anafora
Francesco Tateo
. Figura retorica appartenente al genere della repetitio, e designata appunto in latino col nome di repetitio, o anche di iteratio e relatio: consiste nel ripetere la medesima [...] estinguersi della fioritura della scuola siciliana: Quid nunc personat tuba novissimi Federici? Quid cornua...? Quid... tibiae? (I XII 5 superbia punita è articolata in tre gruppi di quattro terzine, il primo caratterizzato dalla ripetizione, all' ...
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NASINI, Giuseppe Nicola
Annalisa Pezzo
– Nacque a Castel del Piano (Grosseto) il 25 gennaio 1657 da Francesco e da Vittoria Bassi (Arch. parrocchiale, 91; Nasini, 1872, p. 8 n. 1).
Sulla sua prima formazione, [...] galleria e ammesso nella compagnia di S. Niccolò presso il Carmine, fu incaricato di eseguire le quattro tele con i Novissimi (rappresentanti le fasi ‘ultime’ del destino umano, Morte, Giudizio, Inferno, Paradiso) destinate a decorare, assieme agli ...
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SCIALOJA, Antonio (Toti)
Fabrizio D'Amico
– Nacque a Roma il 16 dicembre 1914 da Gustavo, ingegnere, e da Ada Persico; la sua famiglia era stata però soprattutto dedita agli studi di giurisprudenza, [...] al Parioli di Roma, di alcuni testi della compagnia dei Novissimi).
Nel maggio del 1966 si tenne alla Marlborough di Roma i contributi di Barbara Drudi, Materiali, in Teatro da quattro soldi. Vito Pandolfi regista. Toti Scialoja scenografo (catal., ...
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LAPI, Francesco Niccolò
Maurizia Cicconi
Nacque a Firenze intorno al 1667-68.
La critica, anche recente, pone la data di nascita al 1661, ignorando la notizia fornita dallo Stato delle anime del 1702 [...] ai Serristori, nel giugno 1690 il L. dipingeva anche quattro lunette, molto danneggiate, nel portico dell'ospedale di Figline scelta come propria residenza. La tela, parte della serie dei "Novissimi" (insieme con la Morte, il Paradiso e il Giudizio ...
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VAGNONE, Alfonso
Elisabetta Corsi
VAGNONE (Vagnoni, Vagnonus, Vanhoni), Alfonso. – Nacque a Trofarello (Torino) nel gennaio del 1568 (Archivum Historicum Societatis Iesu, ARSI, JapSin, 134, c. 303, [...] è una differenza tra puro e misto. Ciò che è puro sono i quattro elementi: terra, acqua, etere e fuoco; ciò che è misto sono argomento più strettamente teologico si ricorda il trattato sui novissimi (Zhongmo zhi ji shenli yu jingxiu) stampato postumo ...
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MAZZUOLI
Maria Vittoria Thau
– Famiglia toscana di scultori, pittori e scalpellini, vissuti tra il XVII e XIX secolo. Per la ricostruzione delle sue vicende restano ancora riferimenti primari i testi [...] quale si rimanda per la conoscenza più completa dei restauri compiuti). L’intervento del 1795 riguardò le quattro tele dei Novissimi (realizzate nell’ultimo decennio del Seicento per palazzo Pitti) di Nasini, donate quello stesso anno da Ferdinando ...
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GIUSEPPE Cafasso, santo
Giuseppe Tuninetti
Nacque a Castelnuovo d'Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco) il 15 genn. 1811, al tempo della dominazione francese, da Giovanni e da Orsola Beltramo, coltivatori. [...] su ispirazione di P.B. Lanteri), era affidata una delle quattro conferenze (ossia un corso triennale) di teologia morale ricostituite per presso il santuario di S. Ignazio a Lanzo Torinese. I novissimi e l'imitazione di Cristo erano i due centri d' ...
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MARUSIG, Giovanni Maria
Maria Cristina Cergna
MARUSIG (Marushitz, Marussig), Giovanni Maria. – Nacque a Gorizia, dove fu battezzato il 17 giugno 1641, da Damiano; della madre è noto il solo nome di [...] d’argomento sacro e altri testi, o le riflessioni sui Novissimi (Udine, Biblioteca del Seminario, Mss., 360), dello stesso re), il testo è ridotto a semplice didascalia in tre dei quattro manoscritti goriziani che la contengono, datati tra il 1703 e ...
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Carlo II d'Angiò, re di Sicilia
Raoul Manselli
Figlio di Carlo d'Angiò e della sua prima moglie Beatrice di Provenza, nacque nel 1248.
Principe di Salerno, dopo la conquista da parte del. padre del [...] nel 1276 ne divenne vicario generale, e fu inviato, quattro anni dopo, a governare la contea di Provenza.
Rientrato in altri potenti del suo tempo: Quid nunc personat tuba novissimi Frederici, quid tintinabulum secundi Karoli, quid cornua Iohannis et ...
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CACIALLI, Giuseppe
Marco Dezzi Bardeschi
Nacque a Firenze nel 1770. Allievo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, riformata da Pietro Leopoldo, compì gli studi unitamente al coetaneo P. Poccianti [...] affrescati da P. Benvenuti e G. Colignan) e della sala dei Novissimi, poi dell'Iliade (cfr. Archivio di Stato di Firenze, Gabinetto un elegante vestibolo animato dall'inserimento di quattro monumentali colonne doriche allineate (M. Dezzi Bardeschi ...
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novissimo
novìssimo agg. [superl. di nuovo, con sign. ricalcato sul lat. novissimus], letter. – Ultimo: Le n. fronde invola il verno (Zanella); il n. dì, il giorno del giudizio finale; la n. tromba, quella dell’angelo nel giudizio finale;...
meditazione
meditazióne s. f. [dal lat. meditatio -onis]. – 1. a. L’azione e l’effetto del meditare; concentrazione della mente nella speculazione e contemplazione di verità religiose, o di problemi filosofici o morali: attenta, profonda,...