CORSINI, Andrea
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 16 luglio dell'anno 1804 dal principe Tommaso e dalla baronessa Antonietta Hajeck von Waldstädten di Vienna. Si hanno scarse notizie sulla sua [...] alla giurisdizione militare, purché le competenze per i delitti contro le sue truppe fossero affidate a tribunali militari tra gli Stati conservatori italiani fu perseguito dal Baldasseroni, quasi all'insaputa del C., il quale però fu impegnato ...
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CECCONE di ser Barone (Francesco Baroni, ser Francesco di ser Barone del Cerna, Franciscus Baronius o de Baronibus)
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 16 febbr. 1451, primo dei sei figli di ser Barone [...] di pratica e iniziava una attività che si sarebbe protratta quasi senza interruzioni fino al 1494.
Sotto la protezione di Lorenzo della fine avrebbe detto di non meritare perdono per i delitti commessi nei processi del 1498; ma anche queste notizie ...
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MASTRIANI, Francesco
Tommaso Scappaticci
– Nacque a Napoli il 23 nov. 1819, terzo dei sette figli di Filippo e Teresa Cava. Agli studi presso istituti privati affiancò presto interessi che gli fornirono [...] mai da condizioni di precarietà economica, e il suo ritmo quasi frenetico di produzione fu motivato non solo da ragioni di , avvolto da un’aura di mistero e di abitudine al delitto, disposto a tutto per soddisfare le sue ambizioni. Esemplare è ...
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GESSI, Romolo
Claudio Moffa
Nacque il 30 apr. 1831 sulla nave che trasportava i suoi genitori da Ravenna a Costantinopoli. Il padre Marco, avvocato, console inglese nell'Impero ottomano, aveva sposato [...] ) Maria Purkart, dalla quale avrebbe avuto sette figli (quasi tutti morti in giovane età: il più longevo fu . Contro di lui vennero promosse 2065 petizioni per accuse di "delitti e atrocità commessi sulle popolazioni, di esecuzioni in massa di arabi ...
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VILLA, Antonio Francesco
Maurizio Bertolotti
– Nacque a Fratta Polesine (Rovigo), il 1° settembre 1786 da Guido e da Maria Giulianati.
All’epoca dell’arresto del figlio Antonio, nel 1818, Guido era [...] austriaco, coll’appendice delle più recenti norme generali, I, Dei Delitti, II ed. Milano 1815, p. 24) quando questi erano come provava il fatto che l’attività della Società era stata quasi nulla. L’indipendenza d’Italia era un fine che ci si ...
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CONTARINI, Angelo
Gino Benzoni
Nato a Venezia da Tommaso di Giorgio e da Maria di Andrea Bembo il 26 giugno 1598, la sua figura - altrimenti sfuggente - è ricostruibile grazie ai tre reggimenti affidatigli [...] di ristabilirsi, in progresso di pochi mesi", a Verona, quasi orgoglioso della beffa giocata. Ulteriore colpo alla credibilità del "comercio di "banditi" macchiatisi di "gravi" delitti, i quali spadroneggiano con sfacciata protervia inquinando ...
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DE SIMONI, Alberto
Livio Antonielli
Nacque a Bormio (ora prov. di Sondrio) il 3 giugno 1740 ultimo dei cinque figli di Giovanni Battista, medico assai stimato, e di Maria Teresa Alberti.
La famiglia [...] internazionale che C. Beccaria aveva potuto raggiungere con l'opera Dei delitti e delle pene: fu così che nel 1776 pubblicò a Lugano Corte di cassazione. Il 23genn. 1811, ormai vecchio e quasi sordo, fu messo a riposo, ma col privilegio di ...
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BAGLIONI, Giovanni (Giannino)
Giulio Prunai
Della personalità di questo mercante senese - vissuto certamente intorno alla metà del sec. XIV - il tratto che ha più attirato l'attenzione degli storici [...] portato a Marsiglia, fu accusato come sodomita e falso monetario, delitti che confessò durante la tortura e che poi ritrattò. Alcuni di questo mercante senese, testimoniateci, oltre che dal quasi contemporaneo Benvenuto da Imola - il quale visse una ...
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STARACE (Storace), Giovan Vincenzo
Luca Addante
STARACE (Storace), Giovan Vincenzo. – Nacque forse nella prima metà del Cinquecento, a Napoli o a Piano di Sorrento, «da famiglia honorata». Era figlio [...] Maria la Nova, «ma molti altri, che fu un numero quasi infinito» (Summonte, 1675, p. 450). Giunto l’eletto « lo notò già il viceré, che parlò di «nefandi et enormissimi delitti in dispregio di nostro signor Iddio, Sua Maestà et poco rispetto nostro ...
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BICHI, Alessandro
Roberto Zapperi
Nacque a Siena nella seconda metà del sec. XV in una delle più cospicue famiglie della città, che aveva nella mercatura, nella banca e nella proprietà terriera la solida [...] suo primo atto di governo fu un indulto generale per i delitti politici, che proibiva nel contempo a tutti i cittadini senesi di riferisce un contemporaneo - da "una gran coltellata che gli ha quasi tagliato el naso" (Sanuto, XLVIII, p. 194).
Sciolte ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...