LATINA, LINGUA
Pier Gabriele Goidànich
Il latino è una lingua indoeuropea e fa parte del gruppo italico di esse lingue (v. indoeuropei; italici).
Una serie di fatti ci addita uno stretto rapporto che [...] di tutti i tempi, vocale + m davanti a vocale seguente può dar luogo a elisione od eventualmente a iato: dice anche Quintiliano che fra vocali "parum exprimitur" e "velut nota est ne ipsae coeant" (IX, 4). In composizione dà luogo a contrazione (cügo ...
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. Conviene, come per l'Atticismo (v.), tener distinto il senso grammaticale da quello retorico di questo termine. Il primo è più antico: già grammatici del periodo ellenistico oppongono al corretto uso [...] , 212), ma il Norden ha creduto a una sopravvivenza dell'asianismo, il quale era invece già morto al tempo di Quintiliano, come ha mostrato il Wilamowitz in un articolo capitale, Hermes, 1900, i segg. Buona trattazione complessiva in Christ-Schmid ...
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Perosa, Alessandro
Sebastiano Gentile
Filologo, nato a Trieste l'11 settembre 1910, morto a Firenze il 12 agosto 1998. Perfezionatosi in filologia classica presso la Scuola normale superiore di Pisa, [...] Si ricordano inoltre le edizioni di un commento sconosciuto all'Ambra del Poliziano (1994) e delle postille di Valla a Quintiliano (1996, in collab. con L. Cesarini Martinelli).
Il magistero di G. Pasquali, di cui fu allievo alla Normale, diede alle ...
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POMPONIO LETO, Giulio
Maria Accame
POMPONIO LETO, Giulio. – Nacque probabilmente a Diano (oggi Teggiano) in Lucania nel 1428, anche se alcune fonti collocano la sua nascita in una località della Calabria [...] Leto, in Atti e memorie dell’Arcadia, s. 3, VII (1980-81), pp. 235-262; A. Perosa, L’edizione veneta di Quintiliano coi commenti del Valla, di Pomponio Leto e di Sulpizio da Veroli, in Miscellanea Augusto Campana, II, Padova 1981, pp. 575-610; P ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] lettura dei moderni: L. Di Capua, T. Cornelio, R. Boyle, P. Gassendi, R. Descartes. Non trascurò i classici, Cicerone e Quintiliano sopra tutti, studiò lo spagnolo e il francese, i rudimenti della geometria su Euclide e la medicina sotto la guida di ...
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JENSON, Nicolas
Serena Veneziani
Nacque in Francia, a Sommevoire nei pressi di Langres, verosimilmente tra il 1430 e il 1440, come si può desumere dal testamento redatto il 7 sett. 1480, nel quale tutti [...] fra di essi la prima edizione delle Vitae imperatorum di Cornelio Nepote (IGI, 3211) e le Institutiones oratoriae di Quintiliano con il commento di Ognibene da Lonigo (IGI, 8260).
Legata probabilmente alle vicende del Collegio dei medici veneziani è ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Roberto Gamberini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In una “filologia” intesa quale nuovo metodo cognitivo e nelle problematiche civili [...] Camillo, mitico eroe della Roma repubblicana, si propone di ripristinare il lessico e la sintassi della lingua di Cicerone, Quintiliano e Virgilio. La lingua latina è infatti considerata un sacramentum senza il quale non è possibile nessuna forma di ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] l’ardore del sole), ma anche di superiorità (fluiva un discorso più dolce del miele). Nella sua Institutio oratoria Quintiliano mantiene il termine greco e considera l’iperbole come la forma più audace nell’abbellimento (ornatus) dei discorsi. Essa ...
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Cantico dei Cantici
Angelo Penna
Libro dell'Antico Testamento, altamente poetico, che descrive gli amori di una giovane con un uomo, almeno in apparenza re di Israele (Cant. 1, 3).
Gli antichi ne ritennero [...] la Bibbia suscettibile di un significato allegorico; non si trattava dell'allegoria come particolare genere letterario, quale è descritto da Quintiliano (Inst. VIII VI 44-53) e da altri scrittori di retorica. Citare il C. in simile contesto sarebbe ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione
Umberto Eco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Varie e profonde differenze separano la cultura greca da quella romana. Basti [...] la poetica, la retorica, il diritto e la medicina, sia che si tratti di Ippocrate o di Galeno, di Aristotele o di Quintiliano; e la sintesi che ne tenta Agostino è volta a unificare tutta la precedente tradizione greco-romana.
Il corpus del problemi ...
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quintile
s. m. [dal lat. quintilis (mensis), der. di quintus «quinto», con la terminazione -ilis di aprilis]. – Quinto mese del calendario romano di Numa Pompilio, settimo nei calendarî di Giulio Cesare e di Gregorio XIII, che prese il nome...
retòrica (ant. o raro rettòrica) s. f. [dal lat. rhetorica (ars), gr. ῥητορική (τέχνη)]. – 1. a. L’arte del parlare e dello scrivere in modo ornato ed efficace; sorta nella Grecia antica con i sofisti, con finalità prevalentemente pragmatiche,...