Musicista (Oberscheden, Hannover, 1697 - Potsdam 1773). Studiò con J. J. Fux e J. D. Zelenka per la composizione e con P. G. Buffardin per il flauto; si perfezionò quindi a Roma nel contrappunto con F. Gasparini; fu il maggior flautista tedesco del suo tempo, e allo strumento apportò varî perfezionamenti. Insegnò il flauto a Federico il Grande, del quale fu (dal 1741) musicista di camera e compositore ...
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Musicista e scrittore di argomenti musicali (Dobitschen, Altenburg, 1720 - Berlino 1774). Studiò con K. H. Graun, J. A. Hasse, J. S. Bach e J. J. Quantz. Dal 1751 in poi alla corte di Berlino, compositore [...] e (1759) maestro di cappella, compose opere, cantate, Lieder, musiche strumentali e importanti lavori musicologici ...
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CASTRUCCI, Pietro
Maria Caraci
Nacque a Roma nel 1679. Ricevuta una buona educazione musicale, si perfezionò nel violino con A. Corelli, col quale pare abbia cominciato a studiare non più giovanissimo; [...] tale carica fino al 1737; presso la medesima orchestra ebbe il posto di direttore come successore del Corbet. J. J. Quantz, che ebbe occasione di ascoltarlo come solista nel 1727, ne lasciò un giudizio pieno di stima e di ammirazione. I rapporti ...
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MADONIS (Maddonnis, Madoni), Luigi
Giacomo Fornari
Figlio di Giovanni, nacque a Venezia attorno al 1690 in una famiglia di musicisti in cui figurano anche il fratellastro Antonio (Venezia, prima del [...] pensione di 1200 rubli annui fino alla morte, avvenuta a San Pietroburgo intorno al 1770.
Come conferma la testimonianza di Quantz, il M. venne reputato un grande virtuoso. Purtroppo, della sua produzione sono note le poche opere tramandate sino ai ...
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CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] a corte una posizione di assoluto privilegio e gli valse la stima dei più valenti musicisti dell'epoca, tra cui J. J. Quantz, che lo considerò il più grande suonatore di tiorba di tutti i tempi. In tale carica rimase fino alla morte, anche dopo ...
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ALBOREA, Francesco (conosciuto come "Franciscello o Francischello")
Ulisse Prota-Giurleo
Violoncellista, nato a Napoli il 7 marzc 1691 da Emanuele e da Aloisa Bassano. Entrò decenne nel conservatorio [...] , ebbe ad esclamare che "solamente un angelo, sotto sembianze umane, poteva sonare in modo così incantevole". Anche il flautista Johann Joachim Quantz e il violinista Pranz Benda, che lo udirono, il primo a Napoli nel 1725 e l'altro a Vienna nel 1730 ...
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BERNARDI, Francesco, detto il Senesino
Alberto Pironti
Nacque a Siena intorno al 1677 (Cellesi, 1933) o intorno al 1680 e fece i suoi studi musicali a Bologna sotto la guida del sopranista Antonio Maria [...] ancora io e merita veramente gran lode".
A quel che riferiscono i contemporanei, soprattutto il flautista e compositore J. J. Quantz, che lo udì cantare a Dresda, il B. ebbe una voce di mezzo soprano quasi contralto, limitata nell'estensione (nella ...
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PIANTANIDA, Giovanni Gualberto Maria
Francesco Lora
PIANTANIDA, Giovanni Gualberto Maria. – Figlio di Giuseppe Maria e Maria Maddalena Cavalli, nacque a Livorno l’11 luglio 1706.
Erronea è la tradizione [...] - A. Varney, Oxford-New York, 1997, p. 33; J.A. Scheibe, Critischer Musicus, ed. aumentata, Leipzig 1745, p. 638; J.J. Quantz, Lebenslauf, in Fr.W. Marpurg, Historisch-kritische Beyträge zur Aufnahme der Musik, I, Berlin 1755, p. 221; Ch. Burney, The ...
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LAURENTI
Carlo Vitali
Famiglia di musicisti bolognesi.
Il capostipite fu Bartolomeo Girolamo, nato a Bologna nel 1644 o 1645, allievo di Ercole Gaibara e di Giovanni Benvenuti, pionieri della scuola [...] Catalogo degli aggregati della Accademia filarmonica di Bologna, a cura di A. Schnoebelen, Bologna 1971, ad voces; J.J. Quantz, Lebenslauf vom ihm selbst entworfen, in F.W. Marpurg, Historisch-kritische Beiträge zur Aufnahme der Musik, I, Berlin 1755 ...
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CARESTINI, Giovanni, detto il Cusanino
Francesco Degrada
Nacque a Monte Filottrano (Ancona) nel 1705; dodicenne, si trasferì a Milano, presso la famiglia Cusani, da cui ebbe aiuto e protezione, e da [...] della stagione, l'Ezio, di G. Latilla. Ritiratosi nel paese natale, vi morì poco dopo, nel 1760.
Secondo la testimonianza del Quantz, il C. aveva all'inizio della sua carriera una voce di soprano forte e piena, che venne trasformandosi man mano in ...
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