CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] la gran parte delle rime che compongono il suo esiguo canzoniere (quasi tutte le rime superstiti, edite e inedite, sono state raccolte nelle carceri arcivescovili e sottoposto a tortura per delitti non precisati. A questo periodo di detenzione, ...
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Illuministi Italiani: Riformatori Lombardi, Piemontesi, Toscani - Introduzione
Franco Venturi
Riforma: questo il proposito che accomunò i piccoli ed attivi nuclei illuministi che in ogni centro d'Italia [...] da proporre, una legge nuova da volere.
Nel giugno del 1764, ecco il primo numero del «Caffè». Quasi contemporaneo nasce ilcapolavoro: Dei delitti e delle pene. Milano si afferma come il centro propulsore, il modello di questa volontà di riforma che ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] Caffè» e nel 1764 Cesare Beccaria aveva pubblicato il suo Dei delitti e delle pene. Non solo, ma proprio nel 1763 Iustinus , all'altezza del settimo libro, per riprendere e quasi continuare l'incompiuto Regno papale con VIstoria del pontificato ...
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Narrare con la voce
Bruno Tognolini
La voce che parla nel buio all'inizio del tempo
C'è una voce che parla da molto lontano. La notte è nera, la brace è poca, là fuori ci sono orrori che non dormono. [...] messaggero che raccontava per filo e per segno i delitti avvenuti altrove. E duemila anni dopo, William Shakespeare altre occasioni, scrittori che leggono libri ad alta voce. Sembra quasi di sentirlo: un sussurro di voci di uomini che leggono storie ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] concetto di proditio era comunque molto ampio: poteva alludere a delitti di lesa maestà, ma anche ad altri crimini commessi contro un altissimo dignitario avesse tradito il suo sovrano dopo quasi trent'anni di fedele servizio e si preferiva imputare ...
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Benvenuto Cellini: La Vita - Introduzione
Carlo Cordié
L'opera artistica e letteraria di Benvenuto Cellini è, da secoli, fissata nel ritratto che l'autore fa di sé nella Vita: è perciò assai difficile [...] po' troppo invocato, anche per futilità d'un momento, fra inenarrabili delitti e turpitudini: ma è sufficiente controllare alcune vanterie (tra cui la per la scoperta di ascose e rare sensibilità, quasi strematore di ogni venustà della forma e di ogni ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] visto che il codice penale non comminava pene per certi delitti, ne perpetrai uno sotto forma di commedia storica in due del C., ma anche la sua forza, consiste nel saper risolvere quasi sempre il racconto in una scenetta, in un bozzetto, e talvolta ...
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GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] rioccuparono la città, i congiurati furono imputati di delitti gravissimi (ribellione e lesa maestà).
La G. cercò dagli Stati imperiali per chiunque intrattenesse rapporti con lei. Ridotta quasi in miseria la G. resistette ancora un anno, ma infine ...
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CORTESI, Alessandro (Alessandro Tommaso)
Gianni Ballistreri
Nacque probabilmente intorno al 1460 a San Gimignano, da Antonio, scrittore apostolico, e da Tita Aldobrandini.
La data di nascita, proposta [...] sua famiglia erano fedelissimi. Quando il greco, per delitti che il C. non specifica - ma probabilmente riconducibili 1897, pp. 106 s.); risposta e copia che il C. ottenne quasi immediatamente (Paschini, pp. 14 s.).
Di un viaggio transalpino del C. ...
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Miti e mitologia
Emanuele Lelli
Un serbatoio inesauribile di racconti e di simboli
Prodotto dall’innata tendenza dell’uomo a raccontare, il mito propone in ogni cultura una serie multiforme di figure [...] la casa e la patria e compiendo per lui atroci delitti. Ma Giasone la abbandona per un matrimonio di convenienza: Dalle pulci che infestano la sua pelliccia nascono gli uomini.
In quasi tutti i racconti l’uomo è l’ultimo a essere creato: spesso ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...