Progresso
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Progresso
Progresso e modernità
L'idea di progresso nasce con la cultura moderna, tra Sei e Settecento, e si diffonde largamente nell'epoca che va dalla pubblicazione [...] pari del verbo prokópto, da cui esso deriva), e che Cicerone tradurrà letteralmente con progressio o progressus, è un termine di origine .
Significativo è il caso di Lucrezio, che nel quinto libro del De rerum natura ha offerto un quadro del ...
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Scienza greco-romana. Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Jim R. Hankinson
Scetticismo e critica della conoscenza scientifica
Con le sue riflessioni sui limiti della conoscenza umana, [...] passi lungo quattro luoghi indivisibili. Ma, non appena perviene al quinto luogo – che è in mezzo tre e quattro – o ciascuno e che per gli esseri umani conoscere il futuro sarebbe benefico (Cicerone, De natura deorum, I, 161-168; De divinatione, I, ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] infatti, non erano formati dai quattro elementi, ma da un quinto detto 'etere', o 'quintessenza'. Si riteneva che la fisica quelli di 'sovversivo' e 'sedizioso', avallandoli con citazioni da Cicerone, Svetonio e Tacito. Durante il XVI sec., le novità, ...
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L'Italia romana delle Regiones. Regio I Latium et Campania: Latium
Manlio Lilli
Latium
Il territorio del Latium, che si estende dal Tevere fino alla Campania e ai monti del Sannio, bagnato a ovest dal [...] quella sul promontorio di Gianola e quella cosiddetta “di Cicerone”. Nuove indagini hanno interessato anche, lungo il litorale quattro torrioni tronco-conici in corrispondenza degli angoli e un quinto, di dimensioni maggiori, al centro; di quello, a ...
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Latini, Brunetto
Francesco Mazzoni
Letterato e uomo politico fiorentino, protagonista di uno dei più interessanti episodi dell'Inferno (terzo girone del VII cerchio, ove sono puniti i violenti contro [...] 10 Questa è tanto amabile, che, sì come dice lo Filosofo nel quinto de l'Etica, li suoi nimici l'amano, sì come sono ladroni Lione 1568; L.M. Rezzi, Le tre orazioni di M.T. Cicerone dette dinanzi a Cesare, Milano 1832. Nuova ediz. della Pro Ligario ...
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Il Rinascimento. La rinascita del platonismo
Michael J.B. Allen
La rinascita del platonismo
Platone e il suo più noto interprete, Plotino, il fondatore del neoplatonismo, furono fra i più importanti [...] commento di Macrobio (IV-V sec.) al brano dedicato da Cicerone al sogno di Scipione ‒ in cui si sostiene una nostra relazione a tutti e quattro i mondi.
Tuttavia, è necessario un quinto genere di esposizione per spiegare in che cosa le nature siano ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] tradizionali discipline letterarie (nell'ordine, dal terzo al quinto libro, grammatica, dialettica e retorica) seguono quelle un confronto tra lo Stato ideale di Platone e quello di Cicerone, anche se nel corso del commento stesso sono trattati anche ...
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Governo, forme di
Nicola Matteucci
Premessa
Sin dal suo primo manifestarsi il pensiero politico ha costruito grandi tipologie per mezzo delle quali classificare le unità politiche esistenti: dato che [...] della giustizia, qual era stato affrontato soprattutto nel quinto libro dell'Etica Nicomachea. Il fine ultimo della dove si evince che la civitas è la costituzione del popolo, e che Cicerone fa un uso moderno del termine constitutio (I, 45; II, 21), ...
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latino
Bruno Basile
Giorgio Brugnoli
In funzione sostantivale o aggettivale, la voce ricorre con alta frequenza (specie nel Convivio) e con interessanti variazioni di significato.
Il riferimento alla [...] terza cupidità di vanagloria; la quarta, argomento d'invidia; la quinta e ultima, viltà d'animo, cioè pusillanimità (Cv I XI 1 d'animo è lo stesso che non-nobiltà e dipende fedelmente da Cicerone (Fin. I II 5 " rudem enim esse omnino in nostris ...
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Il Rinascimento. Continuita, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Gianfranco Fioravanti
Continuità, sviluppo e crisi delle scienze peripatetiche
Il sistema delle scienze aristoteliche tra XV [...] superiorità in campo morale degli autori latini, in particolare di Cicerone; nei loro scritti, infatti, essi non si limitano a suo commento al Libro IV dei Meteorologica è un quinto di quello corrispondente, e quasi contemporaneo, di Boccadiferro. ...
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grazia
gràzia s. f. [dal lat. gratia, der. di gratus «gradito; riconoscente»]. – 1. Qualità naturale di tutto ciò che, per una sua intima bellezza, delicatezza, spontaneità, finezza, leggiadria, o per l’armonica fusione di tutte queste doti,...
comedo
comèdo (ant. commèdo) s. m. [dal lat. comoedus, che è dal gr. κωμῳδός], letter. – Scrittore o attore di commedie: l’orazione di Cicerone per Quinto Roscio comedo.