TRAERI
Sauro Rodolfi
(Trajer, Traher, Trieri, Bersani, Bressani). – Famiglia di intagliatori, plasticatori, organari e cembalari, attivi soprattutto in Emilia durante il corso dei secoli XVII e XVIII.
Ugo, [...] 2014), pp. 118, 120, 122; S. Rodolfi, L’organo di Agostino Traeri (1756) e le campane della chiesa di QuattroCastella, QuattroCastella 2015, pp. 15-17; U. Ravasio, Organari e cannisti nella Brescia del Seicento, in Arte organaria italiana, IX (2017 ...
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BIANCHI, Baldassarre, detto Bianchini
Anna Ottani
Nacque a Bologna nel 1614. Ornatista e scenografo, fu avviato all'arte del disegno dall'incisore G. B. Coriolano, ma le sue inclinazioni spiccatamente [...] i Malvasia nella villa di Panzano, per il conte F. Cassoli nel palazzo di Reggio, per il marchese Canossa alle QuattroCastella), il B. fu di nuovo chiamato da Francesco I duca di Modena per dipingere nel palazzo ducale, sempre con la collaborazione ...
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CANOSSA, Guglielmo (Guglielmino) da
Gherardo Ortalli
Figlio di Bonifacio e di Giovanna di Guido da Monte (nipote del vescovo di Reggio, Guglielmo da Fogliano), apparteneva al ramo della famiglia che [...] -Harttung, pp. 815 s.). Il centro dei possessi personali restava negli anni a seguire il territorio di Bianello e QuattroCastella, gestito assieme al fratello Albertino e, dopo la morte di questo, al nipote Gabriotto.
La partecipazione del C. alle ...
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CANOSSA, Guido da
Gherardo Ortalli
Figlio di Rolando, è tra i più importanti membri della famiglia che - estintasi con Matilde la grande dinastia feudale dei Canossa - fu investita di beni già appartenenti [...] , Rolando, che compare come fideiussore nella concessione dei castelli di Banzola e Cavazola fatta al Comune di Reggio i feudatari nel sec. XII, in Studi Matildici, I, Modena 1964, pp. 123, 128; F. Fabbi, QuattroCastella, Reggio Emilia 1960, p. 10. ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] pelle, e i risultati di esso furono tradotti cartograficamente in quattro maniere e cioè per frequenza di tipi puri e di tipi trattamento di ê e ó??? (ad Arezzo ié??? e ó???, a Città di Castello íe e úo [dúolo] nella Chiana í [dici "dieci"] e ú), il ...
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SVIZZERA
Claudio Cerreti
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Giovanni Busino
Giulia Baratta
Walter Schönenberger
Piero Spagnesi
Nicola Balata
Stefania Parigi
(XXXIII, p. 73; App. I, p. 1041; II, [...] al minimum storico del 46%. All'interno poi dei quattro partiti per così dire governativi, si è registrata una tendenza renano compreso tra Basilea e Stein am Rhein. Esso comprendeva i castella di Basilea, Kaiser-Augst, Zurzach e Stein am Rhein e ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] principe di Galles; e la guerra si decise sotto il castello di Montiel (14 marzo 1369), nella Mancia, dove la cavalleria ad oriente troviamo anzitutto il gallego, che si parla ora nelle quattro provincie a NO: La Coruña, Lugo, Orense e Pontevedra, e ...
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L'arma è uno dei più antichi strumenti dell'uomo; si può teoricamente concepire che essa sia stata preceduta da utensili che non servivano per la lotta, quali sarebbero bastoni per abbattere la frutta, [...] . - Gli elmi in uso presso gli Etruschi si possono ridurre a quattro tipi: a) a calotta emisferica semplice con apice a forma di pomo avvenuta la chiusura completa dell'arma.
La cassa, o castello, ha l'ufficio di tenere riuniti i diversi meccanismi, ...
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GERMANIA
Giuliano Bellezza
Giannandrea Falchi
Livio Tornetta
Hartmut Ullrich
Luigi Quattrocchi
Eugenia Equini Schneider
Susanne von Falkenhausen
Paola Gregory
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVI, [...] ''2+4'', cioè fra i ministri degli Esteri dei Quattro e quelli dei due stati tedeschi sugli aspetti internazionali e insediamenti civili (canabae e vici) presso i castra e i castella limitanei (come per es. a Weissenburg e Osterburken), con edifici ...
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È quell'insieme di opere d'arte e di tubazioni che adducono l'acqua necessaria all'alimentazione idrica nei centri abitati.
I. - Storia.
L'acquedotto, nella sua consueta espressione monumentale, è certamente [...] Arles o, meglio ancora, quello dell'Aqua Virgo sul Pincio, a quattro vani a coppie sovrapposte.
Al termine degli acquedotti si trovavano i grandi serbatoi di distribuzione o castella (v. idraulica) dai quali appunto l'acqua veniva ripartita per mezzo ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
radice
s. f. [lat. radix -īcis]. – 1. a. In botanica, uno dei tre organi caratteristici delle cormofite, che manca in generale di clorofilla e, a differenza del fusto, non porta le foglie: si forma nell’embrione dove prende il nome di radichetta,...