Poeta (sec. 13º), la cui identità e perfino l'origine lodigiana (più probabile la patria cremonese) sono tuttora incerte, autore di un poemetto didascalico di 702 versi, in lasse monorime miste di alessandrini [...] e decasillabi francesi (quinario più senario tronco), designato, nel codice che lo contiene, come Lo libro de Uguçon de Lao dho, e riconducibile a un ambito di cultura franco-italiana. Il Libro, che tratta della creazione del mondo, delle pene dell' ...
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settenàrio Verso composto di sette sillabe metriche, con accento principale fisso sulla sesta e uno o due altri su una delle prime quattro sillabe, da cui una grande varietà di armonia. Prevale il ritmo [...] giambico, con accenti sulla 2ª, 4ª e 6ª sillaba ("Rettor del cielo, io cheggio", F. Petrarca). È il verso più usato dopo l'endecasillabo, per lo più congiunto a questo e al quinario in varie forme strofiche. ...
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Nella metrica classica, pausa nel corso del verso, coincidente con la fine di una parola all’interno di un piede; se cade in fine di parola e in fine di piede si chiama dieresi. Nei versi recitativi (esametro, [...] del settenario. La c. divide il verso in due parti dette emistichi; esistono versi a c. fissa, come il quinario accoppiato, il martelliano (settenario doppio), il dodecasillabo, nei quali occupa sempre la stessa posizione, e versi a c. mobile ...
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L’endecasillabo è un verso di 11 sillabe metriche (➔ metrica e lingua), con accento principale obbligato in decima posizione (Beltrami 20024: 181-188; Menichetti 1993: 386-424). È il verso principe della [...] : nel primo caso (4a, 10a) si parla di endecasillabo a minore (primo emistichio ritmicamente equivalente a un quinario), nel secondo (6a, 10a) di endecasillabo a maiore (primo emistichio ritmicamente equivalente a un ➔ settenario). La distinzione ...
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Verso composto di 11 sillabe, il più importante e vario della tradizione poetica italiana per le sue molteplici soluzioni metriche (in base al numero degli accenti e delle pause); di largo impiego nel [...] nella metrica italiana: ha cesura fissa dopo la 6ª sillaba ed è costituito da un quinario sdrucciolo (di cui si contano tutte le sillabe) e da un quinario piano. Se in cesura si incontrano due vocali, le rispettive sillabe si contano separatamente ...
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Percivalle Doria
Corrado Calenda
Di questo interessante rimatore bilingue (in volgare siciliano e in provenzale) è stata fornita un'identificazione tradizionale piuttosto precisa, sottoscritta in pratica [...] in penultima sede), tranne il terzo verso, che è un quaternario in V e nella parte comune a V e a Ch, un quinario nella porzione di testo esclusiva di Ch.
Di grande interesse l'apertura stagionale, non comune tra i Siciliani, risolta nella forma di ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] (per es., ne La melanconia di Ippolito Pindemonte: «Melanconía, / nínfa gentíle, / la víta mía / conségno^a té»). Il doppio quinario si distingue dal decasillabo per la regolarità dell’accento di 4ª e della distinzione dei due emistichi. È presente ...
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FRACCACRETA, Umberto
Gemma Bracco
Figlio di Michele e di Angiolina Sassi, nacque a San Severo, in Capitanata, il 30 giugno 1892.
Un suo antenato, Matteo Fraccacreta, fu storico della Puglia dauna; il [...] piccoli quadri agresti e paesani, resi con ritmi agili e brevi - prova ne sia, metricamente, l'uso insistito del quinario - atti a realizzare veloci schizzi pieni di grazia, come Nevicata, Inverno, Bufera, Nostalgia, Una vicina. In alcune liriche si ...
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GIACOMO DA LENTINI
RRoberto Antonelli
Caposcuola della Scuola poetica siciliana, è più dubbio che possa esserne riconosciuto anche quale primo promotore (Monteverdi, 1971, p. 282; Antonelli, 1994, pp. [...] B; C c d d E E), entrambe con settenari ed endecasillabi e l'inserzione in rima interna, o autonoma, nel secondo caso, di un quinario. Le altre grandi canzoni con endecasillabi, La 'namoranza disïosa (a9 b9 b9 a9; c9 d9 d5 C), Ben m'è venuto (A (a5)B ...
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RUGGERONE DA PALERMO
CCorrado Calenda
Le identificazioni proposte per questo rimatore, sulla base di una generica corrispondenza onomastica (per l'equivalenza tra Ruggero e Ruggerone cf. Vitale, 1953), [...] piedi tetrastici (tre settenari e un endecasillabo finale) e una sirma indivisa tutta endecasillabica tranne il terzultimo verso, quinario, con combinatio ma senza concatenatio. I temi che vi si affrontano sono: la necessità della perseveranza nel ...
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quinario
quinàrio agg. e s. m. [dal lat. quinarius, der. di quini «a cinque a cinque», distributivo di quinque «cinque»]. – 1. agg. Formato da cinque elementi, o relativo a insiemi con cinque elementi. Raro in usi generici, è specifico come...
biquinario
biquinàrio agg. [comp. di bi(nario)1 e quinario]. – Detto di un particolare sistema di numerazione usato nei calcolatori elettronici, che deriva da una fusione dei sistemi binario e quinario.