MICHEA (ebraico Mīkhah, abbreviato da mīkhāyāh [cfr. Geremia, XXVI, 18] "chi come Jahvè?"; i Settanta Μ[ε]ιχαίας; la Vulgata Michaeas)
Giuseppe Ricciotti
Profeta a cui è attribuito il Libro che nella [...] , il resto di questa parte è una requisitoria contro i varî delitti che si commettono in Gerusalemme e nel suo regno, specialmente dai a Gerusalemme come a luogo di salvezza (IV,1-3) è identico quasi alla lettera con Isaia, II, 2-4; l'identità è stata ...
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OSEA (ebraico Hōsha‛a; i Settanta ‛Ωσηέ; la Volgata Osee)
Giuseppe ROSSI-DORIA
Nome, oltreché di varî personaggi biblici di minore importanza, del profeta autore del libro che occupa il primo posto nella [...] di O. a noi non è giunto che un estratto, in forma quasi di antologia compendiosa. Il suo contenuto si divide in due parti.
La l'idolatria e la perversità della plebe (IV), i delitti dei governanti (V); si alternano inviti a penitenza, invettive ...
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LEVITICO (Λευ(ε)ιτικὸν [βιβλίον])
Leone Tondelli
È il titolo dato dai LXX al terzo libro della legge di Mosè o Pentateuco, perché vi si tratta dei sacerdoti e del culto divino. È però titolo non esatto, [...] riguarda infatti solo i sacerdoti; ma colpisce varî delitti contro la moralità con pene severissime.
Nelle teorie ora a riconoscere che le forme del culto israelita sono quasi tutte trasmissioni dei Semiti primitivi. Si possono vedere nelle raccolte ...
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ITALIA, REGNO DI
Ettore Rota
Succede alla Repubblica Italiana il 17 marzo 1805, conseguenza della trasformazione imperiale della Francia. Napoleone cinge la corona regia in Milano (26 maggio) e nomina [...] giurati, ma i processi sono pubblici e spediti; per i delitti maggiori, la pena di morte. La stampa, teoricamente libera la conquista degli spiriti e fa della massoneria un'istituzione quasi ufficiale. L'ordine della Corona di ferro serve a ...
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LESIONE personale
Enrico ALTAVILLA
L'art. 582 del codice penale italiano del 1930, modificando parzialmente l'art. 372 del codice del 1889, stabilisce che "chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, [...] possa concludere che una simile ferita non guarisce mai o quasi mai, 2. la perdita di un senso. Trattandosi cui l'omicidio è punito con l'ergastolo (art. 577) o se il delitto è commesso con armi o con sostanze corrosive.
Il legislatore, dopo aver data ...
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RAGION FATTASI
Gaetano SCHERILIO
Giovanni NOVELLI
. Cenni storici. - Mentre nella fase ultima dello svolgimento del diritto romano il farsi giustizia da sé, da parte del privato, senza ricorrere [...] violenza, avendo eliminato, mediante interpolazione nei testi, quasi tutti i casi in cui nel diritto classico era o minaccia alle persone (art. 393). Come si vede, questo delitto ha bisogno per la sua configurazione di un dolo specifico; quello di ...
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NICCOLINI, Giovanni Battista
Egidio Bellorini
Letterato, nato ai Bagni di San Giuliano (Lucca) il 29 ottobre 1782, morto a Firenze il 20 settembre 1861. Si laureò in leggi a Pisa e visse poi a Firenze, [...] 1830, perché, tra una vicenda aggrovigliata di amori e di delitti, vi sono esaltati, in una rievocazione del Vespro Siciliano poco ideali patriottici e anticlericali delle tragedie e pubblicate quasi tutte postume. Molto scrisse anche in prosa ...
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PREMEDITAZIONE
Giovanni Novelli
. La premeditazione costituisce un'aggravante del delitto di omicidio. Nella dottrina resta fondamentale la definizione che ne diede G. Carmignani: "Occidendi propositum [...] circostanza o da qualche condizione. La quasi totalità delle legislazioni vigenti riconosce questa aggravante colpevole (art. 70, n. 2); si comunica ai compartecipi del delitto anche se non conosciuta, se sia servita ad agevolare le condizioni del ...
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SOSPENSIONE
Giovanni MIELE
. Diritto pubblico. - Sospensione degli atti. Può aversi fin dalla loro emanazione, ma prima dell'esecuzione: tali i casi dell'atto sottoposto a condizione, a visto, ad approvazione, [...] sospensione può avvenire anche nel corso dell'esecuzione, quasi una revoca temporanea. A nessun ostacolo va incontro nei suoi presupposti, secondo che si tratta di delitti dolosi e preterintenzionali o di delitti colposi. Varia da un minimo di un mese ...
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INSTITORE (fr. gérant; sp. agente; ted. Prokurist; ingl. agent)
Pier Franco Biemmi
Nel diritto romano institor era il filiusfamilias o il servus che il paterfamilias preponeva alla gestione d'una sua [...] caso di fallimento del preponente, delle colpe e dei delitti commessi nella gestione (articoli 373, 862, cod. di rom., 23 (1911), p. 153 segg.; E. Albertario, L'actio quasi institoria, Pavia 1912. Per il dir. moderno, oltre alle trattazioni generali ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...