proverbio
Domenico Russo
La saggezza popolare
Frase concisa e incisiva, molto nota e di antica tradizione popolare, il proverbio esprime un concetto o più spesso una regola di comportamento considerati [...] è anche la forma antitetica (contraria, opposta) che mette in luce una qualche verità usando un contrasto: Molto fumo, poco arrosto; Molti proverbi riguardano la vita contadina di una volta: Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con ...
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ATTENDOLO (Attendolo Crespolo, Attendoli Crespoli), Dario
Simona Carando
Visse nel sec. XVI, e fu sicuramente di Bagnacavallo, come si legge nel titolo del libro Il Duello. Studiò legge a Ferrara (o [...] , quello che non si può altramente provare". Incorso, a quanto pare, nella condanna da parte dell'Indice, l'A. da una anteriore raccolta di poesie comprendente La nimpha tiberina del Molza, eccellentiss. novellamente posta in luce, con altre sue rime ...
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FIORENTINI VACCARI GIOIA, Giuseppe Antonio
Lucinda Spera
Nacque a Ferrara probabilmente nella seconda metà del XVII secolo. Risale al 1687 l'adozione del cognome Gioia, in seguito alla morte di un Alfonso, [...] 'Italia liberata di G.G. Trissino, lasciata incompiuta, da quanto sembra di capire, a causa dello scarso impegno di alcuni colleghi notte, tutto giocato sul contrasto fra il buio e la luce ("0 della cieca ombrosa umida notte/placide oscure figlie, ...
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BARBUGLIO (Barbulejo, Barbojo), Bernardino Adriano
Anna Migliori
Nacque probabilmente a Ferrara intorno al 1480, di famiglia originaria di Adria. A Ferrara compi la sua educazione alla scuola di Battista [...] vide la luce a Venezia, presso N. Zoppino, nel 1533, e compose forse lui stesso una storia dei principi d'Este.
Quanto alla sua carriera sacerdotale, nel 1523 gli fu concesso il coadiutorato per la chiesa parrocchiale di S. Pietro, di cui nel 1527 ...
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CARDANETI, Orazio
Claudio Mutini
Nacque a Perugia nel 1531 da Macario e da Bonifazia Oliva. Le agiate condizioni di famiglia gli permisero di frequentare maestri di una certa risonanza nella città natale, [...] opere superstiti evade da un orizzonte di provincialismo (orazioni) e di imitazione (rime sacre e profane esemplate sui modelli concettistici di fine secolo). La stessa versione da Cicerone, assai improbabile quanto alla fedeltà della resa, sembra ...
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BECCANUGI, Francesco Ismera
Riccardo Scrivano
Fiorentino, nato intorno al 1275, apparteneva a una fra le più illustri famiglie del sestiere di San Brancazio: suo padre, Iacopo, fu priore nel 1284. È [...] di quella partenza sente crescere il suo affanno e la sua angoscia, tanto più in quanto egli non l'ha voluta; ormai non ha più il coraggio di proposta una specie di indovinello intorno agli effetti che derivano dal passaggio della luce attraverso l' ...
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BAZZANI (Bazani) CAVAZZONI, Virginia
Mariolina Meliadò
Nacque a Modena nel 1681.
Vari autori disputarono sulla sua città natale. Finì per decidere il Tiraboschi, citando a riprova, contro il parere [...] pretende", continuando: "La prima luce in sul Panaro ell'ebbe. / A quella luce poi gli altri ornamenti / di un indirizzo specifico e regolare di studi, ella dovette riflettere questa nota di particolare riserbo in una produzione lirica che, per quanto ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...