BORELLI, Aldo
Ernesto Galli della Loggia
Nacque il 2 febbr. 1890 a Monteleone Calabro - oggi Vibo Valentia - da Luigi e Rachele Daffinà Ruffo. Trasferitosi a Roma nel 1906, mentre seguiva gli studi [...] 1915 gli successe il Borelli. Negli stessi giorni mutava la proprietà delquotidiano, che dal principe Corsini passava a Egidio Favi, che ne i giovani e per il popolo", Firenze 1928). Fu proprio il Turati che alla metà del 1929, in applicazione delle ...
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DAMIANI, Luigi (Gigi)
Francesco Maria Biscione
Nato a Roma il 18 maggio 1876 da Sabatino e Anna Passeri, fu giornalista e saggista prolifico e brillante, fra i personaggi di maggior spicco dell'anarchismo [...] del movimento anarchico, particolarmente vivo fra gli emigrati italiani, e collaborò a varie riviste quali La Battaglia, La Guerra sociale e al quotidiano libertà: "Alla rivoluzione "per liberare" il popolo, o il proletariato o un proletariato, perché ...
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PIRELLA, Emanuele
Massimiliano Panarari
PIRELLA, Emanuele. – Nacque a Reggio Emilia il 9 gennaio del 1940, figlio di Demetrio e Maria Masini. Cresciuto a Parma, si laureò in lettere moderne presso l’Università [...] loro mission precipua) ‘indirizzare il popolo’. E, dall’altro, il ; la coppia Pericoli&Pirella inventò sul quotidiano milanese, nel 1976 sotto la direzione di a pieno titolo, alla stregua del padre fondatore del copywriting all’italiana, e come ...
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ALESSI, Rino
Arduino Agnelli
Nacque a Cervia (Ravenna) il 30 apr. 1885 da Gioacchino e Zelmira Zoffoli. Figlio d'umile gente, il padre era operaio in una salina, completò gli studi alla Scuola normale [...] " (si veda La strada e la vita che raccoglie le trasmissioni del periodo aprile-ottobre 1941). Continuò ad essere l'animatore del Piccolo (che nel 1940 aveva assorbito il quotidiano fascista Il Popolo di Trieste) fino al 26 luglio 1943; con la caduta ...
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INTERLANDI, Telesio
Mauro Canali
Nacque a Chiaramonte Gulfi, presso Ragusa, il 20 ott. 1894, da Giovanni e da Giuseppina Freri. Fu redattore de La Nazione e de L'Impero, assumendo sempre, in seno al [...] fondò e diresse il quotidiano Il Tevere, che cessò le pubblicazioni solo con la caduta del fascismo. In seguito, di stampa del Tevere riuscì a trascinare sulle proprie posizioni diversi giornali, compreso l'organo mussoliniano, Il Popolo d'Italia. ...
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GIOVANNINI, Alberto
Carlo Vallauri
Nacque a Milano il 9 ott. 1912 da Giovanni e da Estella Cicognani. Il G. si mise in luce nell'ambiente giornalistico e politico di Bologna, dirigendo dal 1935 al 1938, [...] i quali Il Popolo d'Italia; si trasferì quindi a Mogadiscio, dove gli fu affidato il quotidiano Somalia fascista (1938 sociale"; poi, dal 1957, aveva assunto prima la direzione delquotidiano di Napoli Roma, di proprietà dell'armatore A. Lauro, ...
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PETTINATO, Concetto
Mauro Forno
PETTINATO, Concetto. – Nacque a Catania il 3 gennaio 1886 da Carmelo e da Maria Biraghi. Trascorse sull’isola gli anni giovanili, prima di trasferirsi nel 1905 a Roma [...] e di dare vita a uno Stato nuovo, vicino al popolo, consapevole della sua alta missione. Quello stesso anno fu militanti al Raggruppamento sociale repubblicano. Dal gennaio 1957 fu collaboratore delquotidiano Il Tempo.
Morì a Este il 12 gennaio 1975. ...
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FRIZZI, Arturo
Rossano Pisano
Nacque a Mantova il 3 maggio 1864 da Carlo e da Angela Ferrari. A tredici anni, dopo la morte improvvisa del padre (un ex garibaldino), fu accolto nell'orfanotrofio "Casa [...] 1898 e lo scompiglio da essa provocato nelle file del PSI non lo indussero a riparare a Trento. Qui conobbe C. Battisti, allora intento a dar vita al Popolo, primo quotidiano cittadino socialista, e divenne ben presto rivenditore ufficiale di questo ...
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BRESCHI, Pier Giulio
Luciano Onder
Nacque a Finale Pia (Savona) il 28 nov. 1874 da Ottavio e da Enrichetta Barrili. A 15 anni fu iniziato al giornalismo dallo zio Anton Giulio Barrili nel quotidiano [...] violenti, specie da parte delquotidiano fascista romano IlTevere, che nel del Messaggero, piuttosto che al fascismo.
Tuttavia, quando nel 1931 i Perrone lo licenziarono dal giornale accusandolo di cattiva amministrazione, egli entrò al Popolo ...
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Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...
arciterrorista s. m. e f. Capo o leader terrorista ritenuto molto pericoloso e potente. ◆ Uri Lubrani, massimo esperto in Israele di cose libanesi, conosce da tempo Imad Murnaia. «È un arciterrorista – ha ricordato ieri – che ha avuto a che...