Nacque fra il 1431 e il 1434, pare il 1° gennaio 1431, a Xátiva presso Valenza nel regno d'Aragona, da Jofré de Boria y Doms, nobile cittadino (v. borgia, famiglia), e da Isabella, sorella di Alonso, che [...] aveva usato anche in quest'affare molta prudenza e quasi timidità, nonostante l'aperta ribellione del frate contro la fondamento: i due Borgia, secondo ogni probabilità, avevano contratto febbre malarica, e A., che soffriva di sincopi frequenti ...
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MEDICINA PSICOSOMATICA
Massimo Biondi
Il termine (contratto da ''psichico'' e ''somatico'') indica il campo della m. che studia disturbi e malattie fisiche alla cui origine si ritiene esistano fattori [...] sia per curarla in modo più completo. Fino a non molto tempo fa, la m.p. si fondava solo o quasi su osservazioni cliniche e interpretazioni psicologiche, talvolta attente e preziose, altre volte del tutto speculative e senza alcuna evidenza oggettiva ...
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Religione (fr. conversion; sp. conversión; ted. Bekehrung; ingl. conversion). - In latino conversio, da converti o se convertere, vale originariamente "portarsi dall'uno all'altro luogo", "volgersi verso [...] molte pratiche magiche e considera il culto come un contratto bilaterale; in altri termini non sempre esclude, specie una conversione è tema che non di rado s'incontra in quasi tutte le letterature. Bisogna però distinguere i racconti fatti da altri ...
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. Grande famiglia feudale, di origine probabilmente longobarda, come indicano le professioni di legge dei suoi membri per varî secoli, l'uso del duello giudiziario, il nome stesso di Ildebrando o Ildebrandino [...] 64-9).
In tali condizioni, si capisce che si annulli quasi ogni capacità di resistenza degli A. alla forza assorbente delle di S. Fiora, sciolse dopo un anno appena ogni impegno contratto tra Goffredo e lei e la privò del contado (1303), ma ...
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LIRA
Giuseppe CASTELLANI
Gino LUZZATTO
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Dalla libra ponderale d'argento, base del sistema monetario di Carlomagno (v. libbra), prese nome la lira, che rimase soltanto moneta ideale o di conto fino [...] abitanti e nel quale l'uso dei pagamenti con chèques era quasi sconosciuto, si viene a poco a poco aggiungendo la circolazione condizioni del bilancio dello stato e i forti debiti contratti all'estero per le costruzioni ferroviarie, non si potesse ...
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. Diritto romano. - La cura è, accanto alla tutela, un potere sulle persone relativamente agli atti patrimoniali; essa, anziché un istituto unico, può dirsi che rappresenti un complesso d'istituti, che [...] istituti della tutela e della cura vengono sempre più assimilati e quasi confusi fra loro. Nel campo del diritto pubblico, si chiamano la validità delle stipulazioni e donazioni fatte nel contratto di matrimonio da colui che è inabilitato o contro ...
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Il numero dei comuni che costituiscono la regione si è elevato a 131 (100 in provincia di Potenza, per complessivi 6545 km2, e 31 in quella di Matera, per complessivi 3447 km2) dopo che, nel 1974, è stata [...] dell'industria si è molto accresciuto, mentre si è contratto in corrispondenza quello dell'agricoltura, che alla fine degli cade nella seconda metà del 5° secolo a. C., quando quasi tutti i centri, specialmente del Potentino, prima d'iniziare la ...
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Beni ecclesiastici sono tutti quelli, di qualsiasi natura, posseduti da enti ecclesiastici. Cose sacre sono invece quelle destinate al culto, siano esse di proprietà di enti ecclesiastici o di privati.
Storia. [...] seconda delle disposizioni dei fondatori e delle regioni: quasi sempre il loro reddito non era soggetto alla massima pubblicità. Il superiore competente ad autorizzare l'alienazione o il contratto a essa equiparato è: la S. Sede, se si tratti di ...
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LISZT, Ferenc (Franz)
Alfredo Casella
Musicista, nato a Raiding nel Burgenland (allora in Ungheria, oggi in Austria) il 22 ottobre 1811. Suo padre, Adam, era agente contabile al servizio del principe [...] di direttore d'orchestra: l'intendente di Weimar gli offriva un contratto, secondo il quale L. assumeva la carica e gli obblighi di un veto pontificio fece svanire la speranza che era già quasi certezza. L. riprese allora una vita randagia fra Roma, ...
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. In generale è una convenzione, un accordo su determinati oggetti. Nel linguaggio pubblicistico significa principalmente una convenzione fra la Chiesa e uno stato per regolare materie di comune interesse. [...] di diritto internazionale, 2ª ed., Padova 1929, p. 65), li considerano come contratti di diritto pubblico d'indole speciale (Coviello, Man. di dir. eccl., 2ª con i varî stati, riconoscendosi quasi ovunque la necessità di risolvere consensualmente ...
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contratto2
contratto2 s. m. [dal lat. contractus -us, der. di contrahĕre «contrarre»; nel sign. 5, attrav. l’ingl. contract]. – 1. In generale, regolamento di interessi che trae la sua forza vincolante dall’accordo di coloro che lo stipulano;...
quasi
quaṡi avv. e cong. [lat. quasi]. – 1. a. Circa, pressappoco, poco meno che; indica in genere che la quantità, la qualità, la condizione espressa dalla parola o dalle parole seguenti non è pienamente raggiunta ma si è a essa molto vicini:...