ZEUS (Ζεύς; Δεύς, Δαίς, Δίς, Δάν, Δήν; Ζδεύς, Σδεύς, Ζάν, Ζεῖς, Ζήσ, Τάν)
E. Paribeni
Con una certa estensione di termini Z. è detto da Omero "padre degli uomini e degli dèi", il più potente, il più [...] satira irriverente e irreligiosa sembra illustrato da un dipinto di Ktesilochos, scolaro di Apelle, che raffigurava il grande padre degli dèi mentre dava alla luce il piccolo Dioniso: a quanto ricorda Plinio (Nat. hist., xxxviii, 140) le lacrime del ...
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SCUOLA POETICA SICILIANA
CCorrado Calenda
Intorno alla Magna Curia di Federico II si raccoglie, non solo idealmente, nel ventennio che precede la morte del sovrano (1230 ca.-1250, con eventuale prolungamento [...] gli Italiani più nobili d'animo vedeva dapprima la luce nella reggia di quei sovrani così insigni; e poiché sede del trono regale era la Sicilia, ne è venuto che tutto quanto i nostri predecessori hanno prodotto in volgare si chiama siciliano ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] e il genere della cantio in improperium, sulla cui fioritura, molto maggiore diquanto testimoniano i resti (Cielo d'Alcamo, Castra fiorentino), getta una luce il De vulgari eloquentia di Dante.
Fonti e Bibl.: Elegia giudeo-italiana (sec. XIII in ...
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Teatro del Seicento – Introduzione
Luigi Fassò
Chi dice Seicento dice barocco; ma chi dice teatro del Seicento non dice propriamente teatro barocco. Il barocco, nel senso deteriore della parola, non [...] di Scozia, risalisse al 1594, in quanto nella Biblioteca Nazionale di Napoli esiste una copia autografa di essa che nella dedica al duca di vive e vivrà anche se pur gettando sprazzi della sua luce su altri personaggi (Anfia, Policare, la Nutrice) non ...
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Giovanni Pascoli: Opere, Tomo I
Maurizio Perugi
Scopo primario di questa antologia non è introdurre all'apprezzamento della 'poesia' del Pascoli o, peggio ancora, analizzare il suo sistema simbolico [...] didascalia e poesia non vanno a braccetto) e la quantitàdi scarto effettivamente innovativo che si deve riconoscere al singolo è aura morta. Per un pertugio tondo
si vede luce: pertugio di sepolcro»: il quadro è sollecitante come pochi, e ...
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CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] di Gian Andrea Doria. Una Canzone in morte di Beatrice d'Avalos, pubblicata a Genova nel 1582 da Cristoforo Zabata (Della scelta di rime di diversi eccellenti autori di nuovo data in luce bene quanto pesasse la sua influenza alla corte di Roma: ...
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LINGUE, REGNO DI GERMANIA
EElda Morlicchio
Il periodo compreso tra il 1170 e il 1250 è indicato nella storia linguistica tedesca come '(alto) tedesco medio classico' o '(alto) tedesco medio cortese'. [...] la piccola nobiltà, assicurando in tal modo il rispetto diquanto prescritto nel testo.
L'uso del tedesco nella Das fließende Licht der Gottheit (La luce fluente della divinità) Mechthild registrò sotto forma di diario le sue esperienze mistiche dal ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] 'essenze'; queste a loro volta sono di due tipi: quantità continua o grandezza, e quantità discreta o moltitudine, tra cui rientra il distingueva in necessarie e voluttuarie, ma metteva in luce che la mente poteva applicarsi anche a cose perniciose ...
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L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] luce la fede ortodossa della Chiesa16. Questo dittico contiene una dimensione ‘apologetica’, nel senso che Eusebio cerca anche di degli ariani a quello di Porfirio52 – si tenga presente che questo testo, a differenza diquanto comunemente inteso, non ...
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Luigi Pulci: Morgante – Introduzione
Franca Ageno
Matteo Franco in uno dei suoi velenosi sonetti contro Luigi Pulci dice che questi ha ereditato dalla sua famiglia «leggerezza, colore e piccin occhi» [...] variazioni apportate alla trama (di per sé già più significative e intonate di quelle fatte all’Orlando), quanto per la complessità e 101) non è illuminata da alcuna lucedi poesia.
Qui è il luogo di accennare al problema del sentimento religioso del ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...