Modernità
Giorgio De Vincenti
La modernità nel cinema
Il concetto di m. applicato al cinema è stato a lungo sinonimo di modernizzazione: il cinema è l'arte moderna per eccellenza in quanto si basa su [...] sul cinema di Hollywood (Peter Bogdanovich, Francis Ford Coppola, Martin Scorsese, fino a Jim Jarmusch, Joel ed Ethan Coen e QuentinTarantino) e continua a operare un po' ovunque, nei film di Abbas Kiarostami, per es., e di Mohsen Makhmalbaf, Jafar ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] di Bryan Singer, o la dinamica reinvenzione del gangster film e del noir nei film di un autore come QuentinTarantino (Pulp fiction, 1994; Jackie Brown, 1997) attestano uno stato di salute che nessun altro genere cinematografico, altrettanto longevo ...
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Film a episodi
Bruno Roberti
Il film a episodi in Italia
di Masolino d'Amico
L'espressione f. a e. designa una struttura cinematografica articolata in più parti, ciascuna delle quali rappresenta un'entità [...] train ‒ Martedì notte a Memphis) di Jim Jarmusch o in Four rooms (1995) di Allison Anders, Robert Rodriguez, QuentinTarantino, Alexandre Rockwell. Seguono la logica narrativa del luogo deputato, crocevia di storie e destini che costituiscono i vari ...
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Gangster film
Renato Venturelli
Genere cinematografico incentrato sulle imprese di criminali abituali, che svolgono attività illegali facendo ricorso a metodi violenti. Nel suo schema più tradizionale, [...] ) ad Abel Ferrara (King of New York, 1990; The funeral, 1996, Fratelli; 'R Xmas, 2001, Il nostro Natale) fino a QuentinTarantino, che ha incentrato su figure di criminali la sua trilogia d'esordio, destinata a esercitare un rapido influsso per la ...
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Noir
Fabio Giovannini
Il noir più che un vero e proprio genere costituisce una tendenza dell'immaginario, uno stile. Rispetto all'indeterminatezza della classificazione in letteratura, l'esistenza del [...] rapina) e soprattutto con il suo capolavoro Pulp fiction (1994) ha portato un contributo determinante al neonoir il regista QuentinTarantino, che tuttavia rifiuta la definizione di n. o di neonoir per i suoi film e preferisce fare riferimento alla ...
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Indipendente, cinema
Serafino Murri-Bruno Roberti
Caratteristiche del cinema indipendente
Con l'espressione cinema indipendente si definisce un insieme di modalità realizzative, produttive e distributive, [...] Weinstein, e, sul piano artistico, fenomeni estetici come quelli rappresentati da David Lynch, da Jim Jarmusch, o da QuentinTarantino, nuovi autori che hanno potuto sviluppare uno stile decisamente personale grazie a un più o meno ampio margine di ...
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Leone, Sergio
Sir Christopher Frayling
Regista e produttore cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929 e morto ivi il 30 aprile 1989. Figura originale del panorama cinematografico a partire dagli [...] e immagine, sull'impatto del sonoro, sull'opera di registi quali Stanley Kubrick, Steven Spielberg, John Carpenter, Dario Argento, QuentinTarantino e altri. E tuttavia L. ha costituito un enigma e un motivo di confusione per i critici, ai quali la ...
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Pulp Fiction
Altiero Scicchitano
(USA 1994, colore, 154m); regia: QuentinTarantino; produzione: Lawrence Bender per A Band Apart; soggetto: QuentinTarantino, Roger Avary; sceneggiatura: QuentinTarantino; [...] omaggio, e la sua arborescenza narrativa frulla la storia del cinema e della sottocultura in un frappé di citazionismo esasperato. QuentinTarantino ha appreso la storia del cinema dentro il videoclub che gestiva con gli amici, e nel caos dei VHS ha ...
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Aldrich, Robert
Alberto Castellano
Regista cinematografico statunitense, nato a Cranston (Rhode Island) il 9 agosto 1918 e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1983. Nell'affrontare i generi classici della [...] rapporti umani e di costruire un clima opprimente hanno influenzato registi delle generazioni successive come Sam Peckinpah, Walter Hill, QuentinTarantino e John Woo. Nel 1955 ottenne il Leone d'argento alla Mostra del cinema di Venezia per The big ...
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Goodfellas
Giacomo Manzoli
(USA 1990, Quei bravi ragazzi, 145m); regia: Martin Scorsese; produzione: Irwin Winkler per Warner Bros.; soggetto: dal romanzo Wiseguy: Life in a Mafia Family di Nicholas [...] ironia, diventerà uno dei tratti caratterizzanti di gran parte del cinema del decennio successivo (per primi i film di QuentinTarantino). Bisogna però fare uno sforzo e inquadrare questa pellicola nel suo tempo e nella filmografia dell'autore. Ci si ...
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cinecolonizzazione
s. f. Posizione dominante nel mercato cinematografico. ◆ «Mi onora guidare la giuria, dieci anni dopo la mia Palma d’oro conquistata con Pulp Fiction». Il presidente Quentin Tarantino quando aveva pochi soldi andava sulla...
nippofilm
(nippo-film), s. m. inv. Pellicola, film di produzione e ambientazione giapponesi. ◆ Il responsabile del programma culturale di NightWave, Carlo Branzaglia, spiega che l’immaginario giapponese è penetrato nei nuovi giovani al punto...