Anche se la domanda non è chiarissima, proviamo a rispondere azzardando un’interpretazione. L’interpretazione è la seguente: forse si tratta di una scarpa gettata per terra in mezzo alla stanza in cui mi trovo; forse è stata abbandonata sbadatamente ...
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L'uso di quello è del tutto inutile sotto il profilo della logica sintattica. Frasi come il problema è quello di fare..., l'aspetto importante è quello di decidere... contengono un quello di troppo: una [...] zeppa inutile nello scritto, un'ineleganza nel ...
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Come succede a tutte le voci inglesi non adattate nella forma alla fonomorfologia dell'italiano (tipicamente: con terminazione consonantica), spesso succede che, al loro ingresso nei nostri usi, vi siano incertezze nell'attribuzione del genere gramm ...
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Per spiegare l’uso frequente di un murales, il murales, si tenga presente che è forte la tendenza a considerare invariabili le parole straniere entrate al plurale in italiano. Per lo stesso motivo diciamo il silos (altro ispanismo arrivatoci nella f ...
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La norma stabilisce che nelle frasi volitive (ordini, divieti, avvisi, concessioni, esortazioni) il tempo del congiuntivo da adoperare è il presente: se lo mangino loro! Sulla spinta di un uso che si diffonde a partire da Roma, va conquistando terre ...
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Sono entrambe frasi corrette, che però cambiano nel significato. Nel primo caso, dopo un quando temporale, abbiamo un tipico uso del condizionale composto (sarebbe arrivato) per rendere il cosiddetto futuro nel passato: sarebbe arrivato colloca l’az ...
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La struttura sintattica ha un nome tecnico: polisindeto. Si tratta della ripetizione della congiunzione tra più periodi, proposizioni o membri di proposizione fra loro coordinati: «e mangia e bee e dorme e veste panni» (Dante). In sé e per sé il cos ...
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Nulla di scorretto in questa frase, caratterizzata da un andamento più tipico del parlato che dello scritto, con un correttissimo uso del congiuntivo nella completiva in dipendenza da un’espressione indicante perplessità, dubbio ...
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Il verbo essere è qui usato nella tipica ed esclusiva funzione copulativa, in quanto non ha il valore di 'esistere' (né tanto meno di 'appartenere'): è tua è, insomma, un predicato nominale formato dalla copula (è) e dal nome del predicato (il prono ...
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L'aggettivo e sostantivo ermafrodita è di genere grammaticale maschile. Quindi, scriveremo un ermafrodita senza apostrofo. La forma ermafrodita con la -a finale si spiega per analogia con i numerosi nomi uscenti in -ita riferiti a persona, come cosm ...
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quello
quéllo agg. e pron. dimostr. [lat. eccu(m) ĭlle, accus. eccu(m) ĭllum]. – Indica in genere cosa o persona lontana nello spazio o nel tempo da chi parla e da chi ascolta, o che nel discorso è considerata come tale; si contrappone a questo...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...
Per quella via che la bellezza corre
Mario Pazzaglia
Sonetto di D. (Rime CXVII) su schema abba abba; cdc cdc, cui rispose per le rime (Lisetta voi de la vergogna storre) il padovano Aldobrandino Mezzabati (v.), menzionato nel De vulg. Eloq....
Daquella luce che il suo corso gira
quella luce che il suo corso gira Sonetto talora attribuito a D.; deve considerarsi però opera di Cristoforo da Monte, come attestato dal codice Trivulziano 1058 (cfr. la recens. di M. Barbi a Zingarelli,...