. Il termine greco κανών (cfr. κάννα) che vale originariamente "canna" quindi "regolo", venne presto ad acquistare anche il valore di "regola", "norma", "principio", "esempio": in questo senso si parla [...] dubbio una scelta, perché mancano almeno Anania e Scitino, che certo non potevano essere periti nel sec. III. Del pari Quintiliano c'informa (X, 1,54) che Aristarco e Aristofane non avevano compreso Apollonio Rodio nella loro lista, perché questa non ...
Leggi Tutto
Fu il più grande scrittore latino di commedie togate. Nulla si sa della sua vita, ma pare che sia stato contemporaneo dei Gracchi. Delle sue togate ci restano quarantatré titoli e molti frammenti, per [...] fu molto lodato dagli antichi per il valore artistico delle sue togate. Cicerone lo chiamò perargutus e disertus, Velleio e Quintiliano gli diedero la palma nel suo genere, Ausonio lo disse facundus. I contemporanei d'Orazio lo mettevano alla pari ...
Leggi Tutto
Caronte (Carón)
Francesco Vagni
Nome del demonio guardiano dell'Inferno e nocchiero dell'Acheronte (If III 70-136).
Per quanto non compaia nell'Odissea, C., divinità ctonia minore, è misteriosa figura [...] , " si manifesta la continuità di una tradizione custodita dalle scuole, che ha le sue prime radici nel principio, enunciato anche da Quintiliano (Inrt. X V 4), che la ripresa di un testo in altra lingua... non deve essere letterale, ma più libera ...
Leggi Tutto
appello al lettore
Vittorio Russo
. Numerose volte lungo il corso del suo poema (19 volte: lf VIII 94-96; IX 61-63; XVI 127-132; XX 19-24; XXII 118; XXV 46-48; XXXIV 22-27; Pg VIII 19-21; IX 70-72; [...] , a oggetti inanimati, o a personificazioni allegoriche, con lo scopo di suscitare nell'uditorio un'intensa emozione e partecipazione (cfr. Quintiliano Inst. IV I 63, IX II 38 e III 24).
Neppure nei trattati di retorica medievali, tributari dei testi ...
Leggi Tutto
BEMBO, Bonifacio
Armando Balduino
Di famiglia di origine cremonese, visse nella seconda metà del sec. XV; di lui ignoriamo qualsiasi altro dato: l'anno esatto della nascita e i modi e i tempi della [...] disputa con Matteo Collazio Siciliano "intorno al fine dell'oratore", sostenendo la superiorità dell'ideale raffigurato da Quintiliano, contro il suo interlocutore che preferiva invece la figura dell'oratore tratteggiata da Cicerone. Ce ne informa ...
Leggi Tutto
Parnaso
Giorgio Padoan
Massiccio montuoso della Grecia centrale, ricco di boschi e anfratti, che attraversa la Doride e la Focide costeggiando il golfo di Corinto; il monte principale - anch'esso nominato, [...] soprattutto in Persio Sat. prol. 4, I 26, I 124, III 85, V 62; ma anche in Giovenale Sat. VII 97, Quintiliano Instit. I II 18, Marziano Capella De Nuptiis Philologiae I 37). Infine nella protasi della terza cantica, accingendosi ad affrontare l'arduo ...
Leggi Tutto
armonia
Dal gr. ἁρµονία «unione», «proporzione», «accordo». Concordanza tra elementi diversi che provoca piacere e, in senso più specifico, concordanza di suoni o assonanza di voci.
L’idea di armonia [...] alla concezione musicale, trasmessa da Agostino e Boezio, a alla teoria pitagorica dell’a. delle sfere, attraverso Cicerone e Quintiliano. Grazie a questa molteplicità di fonti, Agostino può utilizzare il concetto di a. come ordine immesso da Dio nel ...
Leggi Tutto
Storico romano (1°-2° sec. d. C.). Ignote sono le date di nascita e di morte (forse 55 circa - 120 circa), ignota la famiglia e il censo (probabilmente senatorio), come anche l'origine (si è pensato, tra [...] opere di T. lo stile di questa, e mettono in rilievo numerose difficoltà storiche e cronologiche (si è pensato perciò anche a Quintiliano, a Plinio il Giovane, e altri ancora). ▭ L'attività di T. era al culmine quando l'Impero romano, dopo la crisi ...
Leggi Tutto
LOSCHI, Antonio
Remigio Sabbadini
Letterato e diplomatico, nato verso il 1365 a Vicenza, morto ivi tra il maggio e il settembre del 1441. Tentata invano la fortuna alla corte di Napoli, entrò nella [...] rettorico a undici orazioni di Cicerone; compilò una serie di controversiae sul modello di Seneca; volgarizzò le Declamationes di Quintiliano e si provò anche nella traduzione metrica d'Omero, trasse dall'Iliade l'argomento di una tragedia, l ...
Leggi Tutto
OVIDIO Nasone, Publio (P. Ovidius Naso)
Luigi CASTIGLIONI
Salvatore BATTAGLIA
Poeta romano dell'età augustea. I dati sommarî della vita del poeta non sono difficili a raccogliere: la sua lirica tutta [...] ; di ciò che non possediamo, soltanto la tragedia Medea dovette avere un'importanza letteraria, che le è riconosciuta anche da Quintiliano (X, 1, 98; cfr. anche Tac., De orat., 12) e, insieme col Tieste di Vario, un valore storico, costituendo il ...
Leggi Tutto
quintile
s. m. [dal lat. quintilis (mensis), der. di quintus «quinto», con la terminazione -ilis di aprilis]. – Quinto mese del calendario romano di Numa Pompilio, settimo nei calendarî di Giulio Cesare e di Gregorio XIII, che prese il nome...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...