BONGHI, Roberto
**
Arcidiacono della cattedrale di Bergamo, il 21 marzo 1281 fu eletto dalla maggioranza del Capitolo a succedere al vescovo Guiscardo Suardi, morto nel febbraio precedente.
Appartenente [...] e il vescovo eletto come colpevole di delitti comuni, e perciò canonicamente indegno. Benché papa IV (3 aprile 1287) e le laboriose manovre che portarono, dopo quasi un anno di vacanza della Sede apostolica, alla elezione di Girolamo Masci ...
Leggi Tutto
CARACCIOLO, Diego Innico
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Martina Franca (Taranto) da Francesco, duca di Martina, e da Stefania Pignatelli dei duchi di Monteleone, il 18 luglio 1759. Destinato dalla famiglia [...] era ristretta li alle chiese cattedrali per i soli delitti civi in materia di censura la Chiesa poteva chiedere al , il Guidi aveva redatto un progetto di concordato che accoglieva quasi del tutto i risultati delle precedenti conferenze, e il C. ...
Leggi Tutto
CACCIACONTI, Ghino
Paolo Bertolini
Figlio di Tacco di Ugolino signore del castello della Fratta in Val di Chiana, il C. nacque nella seconda metà del sec. XIII, verosimilmente intorno al 1270. Ci sono [...] nel 1290 venne condannato a morte, non sappiamo per quali delitti, e le sue sostanze furono confiscate: il tipo della . Per i commentatori di Dante - sui quali si fondano quasi esclusivamente gli annotatori moderni - ci limiteremo a rinviare, data ...
Leggi Tutto
CHIARIZIA, Ottavio Maria
Giuseppe Pignatelli
Nato a Sepino (Campobasso) il 22 ott. 1729, entrò nell'Ordine dei predicatori in giovane età. Portò a termine il noviziato e i primi studi nel convento di [...] dei vescovi, consiste nel fatto che il C. trascura quasi del tutto un esame delle ragioni giuridiche delle due parti; "troppo favorevole al governo democratico" nei Discorsi e "maestro di delitti" nel Principe (I, pp. 72 s.); Gregorio Leti; Jean ...
Leggi Tutto
LORENZINI, Antonio
Stefano Tabacchi
Nacque a Montepulciano nel 1514, da Domenico, in una famiglia di agiate condizioni economiche. Sulla sua giovinezza non si hanno notizie, se non che studiò diritto [...] della declinante salute del papa. Lo stesso L. comunicò quasi quotidianamente alla famiglia Cervini le notizie sulle condizioni del misure punitive che colpirono gli ecclesiastici rei di delitti comuni o concubinari con pene pecuniarie o, nei ...
Leggi Tutto
CALINI (Calino), Cesare
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Brescia il 4 febbr. 1670 dal conte Carlo Francesco e da Elena Provaglio, in una famiglia del luogo di antiche tradizioni. Terzo di sei figli maschi [...] che almeno per alcuni aspetti ebbe una risonanza non effimera. In quasi tutti gli scritti del C. appare subito in primo piano l nel raccomandare l'intransigente severità nel punire i delitti dei sudditi e nell'affermare la necessità che il ...
Leggi Tutto
COSTAGUTI, Andrea
Federica Paglieri
Nacque in Liguria, probabilmente a Chiavari (Genova) (Schede Vesme), ma se ne ignora l'anno di nascita. Le notizie pervenuteci riguardano solo il periodo che va dal [...] parte del tempo che egli trascorse a Torino; ed infatti quasi tutte le lettere da lui indirizzate alla duchessa furono scritte vaticana la condotta scandalosa del C., i cui "delitti" erano diretti "contro tutti li voti essentiali della Religione ...
Leggi Tutto
DE ROSA (Rosa), Carlo Antonio
Pierluigi Rovito
Figlio di Marc'Antonio, nacque nel 1638 a Napoli, da una famiglia originaria di Cava de' Tirreni, che diede al Regno di Napoli, tra i secoli XVII e XVIII, [...] nel 1663 con la nomina ad uditore di Capitanata e per quasi un decennio egli esercitò la sua carica in diverse province del tribunali collegiati di poter irrogare, sia pure per particolari delitti, la pena "ordinaria" anche in base a semplici indizi ...
Leggi Tutto
GONNELLA, Filippo Maria
Orsola Gori Pasta
, Nacque a Livorno il 28 maggio 1722 (fu battezzato il 31) da Bernardo di Bartolomeo e da M. Domenica di Francesco Pezzuto, ambedue di Livorno. Studiò nell'Università [...] gli illuministi lombardi (aveva pubblicato nel 1764 presso L. Coltellini Dei delitti e delle pene di C. Beccaria, e nel 1763 le note, in parte tratte dall'edizione lucchese e quasi tutte anonime, vennero snellite dalle preoccupazioni apologetiche che ...
Leggi Tutto
PAPPALARDO, Salvatore
Sergio Tanzarella
– Nacque a Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento, il 23 settembre 1918 da genitori originari di Zafferana Etnea, Alfio, maresciallo dell’Arma dei carabinieri, [...] dell’emergenza mafiosa, con la sua interminabile catena di delitti di alti funzionari dello Stato, di politici, di dal titolo La persona umana e il diritto alla vita. Esso è quasi il punto di arrivo dell’analisi da lui compiuta nei primi dieci anni ...
Leggi Tutto
quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...