MARIANO del Buono
Valerio Da Gai
MARIANO del Buono. – Nacque a Firenze tra il 1433 e i primi mesi del 1434, dal calzolaio Buono di Iacopo, allora residente nel «popolo» di San Pier Gattolini (Levi D’Ancona, [...] di un Plutarco del 1469 (Modena, Biblioteca Estense universitaria, Lat., 429) e delle Institutiones oratoriae di Quintiliano (Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut., 46.6), trascritte da Bartolomeo Della Fonte, per il mercante fiorentino ...
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OMBRA PORTATA
R. Bianchi Bandinelli
La pittura nasce, in ogni civiltà artistica, come disegno colorato (v. disegno; pittura). Come tale si svolge sopra un piano, che è poi quello concreto sul quale [...] critico le fonti letterarie antiche, casuali e asistematiche come ci rimangono, non ci dicono quasi nulla in proposito. Quintiliano (viii, 5, 26) ci conserva probabilmente l'eco di un precetto classico (tutta la sua impostazione teorica derivando ...
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Papia
Antonio Martina
Lessicografo (sec. XI); ci sono ignoti luogo e data di nascita e di morte. Fu probabilmente lombardo (forse non di Pavia, città alla quale è stato ricollegato il suo nome), certo [...] Agostino e Isidoro e, attraverso quest'ultimo, Varrone e Plinio; tra i classici, sebbene con minore frequenza, Cicerone, Quintiliano, Svetonio per i prosatori, Virgilio, Orazio, Ovidio e Lucano tra i poeti, sebbene spesso tacendo i nomi degli autori ...
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BASSI, Domenico
Liana Capitani
Nato a Varallo Sesia (Vercelli) il 19 genn. 1859, da Demetrio e da Clorinda Martini, compì i primi studi a Mondovì, poi passò a Torino dove si iscrisse all'università, [...] ).
Il B. si occupò anche dei tragici e degli oratori greci per i quali ebbe vivo interesse. Dei latini studiò Quintiliano, di cui diede un Profilo (nei "Profili" dell'editore Formiggini, Roma 1929) e del quale pubblicò in diverse edizioni scolastiche ...
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Tucidide
Massimo L. Salvadori
La ricerca della verità
Il grande storico ateniese Tucidide, uno dei maggiori esponenti della storiografia antica, ha raccontato la guerra del Peloponneso che dilaniò la [...] l’importanza e la ‘classicità’ dell’opera di Tucidide, il maggiore degli storici greci. Polibio, Senofonte, Cicerone, Quintiliano, Sallustio, Tito Livio, Tacito furono tutti grandi ammiratori della storia da lui scritta e ne furono profondamente ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] della loro lingua e le cognizioni da essi raggiunte (la messe più copiosa di informazioni si rinviene in Varrone e Quintiliano, e poi in Prisciano, Donato e altri) restarono patrimonio del Medioevo fino a che la filologia umanistica non riuscì a ...
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Neologismo
Giovanni Adamo
Valeria Della Valle
Origine del termine
Formato sulla base dell'aggettivo greco néos ("nuovo") e del sostantivo lógos ("parola, espressione"), il termine neologismo designa [...] latina. Dalle riserve espresse in merito all'uso di parole nuove da Varrone, Cicerone e, in minor misura, da Quintiliano e poi ancora dalle grammatiche e dai trattati di retorica medievali, si discostò parzialmente l'importante Rhetorica ad Herennium ...
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Il chiaroscuro risulta nella realtà dalla diversa posizione delle varie parti di un corpo rispetto alla sorgente luminosa, cioè è determinato dal contrasto fra luce ed ombra nel passaggio dei toni intermedî, [...] continuatori di lui o almeno dalla cerchia degl'immediati seguaci, e specialmente da Zeusi di Eraclea e Parrasio di Efeso. Quintiliano (Inst. orat., XII, 10,4) attribuisce anzi l'invenzione a Zeusi, e quale fosse questa invenzione precisa Plinio in ...
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FRONTONE, Marco Cornelio (M. Cornelius Fronto)
Gino Funaioli
Retore africano, della numidica Cirta, vissuto fra il principio e la seconda metà inoltrata del sec. II d. C., senatore, console nel 143, [...] d'insegnamento del retore era di leggere e parafrasare gli scrittori: men che nuovo anch'esso. La Rettorica a Erennio, Quintiliano, Elio Teone d'Alessandria ci fan vedere come s'intendeva la parafrasi nel buon tempo; F. la riduce a variar parole ...
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. È la parte finale di una proposizione o di un periodo; e poi la parte finale dei contratti, degli atti notarili e legali, degli editti, che conteneva per lo più o un rafforzamento o una modificazione [...] che un'ombra.
Fonti principali: Arist., Rhet.; Cic., De orat. e Orator; Dionisio d'Alicarnasso, Περὶ συνϑέσεως ὀνομάτων; Quintiliano; Ermogene.
Bibl.: La ricca letteratura è recensita nei Jahresberichte del Vollmöller e del Bursian e in Glotta. Vaste ...
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quintile
s. m. [dal lat. quintilis (mensis), der. di quintus «quinto», con la terminazione -ilis di aprilis]. – Quinto mese del calendario romano di Numa Pompilio, settimo nei calendarî di Giulio Cesare e di Gregorio XIII, che prese il nome...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...