LOSCHI, Antonio
Paolo Viti
Nacque a Vicenza forse nel 1368, comunque non molto prima, da Ludovico di Niccolò e da Elena di Regle del Gallo.
Il padre, giureconsulto, era stato a Firenze, forse nel 1350, [...] lunga prefatoria sono spiegati il ruolo dell'eloquenza e i compiti dell'oratore sulla base delle tesi di Cicerone e di Quintiliano, mentre nella sua esegesi il L. studia le parti delle orazioni di Cicerone e la loro struttura compositiva (esordio ...
Leggi Tutto
AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] dei Miscellanea;e i giudizi critici contenuti nelle prolusioni in prosa su Omero, su Persio, su Svetonio e su Stazio e Quintiliano, e in quelle più note in versi che l'autore, riprendendo un titolo staziano, chiamò Sylvae:la Manto (1482), dedicata ...
Leggi Tutto
Il poeta più antico della Grecia continentale (forse inizî sec. 7° a..C.), e il primo la cui personalità ha carattere storico. Le notizie, non leggendarie, che la tradizione antica ci ha conservato, sono [...] ed E., conclusasi con la vittoria di quest'ultimo. I moderni lo apprezzano meno ripetendo spesso il raro assurgit Hesiodus di Quintiliano: ma fu caro al Leopardi che ne tradusse la Titanomachia, e al Pascoli. Certo nuoce a E. il paragone con Omero ...
Leggi Tutto
Umanesimo
Stefano De Luca
Tornare agli antichi per diventare moderni
Le opere del passato sono come i fiori da cui le api traggono il nettare per fare il miele: questa immagine di Petrarca, uno dei [...] a Bracciolini, egli scovò nelle biblioteche dei monasteri svizzeri, francesi e tedeschi una serie di importantissime opere classiche di Quintiliano, di Stazio, di Cicerone e soprattutto il De rerum natura di Lucrezio (la cui riscoperta contribuì in ...
Leggi Tutto
CATENA, Girolamo
Giorgio Patrizi
Nacque a Norcia nella prima metà del secolo XVI in data ancora sconosciuta. In giovanissima età fu portato a Roma presso la corte pontificia, dove iniziò quegli studi [...] C. di sfoggiare tutta la propria cultura, esemplificando l'argomento con un arco di autori che va da Plinio a Quintiliano, da Cicerone ad Aulo Gellio, da Eraclito ai testi sacri, da s. Agostino alla patristica. A conclusione del Discorso, èstampata ...
Leggi Tutto
Nella retorica classica e nella linguistica testuale moderna il termine anadiplosi (lat. conduplicatio, adiectio, reduplicatio, e in greco anche epanidiplōsis «reduplicazione», epanastrophē «ritorno», [...] , Karl (a cura di ) (1863), Rhetores Latini minores. Ex codicibus maximam partem primum adhibitis emendabat, Leipzig, Teubner.
Quintiliano, Marco Fabio (2001), Institutio oratoria, a cura di A. Pennacini, Torino, Einaudi, 2 voll.
Faral, Edmond (a ...
Leggi Tutto
MALATESTI, Antonio
Girolamo De Miranda
Nacque a Firenze nel 1610 da Emilio. La famiglia, originaria di Terranova, nel Valdarno, si chiamava in origine Griffoli; dopo essersi trapiantata a Firenze, dove [...] valore letterario degli enigmi, affiancando agli indovinelli del M. gli oracoli antichi, i Deipnosofisti di Ateneo, Marziale, Plutarco e Quintiliano, ma anche Boccaccio, il Burchiello e L. Alamanni.
La Sfinge è una centuria di sonetti, di cui tredici ...
Leggi Tutto
BARTOLOMEO da San Concordio (Bartolomeo Pisano)
Cesare Segre
Nacque nel 1262 a San Concordio, presso Pisa, dove ricevette gli ordini ed entrò nel convento domenicano di S. Caterina verso i quindici anni. [...] III), si nota la gran parte fatta agli scrittori latini (Terenzio, Cicerone, Orazio, Ovidio, Giovenale, Seneca, Quintiliano, Valerio Massiin ⟨Aulo Gellio, ecc.), che, utilizzati anche per aneddoti paradigmatici, sembrano in complesso dare il tono ...
Leggi Tutto
CORTICELLI, Salvatore
Sabina Magnani
Nacque a Piacenza l'8 dic. 1689 da Alessandro e Elisabetta Gabrielli, ambedue bolognesi.
Di famiglia molto agiata, poté compiere i primi studi letterari a Roma, [...] problemi retorici non si discosti quasi in nulla dalla tradizione classica facente capo ad Aristotele, Cicerone e Quintiliano, il Della toscana eloquenza presenta rispetto alle Regole un evidente ammorbidimento del rigore puristico a vantaggio della ...
Leggi Tutto
Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] melodico la terminologia adottata dai Latini è derivata dal greco e appare mutuata dalla sfera del linguaggio musicale: Quintiliano parla di tenores, «detto dagli antichi tonores, dal greco τόνους, o accentus»; Servio scrive: «accentus dictus est ...
Leggi Tutto
quintile
s. m. [dal lat. quintilis (mensis), der. di quintus «quinto», con la terminazione -ilis di aprilis]. – Quinto mese del calendario romano di Numa Pompilio, settimo nei calendarî di Giulio Cesare e di Gregorio XIII, che prese il nome...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...