COLANGELO, Francesco
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 26 nov. 1769 da Michele, avvocato fiscale del tribunale della Regia Camera della Sommaria, e da Maria Giovanna Federici, di famiglia napoletana. [...] classici latini (fra i quali prediligeva Tacito che aveva imparato quasi tutto a mente) e dei maggiori letterati italiani, specie meridionali Mezzogiorno.
La responsabilità diretta dei "disordini e delitti" avvenuti nel Napoletano è attribuita dal C. ...
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PIOVENE, Guido
Clelia Martignoni
PIOVENE, Guido. – Discendente da due nobili casate venete, nacque a Vicenza il 27 luglio 1907, figlio unico del conte Francesco Piovene di Porto Godi e di Stefania di [...] scritti narrativi e non di Piovene, in un sistema quasi ossessivo di temi-chiave (memorie puntuali si trovano anche la «malafede» sentimentale di fondo e per i delitti della «novizia». L’alimento culturale proveniva dalla discettazione gesuitica ...
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RUZZINI, Giovanni Antonio
Giuseppe Gullino
– Nacque a Venezia, nella parrocchia di S. Lorenzo, il 22 maggio 1713, primogenito di Giovanni Antonio detto Marco, uno dei numerosi figli dell’omonimo fratello [...] dove pertanto le liti e gli alterchi talvolta sfociano in delitti.
Tornato a Venezia, ebbe finalmente una carica di rango coloniale tra Francia e Inghilterra, che ormai aveva conquistato quasi tutto il Canada, sicché il 15 marzo 1760 riferiva di ...
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DE FORESTA, Giovanni
Guido Ratti
Discendente da un'antica famiglia di Diano Marina stabilitasi a Nizza Marittima intorno al XV secolo, nacque da Pietro Francesco e da Elisabetta Fiorgioli a Villafranca [...] sovrani stranieri; sino ad un anno per l'apologia dei delitti politici attraverso i giornali; ed infine uno stretto controllo dell' delle giurie. L'onere della discussione parlamentare spettò quasi esclusivamente al Cavour che riuscì a convincere le ...
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VARVARO, Alberto
Laura Minervini
Giovanni Palumbo
– Terzogenito di Paolo e di Giuseppina Tiby, nacque a Palermo il 13 marzo 1934.
Cresciuto in una famiglia di estrazione borghese, passata attraverso [...] piano della didattica – vissuta con eccezionale dedizione e quasi in osmosi con l’attività di ricerca –, su a cura di A. D’Amico, Milano 2007, pp. 1293-1919; Adultèri, delitti e filologia. Il caso della baronessa di Carini, Bologna 2010 (rist. 2016); ...
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CILOCCO (Cillocco), Francesco
Bruno Anatra
Nacque a Cagliari verso il 1769 da Michele, con tutta probabilità da famiglia di piccola borghesia intellettuale della città, che dalla propria professione [...] gennaio, Mundula e il C., da soli facevano ingresso a Cagliari "quasi in parata", e il giorno dopo presentavano la loro relazione dei fatti sarda premeva di ottenere la cancellazione dei suoi delitti da parte delle autorità galluresi. Avvertito dei ...
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GIANERI, Enrico (Gec)
Sabrina Spinazzè
Nacque a Firenze il 9 nov. 1900 da Cesare e da Maria Germanetti, entrambi di origine sarda.
Compì gli studi a Cagliari, e nell'ambito della scuola debuttò come [...] e con Settebello (dal 1939 al 1940), rotocalco illustrato quasi tascabile, ispirato al francese Ric Rac.
Dal 1926 il origini ai giorni nostri (1973); Torino nera. Cento anni di delitti (1974); Don Pipeta e la perpetua e le barzellette che raccontano ...
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DORIA, Sinibaldo
Matteo Sanfilippo
Nacque a Genova il 21 sett. 1664 da Giovan Battista e Benedetta Spinola. Sin da adolescente fu avviato alla carriera ecclesiastica: già nel 1677 gli fu data in beneficio [...] dei migliori: nel Contado Venassino erano in aumento i delitti contro le persone e il patrimonio e i vicini intendenti Da questo momento l'attività del D. fu tutta romana, sin quasi alla sua morte.
Nel 1721 divenne maestro di Camera di Innocenzo XIII ...
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RAO, Giovanni Francesco
Francesco Di Chiara
RAO, Giovanni Francesco. – Nacque a Taormina nel 1533 da Francesco, dottore in legge di origini messinesi, e da Antonia Grugno, nobile di Taormina dalla cui [...] giudice stratigoziale della città di Messina per tre volte. Quasi parallelamente ricoprì cariche di rilievo nei supremi tribunali del diede pubblica lettura, fu considerato colpevole di venticinque delitti, su un totale di sessantadue imputazioni. Le ...
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CIVRAN, Giacomo
Gino Benzoni
Nato a Venezia da Andrea (1529-1560) di Alvise di Pietro e da Caterina di Antonio Barbaro il 14 genn. 1558, fu "zotto", zoppo, precisa la copia delle genealogie del Barbaro [...] angustie d'una carriera politica che si profilava grama, abitare "quasi di continuo" in una sua "casa" a Castione Veronese testi, la sorella dell'assassinato è "comparsa" a denunciare il delitto.
Il C. ha osato troppo, ha troppo contato sull'impunità. ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...