BICHI, Alessandro
Roberto Zapperi
Nacque a Siena nella seconda metà del sec. XV in una delle più cospicue famiglie della città, che aveva nella mercatura, nella banca e nella proprietà terriera la solida [...] suo primo atto di governo fu un indulto generale per i delitti politici, che proibiva nel contempo a tutti i cittadini senesi di riferisce un contemporaneo - da "una gran coltellata che gli ha quasi tagliato el naso" (Sanuto, XLVIII, p. 194).
Sciolte ...
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CACCIACONTI, Ghino
Paolo Bertolini
Figlio di Tacco di Ugolino signore del castello della Fratta in Val di Chiana, il C. nacque nella seconda metà del sec. XIII, verosimilmente intorno al 1270. Ci sono [...] nel 1290 venne condannato a morte, non sappiamo per quali delitti, e le sue sostanze furono confiscate: il tipo della . Per i commentatori di Dante - sui quali si fondano quasi esclusivamente gli annotatori moderni - ci limiteremo a rinviare, data ...
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DRAGO, Vincenzo
Rita Tolomeo
Nacque a Cattaro in Dalmazia nel 1770 da Serafino.
La famiglia, appartenente alla nobiltà del luogo e ricordata di frequente nei documenti cittadini a partire dal sec. XIII, [...] , altrettanto piena di fatti eroici e insieme di atroci delitti e infimi raggiri. La descrizione dell'epidemia di peste ad di Giuseppe Crespi, intercorre un lungo lasso di tempo quasi certamente legato ai problemi che il governo austriaco, impegnato ...
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LUCATELLI, Cesare
Dante Marini
Primo di sei figli, nacque a Roma il 20 apr. 1823 da Antonio, brigadiere dei dragoni pontifici con l'incarico di caposcozzone, cioè di capo dei domatori di cavalli, e [...] la vide ridurre di altri due anni - e a venti per il fratello. Quasi tutti i condannati furono detenuti nel forte di Paliano, da cui il L. fu un gendarme, dalle perizie risultò essere l'arma del delitto. L'arrestato, ferito alla testa e all'addome, ...
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GREGORIO
Mauro Lenzi
Ignota è la data di nascita di questo personaggio, figlio del nomenclatore Teofilatto. G. compare per la prima volta nelle fonti con il titolo di nomenclatore e di apocrisario della [...] apocrisario, e di suo genero Giorgio.
Tali accuse (delitti di sangue, malversazioni, immoralità) non dovevano essere del tutto S. Pancrazio, aperta con chiavi false, portando con sé quasi tutto il tesoro della Chiesa; insieme con loro lasciavano la ...
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BANNISIO (Bannisius, Bannissius, de Bannissiis), Iacopo
Gerhard Rill
Nato il 15 ott. 1547 nell'isola di Curzola in Dalmazia, da Paolo Bannisio, forse di una famiglia di bassa nobiltà, il B., compiuti [...] vescovato.
A partire dal 1509 il B. fu quasi sempre al seguito dell'imperatore, che soleva servirsene soprattutto su sua denuncia, era stato imprigionato a causa di diversi delitti Brunoro de Orioli che era già stato nominato parroco); nello stesso ...
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PIA, Bernardino
Raffaele Tamalio
PIA, Bernardino. – Nacque nella seconda o terza decade del XVI secolo, verosimilmente a Mantova. Della sua famiglia, che non compare in nessun elenco delle casate mantovane, [...] dove essi furono compiuti. Egli rimase negli ambienti romani per quasi quarant’anni, fino alla primavera del 1587, continuando a quella città. L’accusa contro Pia era legata ai gravi delitti di alto tradimento, scoperti di recente, ma condotti per ...
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DE FORESTA, Giovanni
Guido Ratti
Discendente da un'antica famiglia di Diano Marina stabilitasi a Nizza Marittima intorno al XV secolo, nacque da Pietro Francesco e da Elisabetta Fiorgioli a Villafranca [...] sovrani stranieri; sino ad un anno per l'apologia dei delitti politici attraverso i giornali; ed infine uno stretto controllo dell' delle giurie. L'onere della discussione parlamentare spettò quasi esclusivamente al Cavour che riuscì a convincere le ...
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CILOCCO (Cillocco), Francesco
Bruno Anatra
Nacque a Cagliari verso il 1769 da Michele, con tutta probabilità da famiglia di piccola borghesia intellettuale della città, che dalla propria professione [...] gennaio, Mundula e il C., da soli facevano ingresso a Cagliari "quasi in parata", e il giorno dopo presentavano la loro relazione dei fatti sarda premeva di ottenere la cancellazione dei suoi delitti da parte delle autorità galluresi. Avvertito dei ...
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CIVRAN, Giacomo
Gino Benzoni
Nato a Venezia da Andrea (1529-1560) di Alvise di Pietro e da Caterina di Antonio Barbaro il 14 genn. 1558, fu "zotto", zoppo, precisa la copia delle genealogie del Barbaro [...] angustie d'una carriera politica che si profilava grama, abitare "quasi di continuo" in una sua "casa" a Castione Veronese testi, la sorella dell'assassinato è "comparsa" a denunciare il delitto.
Il C. ha osato troppo, ha troppo contato sull'impunità. ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...