Era nata, principessa di Anhalt-Zerbst, il 2 maggio 1729 e battezzata col nome di Sofia-Federica-Amalia. Nel 1743, con la madre, fu chiamata a Pietroburgo dall'imperatrice Elisabetta Petrovna, e nel 1745 [...] risale a L'esprit des lois del Montesquieu e a Dei delitti e delle pene del Beccaria (edizione critica del Nakaz per cura Pugačev, che si fece chiamare zar Pietro III e sollevò quasi tutta la popolazione cosacca, contadina e non russa, della Russia ...
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Così si chiamano, in molte città greche, i magistrati maggiori (elenco e fonti in Schoener, col. 565 segg., v. Bibl.); in molte parti la terminologia deriva da imitazione d'istituti ateniesi, mentre è [...] custode delle leggi di origine divina (ϑέμιστες) onde erano regolati i delitti e le pene: la tradizione che vuole designati in origine i né infine nelle sue funzioni storiche, che sono quasi tutte giurisdizionali. A parte i rilievi generali fatti ...
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. Fino dai tempi più antichi della Chiesa si sentì il bisogno di raccogliere con un certo ordine le norme che regolavano la vita dei fedeli; ma le prime collezioni non furono puramente giuridiche, né di [...] nei quali si trova un elenco dei peccati, dei delitti e delle pene corrispondenti; concernono anche il foro esterno un'altra, in 10 libri, del vescovo Bonizone (anno 1089) quasi completamente inedita. Al principio del sec. XI il Polycarpus del ...
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TIRANNI
Gaetano De Sanctis.
. Col nome tiranno (τύραννος, lat. tyrannus), d'origine probabilmente anatolica, d'etimologia incerta, i Greci designano, contrapponendoli all'antica monarchia legittima, [...] romana, sicché può dirsi che la loro apparizione saltuaria fosse quasi una necessità inerente alla vita della polis greca. Del resto anche le molte leggende intorno alla loro ferocia e ai loro delitti: tipiche le leggende su Falaride e il suo toro di ...
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(VIII, p. 560)
La c. è una forma criminale assimilabile alla mafia nei metodi e negli interessi, ma che nel passato ha avuto origini, caratteristiche, costumi diversi e del tutto autonomi. Fino a qualche [...] che mentre la mafia già nella seconda metà dell'Ottocento usava la lupara per i suoi delitti in imboscate nelle campagne siciliane, la c. usava ancora il coltello fin quasi alla fine del secolo 19°. L'assassinio di Cuocolo, un basista di furti, e di ...
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. Comune della provincia di Verona (superficie 26,47 kmq.), nella pianura alluvionale posta a sud dell'Adige. Il capoluogo sorge a 26 m. s. m., a 16,4 km. da Verona, e conta 927 ab. (2058 nell'intero comune); [...] Sottoposto a lunghi interrogatorî, tenne dapprima un contegno ardito, quasi spavaldo, dinnanzi al Kraus che l'inquisiva. Più anni " verso coloro che dimostravano pentimento "degli lor delitti", era disposto a scendere a confessioni, raccomandandosi ...
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LOMBARDO-VENETO
Antonio Monti
. La parte più notevole dei territorî passati sotto la dominazione austriaca alla Restaurazione, e cioè quelli degli ex-ducati di Milano e di Mantova, delle provincie della [...] suo compito più importante, oltre la prevenzione dei delitti e il mantenimento dell'ordine pubblico, era l'impedire completare otto reggimenti di linea. Gl'Italiani erano reclutati quasi esclusivamente per la fanteria ed erano mandati di preferenza a ...
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Si ha carestia quando l'elemento principale di alimentazione di un paese (per lo più grano; riso per i paesi asiatici) viene a mancare. Ciò può accadere o per effetto di cause naturali o in conseguenza [...] alla siccità tanto che la carestia può dirsi, in India, endemica; quasi ogni anno il raccolto manca o in una regione o nell'altra i matrimonî e le nascite, si accenma la frequenza dei delitti contro la proprietà, e, a seconda del grado di civiltà ...
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È termine diventato di largo uso nel linguaggio filosofico e politico della seconda metà del secolo decimonono. Stando al significato etimologico della parola (dalla quale sono pure derivati i termini [...] i moti rivoluzionarî e i fatti di sangue si succedettero in quasi tutti gli stati d'Europa e d'America. Ricordiamo: 1892, 25 marzo 1891 per reprimere la provocazione a commettere crimini o delitti, la legge francese del 24 luglio 1894 contro le mene ...
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STAMPA
Luigi RAGGI
Ottorino VANNINI
. È la riproduzione meccanica di segni, parole o immagini. Il vocabolo ha assunto peraltro diversi significati anche nell'uso quotidiano. Il più proprio è quello [...] l'art. 83 dello statuto stesso (editto, pare, opera quasi esclusiva del ministro Sclopis). Esso fu modificato con leggi: 26 febbraio stato) a chi sia stato condannato due volte per delitti commessi a mezzo della stampa. La pubblicazione del periodico ...
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quasi-matrimonio
(quasi matrimonio), s.m. Convivenza tra due persone simile all’unione matrimoniale. ◆ La loro convivenza, un quasi matrimonio, è fatta d’affetti ma resta scontrosa perché Ines è una donna forte, più forte di Osto, e reagisce...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...