corrente vettoriale
Guido Altarelli
Corrente che si trasforma come un quadrivettore sotto le trasformazioni di Lorentz (il gruppo d’invarianza della relatività ristretta). La corrente elettromagnetica [...] le simmetrie generate dalla conservazione delle correnti vettoriali deboli cariche, nel limite di masse uguali per i quark u e d, e dalla componente isovettoriale della corrente elettromagnetica, corrispondono all’invarianza per le trasformazioni di ...
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K
K 〈kappa〉 [Forma maiusc. della lettera k] [ASF] (a) Classe spettrale di stelle di colore giallo-rossastro e relativ. bassa temperatura (3500÷5000 K), dette anche stelle del tipo delle macchie solari [...] . K∗(892), K₁(1270), ecc., (il numero tra parentesi indica la massa in MeV, la stella che appartiene alla serie naturale nel modello a quark JP=0+, 1-, 2+... e, a volte, con il pedice J s'indica il numero quantico di spin J della particella): v. App ...
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trasformazione
trasformazióne [Der. del lat. transformatio -onis, dal part. part. transformatus di transformare "cambiare la forma", comp. di trans- "trans-" e formare "dare forma"] [LSF] (a) Qualsiasi [...] debolmente continua: v. semigruppi dinamici quantistici: V 165 a. ◆ [FSN] T. diagonali, o di fase: particolari transizioni dello stato di quark e leptoni: v. grande unificazione, teorie di: III 61 b. ◆ [MCC] T. di contatto: lo stesso che t. canonica ...
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Camera a bolle
Guido Altarelli
Rivelatore di particelle subatomiche elettricamente cariche, ideato nei primi anni Cinquanta del Novecento da Donald A. Glaser, costituito da un recipiente riempito di [...] rivelata con la camera a bolle a idrogeno di Brookhaven negli Stati Uniti e costituì la conferma decisiva del modello a quark per la spettroscopia degli adroni. Ricordiamo anche le grandi camere a bolle operanti al CERN di Ginevra negli anni Settanta ...
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diffusione
diffusióne [Der. del lat. diffusio -onis "il diffondere o il diffondersi", dal part. pass. diffusus di diffundere "diffondere"] [LSF] Lo sparpagliarsi, in genere disordinato, di una sostanza [...] producendo, per es., un fotone virtuale di grande quadrimpulso quadro trasferito, che si comporta come una sonda capace di eccitare i quark e i gluoni del bersaglio; un esempio tipico è la reazione: e-+P→e-+ particelle adroniche, dove l'elettrone di ...
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decadimento del protone
Fernando Ferroni
Riccardo Faccini
Ipotetica trasformazione spontanea del protone in particelle più leggere. Che il protone possa decadere è una conseguenza per ora puramente [...] è almeno 1015 volte più alta della massa a riposo del protone: ciò significa che le particelle responsabili delle transizioni tra i quark (che costituiscono il protone) e i leptoni in cui esso può decadere, hanno una massa così elevata da far sì che ...
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stato
stato [Der. del lat. status -us "posizione stabile", da stare "stare fermo"] [LSF] Modo di essere, condizione nella quale si trova una sostanza, un corpo, un sistema: s. di quiete o di moto, s. [...] : IV 751 e. ◆ [FSD] S. coerenti di fononi: v. fononi nei solidi: II 676 c. ◆ [FSN] S. composti di u,d,s,: v. quark: IV 635 a. ◆ [FML] S. condensato: lo stesso che s. aggregato. ◆ [MCQ] S. con larghezza finita, o s. metastabile: v. elettrodinamica ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] 100 MeV) e la materia nucleare può sconfinare nella materia adronica (plasma di nucleoni e mesoni), fino alla formazione di un ‘magma’ di quark e gluoni: a una temperatura critica Tc∼2∙106K e a una densità da 3 a 5 volte quella dell’ordinaria materia ...
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gruppo di gauge
Luca Tomassini
Le teorie di gauge costituiscono una delle principali aree di ricerca tanto in matematica quanto in fisica teorica. Da un punto di vista matematico l’oggetto di partenza [...] dei bosoni vettori W (interazione debole nella teoria di Weinberg-Salam) e infine quello dei gluoni (interazione forte tra quark). Anche il campo gravitazionale può essere interpretato come campo di Yang-Mills. In tutti questi casi la varietà M è ...
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particella
particèlla [Lat. particella, var. popolare di particula, dim. di pars partis "parte"] [LSF] Generic., parte molto piccola di qualcosa, cioè di un corpo o di una sostanza o di una qualche forma [...] componenti: il nucleo atomico risolto nelle p. subnucleari (principalmente i nucleoni, protone e neutrone), i nucleoni risolti nei quark, ecc. Le numerose p. elementari ora note sono denominate in vari modi; per quelle non ricordate nel seguito si ...
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quark
〈ku̯òok〉 s. ingl. [formato da qu[estion m]ark «punto interrogativo» e fig. «cosa ignota o inconoscibile», e usato come parola di significato indeterminato da J. Joyce nella frase three quarks for Muster Mark del romanzo (1939) Finnegans...
beauty
‹bi̯ùuti› s. ingl. [propr. «bellezza», nome di fantasia scelto (come strange, charm, truth) partendo dall’iniziale del quark corrispondente] (pl. beauties ‹bi̯ùuti∫〉), usato in ital. al masch. – In fisica delle particelle elementari,...