BRAGADIN, Lorenzo
Angelo Ventura
Nato nel 1474 da Francesco di Giacomo e da Marina Foscari, nipote del doge Francesco Foscari, apparteneva a famiglia assai influente del patriziato veneziano, ricca [...] il malcostume di conferire gli ordini sacri a rei di delitti comuni, spesso ricorrendo a bolle false, per sottrarli al il viaggio verso la Francia, ritornava a il 7 genn. 1527.
Per quasi due anni, forse a causa della salute malferma, il B. restò ...
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COPPOLI, Francesco
Ugolino Nicolini
Nacque verso la fine del sec. XIV da Raniero, appartenente a un ramo, quello detto di Ugolino, dei Coppoli, una delle più antiche e nobili famiglie di Perugia presenti [...] e amministrativa del C. risale al 1416 quando, quasi all'indomani della vittoria di Braccio da Montone su Perugia pene particolari da infliggersi ai contadini macchiatisi di colpe e delitti a danno degli abitanti della città.
Dal mese di luglio ...
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FENAROLI AVOGADRO, Girolamo
Andrea Quadrellaro
Nacque a Brescia il 26 febbr. 1754, da un'antichissima famiglia di nobili rurali proveniente da Tavernola sul lago d'Iseo, ascritta in seguito al patriziato [...] , ereditario, dell'oligarchia aristocratica bresciana, precluso, o quasi, ai non nobili; in pratica il reale detentore del fu giudicato reo di "tradimento" per meno gravi delitti politici. Contemporaneamente operò in quei mesi anche una Commissione ...
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CORSINI, Andrea
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 16 luglio dell'anno 1804 dal principe Tommaso e dalla baronessa Antonietta Hajeck von Waldstädten di Vienna. Si hanno scarse notizie sulla sua [...] alla giurisdizione militare, purché le competenze per i delitti contro le sue truppe fossero affidate a tribunali militari tra gli Stati conservatori italiani fu perseguito dal Baldasseroni, quasi all'insaputa del C., il quale però fu impegnato ...
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CECCONE di ser Barone (Francesco Baroni, ser Francesco di ser Barone del Cerna, Franciscus Baronius o de Baronibus)
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 16 febbr. 1451, primo dei sei figli di ser Barone [...] di pratica e iniziava una attività che si sarebbe protratta quasi senza interruzioni fino al 1494.
Sotto la protezione di Lorenzo della fine avrebbe detto di non meritare perdono per i delitti commessi nei processi del 1498; ma anche queste notizie ...
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GESSI, Romolo
Claudio Moffa
Nacque il 30 apr. 1831 sulla nave che trasportava i suoi genitori da Ravenna a Costantinopoli. Il padre Marco, avvocato, console inglese nell'Impero ottomano, aveva sposato [...] ) Maria Purkart, dalla quale avrebbe avuto sette figli (quasi tutti morti in giovane età: il più longevo fu . Contro di lui vennero promosse 2065 petizioni per accuse di "delitti e atrocità commessi sulle popolazioni, di esecuzioni in massa di arabi ...
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CONTARINI, Angelo
Gino Benzoni
Nato a Venezia da Tommaso di Giorgio e da Maria di Andrea Bembo il 26 giugno 1598, la sua figura - altrimenti sfuggente - è ricostruibile grazie ai tre reggimenti affidatigli [...] di ristabilirsi, in progresso di pochi mesi", a Verona, quasi orgoglioso della beffa giocata. Ulteriore colpo alla credibilità del "comercio di "banditi" macchiatisi di "gravi" delitti, i quali spadroneggiano con sfacciata protervia inquinando ...
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DE SIMONI, Alberto
Livio Antonielli
Nacque a Bormio (ora prov. di Sondrio) il 3 giugno 1740 ultimo dei cinque figli di Giovanni Battista, medico assai stimato, e di Maria Teresa Alberti.
La famiglia [...] internazionale che C. Beccaria aveva potuto raggiungere con l'opera Dei delitti e delle pene: fu così che nel 1776 pubblicò a Lugano Corte di cassazione. Il 23genn. 1811, ormai vecchio e quasi sordo, fu messo a riposo, ma col privilegio di ...
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BAGLIONI, Giovanni (Giannino)
Giulio Prunai
Della personalità di questo mercante senese - vissuto certamente intorno alla metà del sec. XIV - il tratto che ha più attirato l'attenzione degli storici [...] portato a Marsiglia, fu accusato come sodomita e falso monetario, delitti che confessò durante la tortura e che poi ritrattò. Alcuni di questo mercante senese, testimoniateci, oltre che dal quasi contemporaneo Benvenuto da Imola - il quale visse una ...
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BICHI, Alessandro
Roberto Zapperi
Nacque a Siena nella seconda metà del sec. XV in una delle più cospicue famiglie della città, che aveva nella mercatura, nella banca e nella proprietà terriera la solida [...] suo primo atto di governo fu un indulto generale per i delitti politici, che proibiva nel contempo a tutti i cittadini senesi di riferisce un contemporaneo - da "una gran coltellata che gli ha quasi tagliato el naso" (Sanuto, XLVIII, p. 194).
Sciolte ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...