Poeta romano (fine 1º sec. a. C.); lodato da Ovidio, esaltato fra i massimi da Velleio Patercolo, meno apprezzato invece da Quintiliano, fu autore di un poema perduto sulla battaglia di Azio e la morte [...] di Cleopatra; a lui può probabilmente ricondursi un anonimo frammento (67 versi) in un papiro ercolanese ...
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Poeta epico latino (sec. 1º d. C.) del tempo di Nerone e dei Flavî; ricordato da Tacito e Giovenale e lodato da Quintiliano come "vigoroso e poetico ingegno", delle sue opere non rimane nulla. ...
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Filologo classico (Susa 1863 - Torino 1925). Fu prof. all'univ. di Torino e direttore del Bollettino di filologia classica. Curò notevoli edizioni commentate: Quintiliano (1892), Tacito (1901), Marziale [...] (1901), Minucio Felice (1910 e 1916) ...
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Autore latino (sec. 4º d. C.) di una Ars rhetorica a uso delle scuole, scoperta da Angelo Mai (1823). Presenta interesse soltanto per le sue fonti (fra cui Quintiliano), per qualche frammento di autore [...] conservatoci, e per l'idea che ci dà dell'insegnamento retorico dell'epoca ...
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THEON (Θέων)
P. Moreno
2°. - Pittore di Samo, attivo tra il IV ed il III sec. a. C. (Θέων, Theon, Theoros, Theodoros?).
È ricordato da Quintiliano nel gruppo dei pittori vissuti "tra l'età di Filippo [...] giudizio che lo dice famoso "per la facoltà di concepire visioni fantastiche, che chiamano ϕαντασίας (Quintil., Inst., xii, 10, 6); lo stesso Quintiliano spiega che il termine indicava la facoltà per mezzo della quale "si rappresentano nell'animo ...
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transumptio
Francesco Tateo
Termine diffuso nella retorica medievale per indicare genericamente quello schema che nella retorica classica è denominato translatio (t. traduce invece per Quintiliano il [...] termine greco di ‛ metalessi '), ossia l'espressione metaforica, ma che tuttavia viene riferito prevalentemente a quel tipo più ampio e complesso di metafora che supera la trasposizione semantica del singolo ...
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onomatopeia
Francesco Tateo
. Consiste nella formazione di una parola o di una frase che, nel rappresentare un oggetto o un'azione, ne evocano il suono.
Quintiliano faceva risalire tale operazione all'origine [...] del linguaggio e notava la libertà con la quale si rinnovava la lingua greca, a differenza della latina, attraverso l'o. (Instit. VIII III 30). Così nel Medioevo Gervasio di Melkley osservava che tale ...
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Scrittore latino (n. Como 61 o 62 d. C. - m. 114 circa), figlio di L. Cecilio Cilone e di Plinia, sorella di P. il Vecchio. Fu scolaro di Quintiliano e di Nicete Sacerdote, fu amico di filosofi come Eufrate [...] presto orfano di padre, fu sotto la tutela di Virginio Rufo e poi adottato dallo zio materno. Scolaro di Quintiliano e amico degli uomini più ragguardevoli del suo tempo, fra i quali Tacito e Svetonio, ricoprì varie cariche pubbliche percorrendo ...
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DIVISIO
S. Ferri
In greco diàiresis, dianomè. È termine comune per la geometria, astronomia, musica e architettura (Vitruvio, x, 3, 7; i, 6, 7; ecc.); in retorica Quintiliano (vii, 1, 1) stabilisce [...] una differenza tra divisio e partitio: e cioè sit divisio rerum plurium in singulas, partitio singularum in partes discretio. E poco oltre interpreta divisio come "pausa del parlare", "sospensione del ...
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Retore greco di Temno (2º sec. a. C.), autore di un'Arte retorica, del cui contenuto possiamo farci un'idea attraverso gli scritti di Cicerone (nel De inventione), Quintiliano, Agostino (nel De rhetorica). [...] E. è sotto l'influsso dello stoicismo, ma non è da identificarsi con E. di Anfipoli, filosofo stoico del 3º sec. a. C ...
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quintile
s. m. [dal lat. quintilis (mensis), der. di quintus «quinto», con la terminazione -ilis di aprilis]. – Quinto mese del calendario romano di Numa Pompilio, settimo nei calendarî di Giulio Cesare e di Gregorio XIII, che prese il nome...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...