Pio VII
Philippe Boutry
Barnaba Chiaramonti nacque a Cesena il 14 agosto 1742 dal conte Scipione e dalla contessa Giovanna Coronati Ghini. Le due famiglie appartenevano al patriziato locale, ma non [...] in opposizione colle massime fin qui esposte, né ripugna al Vangelo; esige anzi tutte quelle sublimi virtù, che non s' grandi gruppi considerati, la quota dei napoletani si abbassa da un quarto (24%) ad un ventesimo (5%), mentre gli "statisti" ...
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Pio II
Marco Pellegrini
Enea Silvio Piccolomini nacque il 18 ottobre 1405 a Corsignano, in Val d'Orcia, primogenito dei diciotto figli di Silvio Piccolomini e Vittoria Forteguerri. Uno dei principali [...] solo ciò che piaceva a Dio, combattendo per il vangelo nell'unica Chiesa legittima, che era quella romana. Dato dei nobili, a cui fu concessa una quota - oscillante fra un quarto e un ottavo - nell'attribuzione delle cariche comunali. In segno di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Giurista, studioso delle relazioni politico-giuridiche inter nationes nel pieno svolgersi di quell'asperrimo periodo di conflitti che gli storici chiamano secolo di ferro (1550-1650), alla metà del quale [...] ut supra, perché essi non vogliono ascoltare la predicazione del Vangelo, perché [anche] qui la religione è un mero pretesto Gentili (San Ginesio 1552-Londra 1608), Atti dei convegni nel quarto centenario della morte, 2, San Ginesio 11-13 settembre ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] e filosofico, furono poi tratti dai santi padri, dal vangelo e dalla teologia. Ma fu in campo urbanistico e Roma 1964, pp. 95-101.
La Sacra Congregazione del Concilio. Quarto Centenario della Fondazione (1564-1964), Città del Vaticano 1964.
M. ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] , ma la ebbe enorme in seguito (fu definito "il vangelo del socialismo moderno"), come parte qualificante di un corpus di volume furono editi a cura di Engels nel 1885 e nel 1894; il quarto a cura di Karl Kautsky nel 1895) - che era destinato a ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] una Appendix. Il problema si ripropose con il quarto volume dell’opera, del quale evitò la proibizione abuso di sacramenti o oli santi, candele benedette, Agnus Dei o impiegando il Vangelo, il Simbolo o il Pater Noster.
38 Cfr. F. Barbierato, La ...
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Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] a una società che tutto ha inventato e scoperto fuorché il Vangelo", come scrisse a un prete amico (ibid., p. XXIII terza, Mysterium fidei, sull'eucarestia. Il 14 settembre s'aprì il quarto e ultimo periodo del Vaticano II e il giorno seguente il papa ...
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I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] sullo Stato e sulla città invece che sulla parrocchia o il quartiere" (87). Nell'esame dei luoghi e dei ruoli della sacralità ordo fratrum minorum l'impegno di testimonianza del Vangelo, cominciarono a manifestarsi ripensamenti e a prendere forma ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] , pare che le sue rime non sian tutte per Selvaggia. Dante, invece, nel quarto del Convivio e nel terzo della Monarchia è rimasto «legista merus»; e se dal Vangelo ha appreso qualcosa, è proprio questo, che alla Chiesa fu interdetto da Cristo ogni ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. per la via, per una via; p. per la strada...
primo
agg. [lat. prīmus, superl. dell’avv. e prep. ant. pri «davanti», da cui anche il compar. prior]. – 1. Numerale ordinale (indicato con 1° se si utilizzano cifre arabiche, oppure con il numero romano I) che, con il suo normale uso di agg.,...