Filosofo romano (seconda metà del 1º sec. a. C.), fondatore della scuola dei Sestî, forse l'unica scuola filosofica antica di ispirazione autenticamente romana. Visse appartato, lontano dalla vita pubblica. ...
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Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] (Pro) domo sua ad pontifices, 57; 31. De haruspicum responso, 56; 32. Pro P. Sestio, 56; 33. In P. Vatinium, 56; 34. Pro M. Caelio, 56; 35. De in 2 libri, dialogo fra Cicerone e il fratello Quinto sulla mantica, nel quale C. finisce con il sostenere ...
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Generale romano. Questore nel 48 a. C., combatté valorosamente nell'Illirico; nel 45, pretore, amministrò la Siria, combattendovi il pompeiano Cecilio Basso. Nel 44 fu governatore dell'Africa, e si schierò [...] poi contro i triumviri, combattendo il loro legato Tito Sestio. Cadde in battaglia nel 41 presso Utica. È ricordato fra i poetae novi e come oratore. ...
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pentecto
pentècto agg. [dal gr. πενϑέκτη (femm. perché concordato con il sottint. σύνοδος «concilio»), comp. di πέντε «cinque» e ἕκτος «sesto»; propr. «quinto-sesto»]. – Nella storia della Chiesa, è stato così chiamato il secondo Concilio...
quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...