FRANCESCO II Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
Secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d'Este nasce a Milano il 4 febbr. 1495. Orfano ben presto della madre, che muore il [...] a Morone sostenere le ragioni ducali. Ma F. lo tallona e quasi si sovrappone. Di nuovo a Milano, F. non ritorna nell'ombra s., VIII (1939), 2, pp. 139-231; N. Guastalla, Tre pretesi delitti di F.…, in Arch. stor. lomb., LXXV-LXXVI (1948-49), pp. ...
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Magna curia
EErrico Cuozzo
Alle origini della "magna curia regis Siciliae". Il gran conte di Sicilia Ruggero I d'Altavilla organizzò il governo centrale della sua signoria territoriale senza un preciso [...] penale quanto civile. Era corte di prima istanza per tutti i gravi delitti commessi dai grandi del Regno, o contro il re; per le offese valeant evocare.
II, 48 (= II, XLVI), Appellationum tempora per quas. La Const. II, 48 è relativa ai termini per l' ...
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CARLO II d'Angiò, re di Sicilia
August Nitschke
Nacque nel 1254 da Carlo I d'Angiò e da Beatrice contessa di Provenza. Nel 1248 era morto, subito dopo la nascita, il primogenito di nome Ludovico, di [...] come il crimine di lesa maestà, il brigantaggio e alcuni delitti meno comuni, e doveva essere applicata solo quando a carico e, nonostante la grande tempesta del 1305, erano quasi terminati al momento della morte del sovrano. Per finanziarli ...
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Pena di morte
Giorgio Marinucci
La pena di morte in bilico
Nel biennio 2007-08 la sorte della pena capitale è stata contrassegnata da profondi cambiamenti di segno opposto: eclissi totale in Europa, [...] singoli dissensi, aboliva la pena di morte per i delitti previsti dal codice militare di guerra e dalle leggi maggio 1984 n. 225. L’articolo IX del trattato disponeva quel che, quasi pedissequamente, fu poi previsto in via generale dal c.p.p. del ...
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Pasquale II
Glauco Maria Cantarella
Si ignora tutto della famiglia e della nascita di Raniero, che potrebbe essere avvenuta in Romagna (a Bleda o a Galeata) e ascritta al 1053-1055. Monaco, giunse a [...] per me, misero peccatore, perché si degni di rimettere a me questo delitto e tutti i miei peccati" (ibid., Libelli de lite imperatorum et , non avrebbe nemmeno potuto porsi. Non c'era quasi bisogno dell'autorità: bastava la logica... Il giorno ...
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PIETRO LEOPOLDO d'Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del Sacro Romano Impero come Leopoldo II
Renato Pasta
PIETRO LEOPOLDO d’Asburgo-Lorena, granduca di Toscana, poi imperatore del [...] riforme gradualmente attuato da un giovane e quasi demiurgico granduca. Contrasti e arretramenti interessarono buona sugli esiti migliori del riformismo giuridico coevo, dal Dei delitti e delle pene di Beccaria alla Théorie des loix criminelles ...
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Costantino e il monachesimo
Fabio Ruggiero
Lo scambio epistolare fra Costantino e Antonio
Nella Vita di Antonio, composta da Atanasio di Alessandria, si trova un breve capitolo dedicato alla relazione [...] guide spirituali certamente carismatiche, spesso anche preparate, ma quasi sempre nel complesso troppo severe. I monaci sono richiamo a Bellerofonte: «Forse sono dei forzati che scontano i loro delitti, o il loro triste fegato è gonfio di atra bile. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Franco Venturi
Adriano Viarengo
Franco Venturi è stato lo storico italiano della seconda metà del Novecento di maggior rilievo internazionale, tanto per i suoi studi sulla Russia dell’Ottocento, tra [...] stava succedendo ormai quello di «riforme», in un nesso univoco con i «lumi». Quasi un’ideale cerniera si può quindi individuare nella sua edizione, nel 1965, del Dei delitti e delle pene di Cesare Beccaria.
Negli stessi anni Venturi scrisse anche il ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] concetto di proditio era comunque molto ampio: poteva alludere a delitti di lesa maestà, ma anche ad altri crimini commessi contro un altissimo dignitario avesse tradito il suo sovrano dopo quasi trent'anni di fedele servizio e si preferiva imputare ...
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LAMBERTENGHI, Luigi Stefano
Carlo Capra
Nacque a Milano il 26 dic. 1739 da Giovanni Francesco e Teresa Pogliaghi. Il padre, di nobile, ma non ricca famiglia di origine comasca e cugino del più noto [...] con gli altri per incitare e aiutare Beccaria nella stesura del Dei delitti e delle pene: "Il libro è del marchese Beccaria. L'argomento "In un intero anno la nostra Giunta non ha fatto quasi niente", dichiarava egli stesso in una lettera a Verri (9 ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...