GRILLO, Clelia (del)
Guido G. Fagioli Vercellone
Nacque a Genova nel 1684 (entro il luglio: alla morte, nell'agosto 1777, aveva già compiuto i 93 anni), in una famiglia patrizia illustre e doviziosa, [...] rioccuparono la città, i congiurati furono imputati di delitti gravissimi (ribellione e lesa maestà).
La G. cercò dagli Stati imperiali per chiunque intrattenesse rapporti con lei. Ridotta quasi in miseria la G. resistette ancora un anno, ma infine ...
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CROCCO DONATELLI, Carmine
Luigi Agnello
Nato a Rionero in Vulture (prov. di Potenza) il 5 giugno 1830 da Francesco, piccolo affittuario, e da Maria Gerardi, cardatrice di lana, ricevette da uno zio [...] che il nuovo Stato unitario avrebbe dimenticato i suoi passati delitti. Presto, però, si avvide che le promesse dategli in (10 novembre), presso il torrente Sauro, ma non ebbe quasi nessuna autorità sui briganti, come continuò a lamentare nel suo ...
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DOLFIN, Daniele Andrea
Paolo Preto
Nato a Venezia il 22 apr. 1748 da Daniele (I) e Bianca Contarini, percorse la tipica carriera dei rampolli delle più influenti famiglie aristocratiche. Dal 26 luglio [...] cause della rivoluzione, ormai degenerata agli eccessi peggiori: delitti e stragi imperversavano, l'Assemblea nazionale si era reputazione, il D. - che ancora nel 1793 riteneva quasi "impossibile che una nazione [la Francia] tanto colta che ...
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BRAGADIN, Lorenzo
Angelo Ventura
Nato nel 1474 da Francesco di Giacomo e da Marina Foscari, nipote del doge Francesco Foscari, apparteneva a famiglia assai influente del patriziato veneziano, ricca [...] il malcostume di conferire gli ordini sacri a rei di delitti comuni, spesso ricorrendo a bolle false, per sottrarli al il viaggio verso la Francia, ritornava a il 7 genn. 1527.
Per quasi due anni, forse a causa della salute malferma, il B. restò ...
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COPPOLI, Francesco
Ugolino Nicolini
Nacque verso la fine del sec. XIV da Raniero, appartenente a un ramo, quello detto di Ugolino, dei Coppoli, una delle più antiche e nobili famiglie di Perugia presenti [...] e amministrativa del C. risale al 1416 quando, quasi all'indomani della vittoria di Braccio da Montone su Perugia pene particolari da infliggersi ai contadini macchiatisi di colpe e delitti a danno degli abitanti della città.
Dal mese di luglio ...
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FENAROLI AVOGADRO, Girolamo
Andrea Quadrellaro
Nacque a Brescia il 26 febbr. 1754, da un'antichissima famiglia di nobili rurali proveniente da Tavernola sul lago d'Iseo, ascritta in seguito al patriziato [...] , ereditario, dell'oligarchia aristocratica bresciana, precluso, o quasi, ai non nobili; in pratica il reale detentore del fu giudicato reo di "tradimento" per meno gravi delitti politici. Contemporaneamente operò in quei mesi anche una Commissione ...
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CORSINI, Andrea
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 16 luglio dell'anno 1804 dal principe Tommaso e dalla baronessa Antonietta Hajeck von Waldstädten di Vienna. Si hanno scarse notizie sulla sua [...] alla giurisdizione militare, purché le competenze per i delitti contro le sue truppe fossero affidate a tribunali militari tra gli Stati conservatori italiani fu perseguito dal Baldasseroni, quasi all'insaputa del C., il quale però fu impegnato ...
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CECCONE di ser Barone (Francesco Baroni, ser Francesco di ser Barone del Cerna, Franciscus Baronius o de Baronibus)
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 16 febbr. 1451, primo dei sei figli di ser Barone [...] di pratica e iniziava una attività che si sarebbe protratta quasi senza interruzioni fino al 1494.
Sotto la protezione di Lorenzo della fine avrebbe detto di non meritare perdono per i delitti commessi nei processi del 1498; ma anche queste notizie ...
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GESSI, Romolo
Claudio Moffa
Nacque il 30 apr. 1831 sulla nave che trasportava i suoi genitori da Ravenna a Costantinopoli. Il padre Marco, avvocato, console inglese nell'Impero ottomano, aveva sposato [...] ) Maria Purkart, dalla quale avrebbe avuto sette figli (quasi tutti morti in giovane età: il più longevo fu . Contro di lui vennero promosse 2065 petizioni per accuse di "delitti e atrocità commessi sulle popolazioni, di esecuzioni in massa di arabi ...
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BAGLIONI, Giovanni (Giannino)
Giulio Prunai
Della personalità di questo mercante senese - vissuto certamente intorno alla metà del sec. XIV - il tratto che ha più attirato l'attenzione degli storici [...] portato a Marsiglia, fu accusato come sodomita e falso monetario, delitti che confessò durante la tortura e che poi ritrattò. Alcuni di questo mercante senese, testimoniateci, oltre che dal quasi contemporaneo Benvenuto da Imola - il quale visse una ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...