MICHELI, Everardo Luigi. –
Mauro Moretti
Nato a Firenze il 5 nov. 1824 da Pasquale, pittore, e da Violante Villani, fu battezzato con i nomi di Romualdo e Ranieri. Dopo un’infanzia trascorsa in seno [...] generazione successiva (G.B. Gerini, Le dottrine pedagogiche di M. Tullio Cicerone, L. Anneo Seneca, M. Fabio Quintiliano, Plinio il Giovine, Claudio Claudiano, Giuliano imperatore e Plutarco, precedute da uno Studio sulla educazione presso i Romani ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Umanista di profonda cultura, Bruni è tra i primi del suo tempo a rendersi conto dell’importanza [...] da pregiudizi classicisti, che lo portano a considerare “non latina” qualsiasi parola non utilizzata da autori come Cicerone o Quintiliano (35 ca. - 96 ca.); è così costretto a rifiutare buona parte del lessico filosofico creato dai grandi traduttori ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il mos maiorum e le origini troiane di Roma
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dal II secolo a.C. Roma entra [...] letterari più leggeri e sentiti come più specificamente romani. Tale è la satira, di cui gli stessi scrittori latini (ad esempio Quintiliano, X, I, 93: satura quidem tota nostra est) sottolineano l’origine tutta romana. Si tratta di una forma mista ...
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GIUNTI (Giunta), Filippo, il Vecchio
Massimo Ceresa
Nacque a Firenze, verso il 1450 secondo Bandini (p. 24) e Decia (p. 19), nel 1456 secondo Pettas (p. 336), da Giunta di Biagio; della madre si conosce [...] giuntini (undici edizioni dal 1514 al 1522: Plauto, nel 1514 e 1522, quasi tutte le opere di Cicerone, Macrobio, Quintiliano, gli Scriptores de re rustica nel 1515); Eufrosino Bonini, medico, allievo del Poliziano, collaborò dal 1514 al 1517 per sei ...
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UGOLETO, Angelo
Andrea Canova
(Angelus Ugoletus, Angelus de Ugoletis). – Figlio di Ilario, a sua volta figlio di Giovanni, nacque probabilmente a Parma in una data imprecisata, ma entro il 1449, visto [...] Compagnia della Santissima Annunciata, IGI, 3111), ma soprattutto da classici latini utili all’istruzione (come le Declamationes minores di Quintiliano curate da Taddeo, uscite nel 1499, IGI, 8257) e da testi di facile smercio e di utilità pratica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diritto e retorica
Antonio Banfi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Diritto e retorica sono discipline che storicamente si sono intrecciate [...] un buon punto di partenza per chi intende intraprendere la carriera politica. Ciò, tra l’altro, spiega perché Quintiliano nel suo manuale di retorica (Institutiones) dedichi ampio spazio alla retorica forense, indicandone il momento centrale nella ...
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CHIAROSCURO
R. Bianchi Bandinelli
Dal Vocabolario toscano dell'Arte del Disegno di Filippo Baldinucci (1681) al più recente Dizionario Enciclopedico (1956) il valore del termine ch appare duplice. Lo [...] quelle accennate nel paragrafo a), esemplificate nel fregio giallo della casa sul Palatino. A dipinti di questo tipo sembra accennare Quintiliano (Inst. or., ii, 33, 46) quando osserva che anche in pitture a un solo colore vi sono parti che appaiono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il destino
Maurizio Bettini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A Roma il destino è definito fatum, ossia “parola”. Si tratta di un termine [...] , così strettamente connesse fra loro, vengano determinate tramite procedure analoghe. I Romani sanno bene che, come dice Quintiliano, esiste un tipo di nomina assegnati ex casu nascentium “sulla base di circostanze fortuite relative alla nascita ...
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trasmutare (transmutare; tramutare)
Alessandro Niccoli
Nel suo valore fondamentale, se transitivo, indica l'azione di modificare la forma o l'aspetto di una persona o di una cosa, ed è per lo più riferito [...] di partenza si trova nella latinità imperiale, nell'uso che di ‛ mutare ' nel senso di ‛ tradurre ' fanno Seneca e Quintiliano " (G. Folena, " Volgarizzare " e " tradurre ": Idea e terminologia della traduzione dal Medio Evo italiano e romanzo all ...
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medicina, scrittori di
Luigi Zanzi
Nella considerazione della complessa vicenda culturale che torna necessaria per intendere i molteplici nodi del pensiero di M., soltanto in tempi recenti si è posto [...] , Plinio ecc., nelle diverse letture che gli umanisti ne avevano proposto (anche incidentalmente, tramite spunti tolti da Quintiliano); ma, d’altra parte, suscitavano anche un dibattito, dividendo il ramo ippocratico da quello galenico e delineando ...
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quintile
s. m. [dal lat. quintilis (mensis), der. di quintus «quinto», con la terminazione -ilis di aprilis]. – Quinto mese del calendario romano di Numa Pompilio, settimo nei calendarî di Giulio Cesare e di Gregorio XIII, che prese il nome...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...