Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
La cultura economica (1850-1950)
Riccardo Faucci
Questi cento anni segnano l’ascesa e il declino della scuola economica italiana: una scuola che presenta caratteristiche proprie pur all’interno di un [...] quello di rivendicare primati nazionali, ma di presentare criticamente lo stato della scienza economica fornendo i testi in buone traduzioni e con ampie introduzioni del un fautore del free banking), è sostenitore di ampi poteri di governo della ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Mercatura
Giacomo Todeschini
La trasformazione di una parola
Mercatura, con il variabile significato di ‘commercio’, ‘merce trafficata’, ‘professione mercantile’, è termine già proprio del diritto romano, [...] di capitale, e la sua attestazione per iscritto, fece del denaro un oggetto virtuale, il cui valore esisteva e governo di molti danari, alcuni di poco, alcuni sono buoni a essere famigli delli altri, però che quelli che sono ricchi et hanno il governo ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
L'economia civile
Vera Negri Zamagni
Pier Luigi Porta
Le tappe del pensiero economico in Italia
Far risalire la nascita dell’economia moderna ad Adam Smith è prassi assai diffusa, ma il grande studioso [...] . In essa, le virtù civiche sono quelledel lavoro ben fatto, del decoro della città, della responsabilità diffusa nella studiarono questo cambiamento con particolare attenzione al ‘buongoverno’ degli Stati, quegli Stati che progressivamente sempre ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scuola di demografia e statistica
Rosella Rettaroli
Parlare di una scuola di demografia e statistica individuandone genesi ed evoluzione nel periodo tra l’unificazione italiana e la metà del secolo [...] aritmetica politica quale metodo per il buongoverno della cosa pubblica. L’applicazione del metodo quantitativo basato sulla raccolta comunali di popolazione con base di partenza quelladel nuovo censimento e pubblicazione dei riassunti annuali; ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Conflitto sociale
Antonio Cardini
L’argomento del conflitto sociale venne affrontato in termini di ‘italianità’ da un orientamento, una ‘scuola’, poi dimenticata, ma che ebbe a metà dell’Ottocento un [...] delgoverno e sosteneva che scopo dell’economia era perseguire «l’utile generale», eliminando ogni tensione.
Anche il trattato di Marco Minghetti per il «buongoverno alto. Nelle soluzioni prospettate quelladel liberalismo riformatore keynesiano di ...
Leggi Tutto
FANTUZZI, Marco
Alfeo Giacomelli
Nacque a Roma il 15 ag. 1740 dal nobile ravennate Costantino e dalla contessa Diana Ippoliti di Gazoldo di Mantova e fu battezzato in S. Pietro il 18 agosto, primogenito [...] essere stata nel '600 reintegrata in quella cittadinanza grazie a Giacomo, vescovo di arativo nudo, prativo (nelle qualità buona, mediocre, infima), sabbioso, sabbioso accettò però neanche l'invito del nuovo governo repubblicano ad entrare a far ...
Leggi Tutto
BELLONI, Girolamo
Alberto Caracciolo
Il B. fu personaggio eminente in una famiglia di mercanti e banchieri, che attraverso il Settecento acquistò ricchezze e prestigio in varie regioni d'Italia e in [...] gestione dell'appalto era un buon trampolino anche per l' il grande palazzo delGoverno Vecchio in Roma. Del 1746-47 è l'acquisto del feudo e castello di cui si sia approfondito lo studio è quellodel B. come scrittore economico. Per esso si può ...
Leggi Tutto
BROGGIA, Carlo Antonio
Luigi De Rosa
Nato a Napoli nel 1698 da agiata famiglia e rimasto orfano a diciassette anni, si trasferì a Venezia presso uno zio parroco, da cui fu avviato alla pratica commerciale. [...] , senza dubbio, buon conoscitore delle vicende monetarie del suo tempo, specie di quelledel Regno di Napoli. Carlo di Borbone era stato costretto a furor di popolo a licenziare dal governo il De Gregorio, il B. ritornò a Napoli, ove scrisse una ...
Leggi Tutto
BERNARDINI, Martino
Francesco Sirugo
Nacque a Lucca il 2 febbr. 1487 da Martino e da Caterina, figlia naturale di Iacopo da Ghivizzano.
Del padre del B. si sa che, dopo avere avuto in gioventù "molti [...] la vittoria della vecchia aristocrazia di governo sotto l'energica guida di Martino aristocratico e popolare, i buoni uffici di questa commissione del ceto mercantile si ebbe, come è noto, nella costruzione di ville nella campagna lucchese. Quelladel ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pompeo Neri
André Tiran
Dopo le guerre di successione della prima parte del secolo e la pace di Aquisgrana del 1748, prendono l’avvio negli Stati del Nord un dibattito e un movimento di riforma nei [...] a collaborare con il governo granducale. Avrebbe avuto probabilmente una carriera assai simile a quelladel padre se, negli anni il significato delle parole e le naturali idee che il buon senso con esse esprime» (p. 168). Bisogna distinguere ...
Leggi Tutto
buono1
buòno1 (pop. bòno) agg. [lat. bŏnus] (premesso al sostantivo, si tronca in buon davanti a vocale e davanti a consonante seguita da vocale o da l o da r). – 1. Rispondente all’idea del bene morale; che ha per norma e per fine il bene:...
governo di decantazione
loc. s.le m. Nel linguaggio della politica, governo transitorio che ha in programma di raggiungere alcuni obiettivi, importanti ma delimitati. ♦ Lo scontro è sempre più duro e l'Ipotesi di un «governo di decantazione»...