disciplina musicologica che ha come proprio oggetto di studio la musica di tradizione orale, cioè tutta la musica che risulta prodotta in aree o culture poste al di fuori della tradizione musicale europea [...] Uniti, per ragioni razziali, dopo l'avvento del nazismo nel 1933, di R. Lachmann, J. Kunst, G. Herzog, M. Kolinsky, M. Schneider la cosiddetta ''generazione di mezzo'', legata ai nomi di F. B. Pratella, G. Nataletti, L. Colacicchi, la cui principale ...
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. Organismo architettonico destinato alla esecuzione e all'audizione di musica, o ambiente per la radioproduzione di musica o di prosa. In America col termine auditorium s'indica un particolare e caratteristico [...] spettacoli, Milano 1945; B. Moretti, Teatri, Cinematografi, Sale da concerto, Milano 1936; R. Paulain, Salles de D. Faggiani, Lineamenti di acustica applicata, Milano 1946; N. B. Geddes, Broadcasting Theaters, in Architectural Record, luglio 1938; H. ...
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GILLESPIE, John Birks, detto Dizzy
Antonio Lanza
Trombettista, cantante, compositore e direttore d'orchestra statunitense, nato a Cheraw (Carolina del Sud) il 21 ottobre 1917.
Adolescente, iniziò a [...] (1959), The greatest trumpet of them all (con B. Golson) e A portrait of Duke Ellington (1960), New York 19832; A. Shaw, 52nd Street: the street of jazz, ivi 1983; R. Horricks, D. Gillespie and the be-bop revolution, Tunbridge Wells e New York 1984 ...
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Etnologo ed etnomusicologo, nato a Reggio di Calabria il 12 giugno 1924, morto a Roma il 7 agosto 1990. Insegnò presso il Conservatorio di Roma (1952-76), all'Accademia nazionale di danza (1953-73), nella [...] in Italia, C. approdò attraverso gli studi sull'opera di B. Bartók. Curò la traduzione e l'edizione italiana di testi bibliografia. Con un'appendice nastro-disco-videofilmografica, a cura di R. Tucci, in Nuova rivista musicale italiana, 1992, 3/4, ...
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FISCHER-DIESKAU, Dietrich
Federico Pirani
Baritono tedesco, nato a Berlino il 28 maggio 1925. Considerato uno dei maggiori protagonisti della scena musicale del 20° sec., F.-D. è apprezzato soprattutto [...] für junge Liebende di H.W. Henze (Schwetzingen, 1961), il War Requiem di B. Britten (Coventry, 1962), Lear di A. Reimann (Monaco, 1968), oltre alle di tutti i Lieder per voce maschile di F. Schubert, R. Schumann e H. Wolf. Nel 1973 ha debuttato come ...
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(App. III, I, p. 540)
Compositore e direttore d'orchestra di jazz, statunitense, morto a New York il 24 maggio 1974. Con una formazione parzialmente rinnovata, nella quale rientrarono anche L. Brown (1960) [...] 1946; H. Hess, Het levan van D. Ellington, Rotterdam 1946; B. Ulanov, D. Ellington, New York 1946; P. Gammond, D. General catalogue of D. Ellington's recorded music, Palermo 1966; D.R. Connor, 20 years of the Duke, 1933-1955, Carnegie 1966; L ...
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Compositore italiano, nato a Firenze il 1 ottobre 1931. Avviato agli studi musicali come violinista, fu allievo di G. Maglioni al conservatorio di Firenze; quindi seguì per qualche tempo i corsi di armonia [...] R. Lupi, frequentando con assiduità L. Dallapiccola, che allora considerava il suo ideale maestro e dal quale si staccò poco dopo. In realtà B fra il 1958 e il 1960 che le prime composizioni di B. richiamarono l'attenzione di P. Boulez e di D. Tudor ...
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NONO, Luigi
Leonardo Pinzauti
(App. III, II, p. 271)
Compositore italiano, morto a Venezia l'8 maggio 1990. È soprattutto a partire dall'opera Intolleranza (Venezia 1961) che il nome di N. assume una [...] (azione scenica in 2 atti su testi di E. Guevara, A. Rimbaud, B. Brecht, K. Marx, Lenin, Pavese e altri, 1978), dove si ravvisano nell'opera Prometeo (1984), per la quale l'architetto R. Piano creò a Venezia una gigantesca struttura lignea − ...
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Nella recente produzione musicale la tecnica armonistica non sembra mostrare suoi proprî, intrinseci sviluppi che, teoricamente, già fin d'ora abbiano trovato pacifico assestamento in altri sistemi da [...] armonistica tra molte pagine di compositori di principio diatonico (quali B. Bartók, A. Honegger, G. F. Ghedini, G. corso di stampa); P. Hindemith, Unterweisung im Tonsatz, 2ª ed., Magonza 1940; R. Leibowitz, Schoenberg et son école, Parigi 1947. ...
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REGER, Max
Guido Maria Gatti
Compositore, nato a Brand (Baviera) il 19 marzo 1873, morto a Lipsia l'11 maggio 1916. Ebbe la prima educazione musicale dal padre e dall'organista Lindner a Weiden. Nel [...] Tagebuch); pezzi per organo, numerose trascrizioni pianistiche di opere di J. S. Bach, R. Strauss, Wolf, revisioni di composizioni di H. L. Hassler, G. B. Lulli, ecc.
L'arte del Reger, in pieno romanticismo decadente e impressionismo, rappresenta ...
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r, R
(èrre) s. f. o, raro, m. – Diciassettesima lettera dell’alfabeto latino; la forma originale, nell’alfabeto fenicio, era quella di un triangolo con un vertice in alto e col lato destro prolungato verso il basso, triangolo che poi, col...
reato
s. m. [dal lat. tardo reatus -us «condizione di accusato; colpa», der. di reus «accusato, colpevole»]. – Nel diritto, atto antigiuridico, che produce un evento contrario a un interesse protetto dalla norma penale e che pertanto è punibile...