Annibale della Genga nacque a Genga, nel distretto e diocesi di Fabriano, il 2 ag. 1760. Figlio del conte Ilario e della contessa Maria Luigia Periberti, la cui famiglia era originaria di Matelica, apparteneva [...] al riparo da ogni ombra di garantismo i delitti contro la morale (inosservanza delle feste, violazione proposero quello del della Genga, rimasto fino ad allora sullo sfondo quasi a ostentare la propria condizione di uomo molto autorevole - e dunque ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Alessandro Manzoni
Mario Gabriele Giordano
La netta eccellenza che caratterizza Alessandro Manzoni in sede letteraria non deve indurre a trascurare la rilevante importanza del suo pensiero storico-politico [...] primogenita di Cesare (1738-1794), l’autore del celebre trattato Dei delitti e delle pene. Sarebbe però provato che suo padre naturale fosse fallimento, lo induce a prefigurare un’esaltante realtà, quasi che il suo auspicio di unità e di concordia si ...
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GENTILI, Alberico
Angela De Benedictis
Nacque il 14 genn. 1552 a San Ginesio, nel Maceratese, da Matteo, medico, e da Lucrezia Petrelli, entrambi di nobile famiglia.
La fanciullezza e l'adolescenza [...] delle lettere che i contendenti si scambiavano. Nel 1594 il G. fu quasi sul punto di dare le dimissioni dalla cattedra, e da allora in poi dell'efficacia del diritto romano in materia dei delitti di lesa maestà e della cospirazione politica per ...
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DECIANI, Tiberio
Enrico Spagnesi
Figlio di Gian Francesco e di Franceschina Masero, nacque a Udine il 3 agosto 1509.
La famiglia, originaria di Tolmezzo, acquistò rilevanza sociale e politica, sullo [...] di chi è giunto all'età di settant'anni nel quasi assoluto silenzio editoriale, di chi ha dato l'impressione d di pena, in assenza di cause esimenti); la richiesta di proporzione tra delitto e pena, e del favor rei; in tema di culpa, il rifiuto ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] e incompiuto e la sua tradizione è quasi esclusivamente affidata a testimonianze manoscritte, prevalentemente autografe come fecondare, operoso, reliquie, soffermare, corrispondenza, patibolo, delitti, ecc.
Il lessico dell’Ortis è per lo più elevato ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Cesare Beccaria è il principale esponente dell’Illuminismo italiano. Dalla frequentazione di casa Verri e degli autori della rivista «Il Caffè», nonché dalle letture intense di testi soprattutto francesi, [...] Alessandro Verri nel 1766, dove lo chiamava l’eco europea del Dei delitti e delle pene: il 12 ottobre di quell’anno, da Lione, nucleo della lotta per il potere, disvalore di sapore quasi hobbesiano. Quanto alla personalità pubblica in grado di ...
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Lucrezio Caro, Tito
Antonio Martina
Il nome di L. (vissuto nella prima metà del I secolo a. C. e autore del De Rerum natura) non ricorre mai nel corpus dantesco. Il Plumptre, citato dal Moore (Studies, [...] 80-101) per dimostrare che la superstizione religiosa è causa di delitti.
A Rer. nat. I 9 (" placatumque nitet diffuso lumine il tratto esclamativo comune, sia per l'evidente rispondenza di termini. Quasi certamente alla base di Pd XI 1 ss. (e cfr. Cv ...
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GENETICA
Marcello Siniscalco
Jonathan Beckwith
Alberto Piazza
Genetica di Marcello Siniscalco
Sommario: 1. Premessa. 2. Un decennio di scoperte dionisiache e progressi apollinei: a) la reazione polimerasica [...] e ogni altro tipo di materiale cellulare rinvenibile sulla scena del delitto. L'analisi del campione di DNA ha inizio con l' il cavallo, un animale della steppa che si estende quasi ininterrotta dalla Romania alla Manciuria: a questa civiltà, ...
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Venezia nella Grande guerra
Bruna Bianchi
Il periodo della neutralità
La crisi economica
Non è più lo spettacolo di una crisi, è l'immagine di una rovina. […] Laboratori chiusi; cantieri agonizzanti; [...] il 26 e il 27 febbraio le sirene in città tacquero per quasi sei mesi; le bombe lanciate nella incursione successiva (nella notte tra , l'eccitamento alla guerra civile nonché tutti i delitti contro la sicurezza dello Stato.
77. Bologna, ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] ben sette dei suoi figli fossero ancora in vita. Quasi un terzo delle nobildonne sposatesi nella prima metà del I, pp. 748 s.; II, pp. 252 s., 376 ss.
75. C. Beccaria, Dei delitti e delle pene, p. 57.
76. M. Ferro, Dizionario, I, pp. 439, 689; la ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...