cosa /'kɔsa/ [lat. causa "causa", che ha sostituito il lat. class. res]. - ■ s. f. 1. a. (filos.) [tutto quanto esiste, nell'immaginazione, di astratto o d'ideale] ≈ entità, essenza, idea. b. [tutto quanto [...] ti citerò in giudizio! Talvolta c. fa le veci di un oggetto di cui non si conosce o non si ricorda il nome: vorrei quella c. che serve per mettere il tappo metallico alle bottiglie.
D’uso com. è anche c. in luogo di idea, concetto, sentimento, stato ...
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violenza /vjo'lɛntsa/ s. f. [dal lat. violentia]. - 1. a. [con riferimento a persona, l'essere violento] ≈ aggressività, brutalità, non violenza, prepotenza. ↔ bonarietà, mansuetudine, mitezza, pacatezza, [...] persone o con l’intensità delle cose (si ricordi che l’etimo di violenza è da ricondurre al lat. vis «forza», mentre quello di rabbia risale a una radice indoeur. col sign. di «violenza»). Forza indica di solito un grado più attenuato: scuotere con ...
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buono¹ /'bwɔno/ [dal lat. bŏnus]. - ■ agg. 1. a. [nel senso morale, tendente al bene] ≈ benevolente, benevolo, benigno. ↑ angelico, caritatevole, misericordioso, pietoso, pio, santo, umano, virtuoso. ↔ [...] , più raram. per le persone (che, invece, spesso sono definite immorali); morale allude principalmente alla sfera etica, onesto a quella legale; probo, termine poco com., indica di solito un alto grado di onestà (così lavoro io stesso come ogni probo ...
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dire (ant. dicere /'ditʃere/) [lat. dicĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di'], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] . C. Chelli). D’uso ancora più limitato e formale (ma analogo a pronunciare) è proferire: e queste parole le proferì in quella maniera particolare che par che voglia dire: ho finito (A. Manzoni).
A seconda del volume della voce, si possono avere anche ...
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Fabio Rossi
allegro. Finestra di approfondimento
Persone allegre - Si dice a. in primo luogo chi è o mette di buonumore, per abitudine o particolare circostanza: oggi mi sento proprio a.; eri tanto a. [...] , vivo: con le mantelline nuove e i fazzoletti dai colori più sgargianti (L. Pirandello). Un suono può essere anche gaio e lieto: quella melodia risuonava gaia per tutta la casa.
Contrari - Il contr. più com. di a. è triste, valido in quasi tutte le ...
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pro-² [dal gr. pró, pro-]. - 1. (anat.) Pref. con valore locale, indicante la parte anteriore di un organo o che un organo è posto davanti a un altro o è in posizione anteriore rispetto a quella che dovrebbe [...] elemento (per es., procarioti, procarnivori, ecc.). 3. (biol.) Per indicare formazione che precede e spesso dà origine ad altra (quella indicata dal secondo elemento) che si considera come definitiva (per es., proembrione, promeristema, ecc.). ...
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colpo /'kolpo/ s. m. [lat. ✻colpus (class. colăphus "pugno, percossa", gr. kólaphos)]. - 1. a. [risultato del colpire, con le prep. di dell'oggetto col quale si colpisce, a, in o su della parte colpita [...] disgrazia per lui] ≈ (bella) botta, tuffo al cuore. ↓ emozione. ● Espressioni: fare colpo → □. b. [danno notevole: quella ricaduta è stato un brutto c. per la sua salute] ≈ batosta, (bella) botta, legnata, mazzata, sfortuna, tracollo. ↔ benedizione ...
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allegro /a'l:egro/ [lat. ✻alĕcer alĕcris (poi ✻alècris), dal lat. class. alăcer -cris "animoso, vivace"]. - ■ agg. 1. a. [che sente e dimostra allegria: un uomo, un carattere a.] ≈ contento, di buon umore, [...] , vivo: con le mantelline nuove e i fazzoletti dai colori più sgargianti (L. Pirandello). Un suono può essere anche gaio e lieto: quella melodia risuonava gaia per tutta la casa.
Contrari - Il contr. più com. di a. è triste, valido in quasi tutte le ...
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gente /'dʒɛnte/ s. f. [lat. gens gentis, affine a gignĕre "generare", genus, genĭtus, ecc.]. - 1. a. [gruppo di persone unite da un'origine comune: g. latina, germanica] ≈ ceppo, (lett.) nazione, popolo, [...] gli Uzeda erano gloriosi della magnifica origine della loro schiatta (F. De Roberto); vi erano là tutti i membri numerosi di quella forte stirpe che aveva durato sette secoli (G. Verga). Nazione e popolo esprimono in più il concetto di gente che vive ...
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gentile¹ agg. [dal lat. gentilis "che appartiene alla gens, cioè alla stirpe", poi "di buona stirpe"]. - 1. a. (ant.) [di persona, che si distingue per nobiltà di nascita, per eccellenza di stirpe e sim., [...] buona e cattiva educazione deve la sua origine a certi antichi stereotipi che solevano contrapporre la gente di città a quella di campagna, come mostra l’etimologia dei termini civile, urbano, villano, bifolco e altri cit. nella scheda CITTÀ. Tra i ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega all’Europa centrale (da O a E: Francia,...
. È quella parte dell'ingegneria che studia l'applicazione dei principî dell'aerodinamica. (v.).
Principî fondamentali della dinamica del volo.
a) Moto uniforme rettilineo. - Le forze in giuoco sono: il peso P applicato al baricentro, la reazione...