Giurista (Cesena 1867 - ivi 1946). Fu prof. di diritto romano nell'univ. di Camerino, quindi (1894) nell'univ. di Innsbruck, dove rimase fino al 1904; insegnò quindi diritto romano, poi civile, nell'univ. [...] ed. 1933); Diritto internazionale privato (1935); Delle obbligazioni in generale (1935); Dei contratti in generale (1937); Delle leggi in generale e della loro retroattività (1937); Dei quasi contratti (1938); Dei delitti e dei quasidelitti (1940). ...
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Poeta (Asti 16 genn. 1749 - Firenze 8 0tt. 1803). Scrittore di alti ideali, ha precorso le istanze politiche e morali del Risorgimento. Autore di numerose raccolte di versi (Rime, 1804) e di un'autobiografia [...] non solo le principali città italiane sino a Napoli, ma quasi tutta l'Europa. In Olanda e in Inghilterra ebbe due incontri sesquiplebe (cioè la borghesia), Le leggi, a proposito dei delitti che funestavano l'Italia, L'educazione, L'antireligioneria, ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] reprimerne i vizi. Le pene dovevano essere proporzionate ai delitti, ai costumi e alla situazione del paese. Il religione di cui egli parlava a conclusione della sua opera, quasi manifesto etico-politico per le future generazioni, aveva bisogno, ...
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CLEMENTE VIII, papa
Agostino Borromeo
Ippolito Aldobrandini nacque a Fano (provincia di Pesaro e Urbino) il 24febbraio del 1536 da Silvestro e Lisa Deti. Il padre, noto giureconsulto fiorentino costretto [...] severità, poi, vennero puniti sotto C. VIII i delitti comuni, in particolare quelli commessi da esponenti della nobiltà per non ritardare ulteriormente un'edizione che si attendeva da quasi cinquant'anni. Nel dicembre successivo uscirono, pertanto, i ...
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Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] al riparo da ogni ombra di garantismo i delitti contro la morale (inosservanza delle feste, violazione proposero quello del della Genga, rimasto fino ad allora sullo sfondo quasi a ostentare la propria condizione di uomo molto autorevole - e dunque ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pietro Verri
Peter Groenewegen
Pietro Verri è la figura di maggior spicco della Scuola milanese, soprattutto in quanto primo promotore della Scuola stessa e di iniziative connesse, tra le quali spiccano [...] Franci e Giambattista Biffi).
Oltre a fornire lo stimolo per Dei delitti e delle pene del Beccaria, edito nel 1764, il gruppo suo trattato più importante di economia politica, Verri conosceva quasi tutti i testi più importanti di economia che fossero ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] primogenita di Cesare (1738-1794), l’autore del celebre trattato Dei delitti e delle pene. Sarebbe però provato che suo padre naturale fosse fallimento, lo induce a prefigurare un’esaltante realtà, quasi che il suo auspicio di unità e di concordia si ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] delle lettere che i contendenti si scambiavano. Nel 1594 il G. fu quasi sul punto di dare le dimissioni dalla cattedra, e da allora in poi dell'efficacia del diritto romano in materia dei delitti di lesa maestà e della cospirazione politica per ...
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DECIANI, Tiberio
Enrico Spagnesi
Figlio di Gian Francesco e di Franceschina Masero, nacque a Udine il 3 agosto 1509.
La famiglia, originaria di Tolmezzo, acquistò rilevanza sociale e politica, sullo [...] di chi è giunto all'età di settant'anni nel quasi assoluto silenzio editoriale, di chi ha dato l'impressione d di pena, in assenza di cause esimenti); la richiesta di proporzione tra delitto e pena, e del favor rei; in tema di culpa, il rifiuto ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] Alessandro Verri nel 1766, dove lo chiamava l’eco europea del Dei delitti e delle pene: il 12 ottobre di quell’anno, da Lione, nucleo della lotta per il potere, disvalore di sapore quasi hobbesiano. Quanto alla personalità pubblica in grado di ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...