CONTI (Quintianus Stoa), Giovanni Francesco
Roberto Ricciardi
Nacque verso la fine del 1484 a Quinzano d'Oglio, nei pressi di Brescia, da Giovanni, originario di Gandino, un paese del Bergamasco, e [...] ricordo del "Quintianus" di Marziale (I, 52), "assertor" dei "libelli" del poeta contro un plagiario. Quanto a Stoa, è e ch'esse dal Cardinale mandate a Parigi, fossero date alla luce" (Tiraboschi, p. 1532). Non ha perciò fondamento la fantasiosa ...
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GALLUCCI, Luigi (Elisio Calenzio)
Simona Foà
Il vero nome del G. sembra essere Elisio Calenzio, ossia il nome che da alcuni biografi era stato considerato uno pseudonimo o un nome accademico.
Come "Lisio [...] quanto egli stesso ci ha tramandato in una poesia inviata a Giovanni Pontano, si trasferì a Roma. Di Sabia, L'humanitas di Elisio Calenzio alla luce del suo epistolario, in Annali della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Napoli, XI ( ...
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LAPPOLI (Pollio Lappoli, Pollastra, Pollastrino, Pollio Pollastrino), Giovanni
Giovanna Checchi
Nacque ad Arezzo, da Giuliano di Bernardo, nel 1465. Al cognome Pollastra, con cui fu noto e che era usato [...] in patria le notizie sul L. scarseggiano. Secondo quanto afferma il figlio Giulio nell'edizione postuma della commedia Thibaldeo…, Venezia 1522. Postumi videro la luce, oltre alla Polindea, Il sesto di Virgilio tradotto in lingua toscana, in versi ...
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CLARIO, Giovan Battista
Luigi Firpo
Medico, verseggiatore latino, filosofo dilettante, nacque, probabilmente a Udine, intorno al 1570. Nei verbali del S. Uffizio vien detto costantemente "de Utino", [...] anche se la famiglia, quand'egli vide la luce, risiedeva a Cividale; entrambi udinesi erano i genitori: il padre Leonardo (c. 1519-1599) e la madre Elena Bratteolo, sposi il 14 marzo 1558. Quanto alla data di nascita, si avverta che il C. in fronte ...
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CHECCHETELLI, Giuseppe
Fiorella Bartoccini
Nacque a Roma il 25 nov. 1823 da Antonio e da Vincenza Campanelli, originari di Ciciliano presso Tivoli. Si laureò in diritto, ma non esercitò mai la professione [...] con gli uomini della Sinistra. Il fallimento mise in luce come la ben oliata macchina del Comitato, da anni finanziata pubblica, di aver mirato soprattutto a vantaggi personali. Le accuse erano in parte ingiuste, soprattutto per quanto riguardava ...
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GRANUCCI, Nicolao
Franco Pignatti
Nacque a Lucca nel 1521 da Guglielmo, preposto di S. Maria di Filicorni, prebenda appartenente alla famiglia, e rettore sine cura della chiesa di S. Donnino a Marlia, [...] 40v-42r) che è parsa a Berengo "tra le più incontenibili diquante il tardo Cinquecento ci ha trasmesso" (p. 261). Il 261 s., 269 n.; F.S. Stych, La vita di N. G. illustrata da documenti degli archivi di Lucca, in Actum Luce, VIII (1979), pp. 31-58. ...
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POLITI, Alessandro
Maria Pia Paoli
POLITI (Puliti), Alessandro. – Nacque a Firenze 10 luglio 1679 con il nome di Alessandro Giuseppe Maria, da Giovanni e da Vittoria Manelli.
Educato nelle scuole della [...] quanto fin dalla prima adolescenza lo avesse appassionato lo studio dei classici, che sarà poi accompagnato da un iter di Salvini, Firenze 1723, pp. 59-104).
L’edizione fu poi data alla luce in tre volumi in folio nel 1730, 1732 e 1735 con dediche a ...
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FONZI, Bruno
Gina Lagorio
Nacque il 27 genn. 1914 a Macerata da Giuseppe e da Maria Teresa Brancati. La famiglia, marchigiana e aristocratica per parte materna e di origini abruzzesi per parte di padre, [...] e si stabilì a Roma, dove collaborò con l'Istituto LUCE e si inserì nell'ambiente letterario, artistico e cinematografico che, decadenza tanto estenuata quanto lucidamente compiaciuta, rappresentata in personaggi impressi di una risentita ironia ...
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PLANELLI, Antonio
Raffaele Mellace
PLANELLI, Antonio. – Nacque a Bitonto il 17 giugno 1737, figlio di Giovan Battista e di Livia Sylos, di antica e nobile famiglia.
Ricevuta la tonsura, studiò in patria [...] Arteaga è «più erudito, più universale, più ragionato e per conseguenza più utile» del Saggio di Algarotti, anzi «il migliore diquanti siano usciti sinora alla luce» (1783, I, pp. 24 s.); lo possedeva Giuseppe Parini, che ne condivide l’impianto nei ...
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LIOY, Paolo
Fabio Zavalloni
Nacque a Vicenza il 31 luglio 1834, da Leopoldo, proprietario terriero discendente da una nobile famiglia di origine pugliese, e da Teresa Bonfornello Stazzone.
Durante gli [...] l'ignoranza degli analfabeti, ma è anche l'istruzione orba di educazione, è l'ignavia delle classi che si pretendono idee atee, anarchiche e comuniste […]. Quanto più saggio consiglio, se si "che illustra alla luce della consueta formula conciliativa ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...