VENEZIA (A. T., 22-23)
Piero LANDINI
Mario NANI MOCENIGO
Filippo SANTUCCI
Roberto CESSI
Gino FOGOLARI
Giuseppe ORTOLANI
Gastone ROSSI-DORIA
M. T. D.
Città del Veneto, capoluogo della provincia [...] e bellezza, impareggiabili, fuori quantodi meno veneziano con quell'ordine unico di colonne colossali, abbia creato Settecento, tale è la magia del suo colore sfatto intriso diluce e del suo tocco rapido, balzante.
Col sopravvenire del ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
*
Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] dell'ex URSS il processo è molto più lento diquanto previsto dai dirigenti riformatori e in qualche caso (come regione dei Cherkassi è stata messa in luce la sepoltura di un guerriero rivestito di una ricca armatura, costituita da una corazza ...
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MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] penombra, la quale vuol rendere per via diluce e di colore il fascino della mutabilità inafferrabile. misera che però servì d'esempio anche alle città nemiche le quali s'accorsero quanto fosse dura l'oppressione germanica (v. lega, XX, p. 734). ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] per la poesia più alta, d'una lingua "illustre", cioè quanto mai scelta e schiva, per primo risolutamente afferma che tale lingua precisi obiettivi pratici di ammaestramento e ammonimento, che D. ha cura di mettere esplicitamente in luce. Il poeta ...
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Letterato e storico (Firenze 1483 - Arcetri 1540); intraprese gli studî di diritto canonico e civile a Firenze che concluse nel 1505, divenendo, nello stesso anno, lettore di istituzioni di diritto civile; [...] momentanei e ad accettare compromessi, adattandosi, quanto più possibile, ai fatti storici quali vanno luce solo nella seconda metà del sec. 19°. Su G. pesò a lungo sfavorevolmente il giudizio limitativo di L. Ranke, e successivamente la polemica di ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] a Weimar, in una stagione contrassegnata dal succedersi di opere quasi tutte ad alto livello. In Italia e nel 1809 vide la luce Die Wahlverwandtschaften ("Le affinità in ogni modo antiquate. Il 1848, e quanto ad esso tenne dietro, portò a rinvenire in ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] nazionale, si è cercato il documento di una vigilia poetica e, alla luce dei successivi sviluppi, vi si sono di goderne i favori, Bonghi, Panzacchi, Verga per esempio. Certe ore ostili esasperavano l'acre gusto di distruggere quantodi bello e di ...
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FOSCOLO, Ugo
Mario Scotti
Nacque a Zante, isola dell'arcipelago Ionio allora sotto il dominio di Venezia, il 6 febbr. 1778. Suo padre, Andrea, medico corcirese, contava ventiquattro anni, sua madre, [...] ), avrebbe visto la luce nel luglio dell'anno successivo.
Filologicamente il lavoro è quanto meno discutibile: ma esso va valutato per il corredo erudito e per la rivendicazione del valore etico-politico delle opere italiane di cose militari.
Non ...
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Manzoni, Alessandro
Emanuela Bufacchi
L’unità della lingua italiana attraverso il romanzo
Vissuto nella grande stagione del romanticismo ottocentesco, Alessandro Manzoni è uno dei nostri più importanti [...] Natale, La Pentecoste e La Risurrezione, quantodi cogliere il significato di eventi che non si sono compiuti una volta e il 1821 rileggono alla luce del messaggio cristiano gli ideali democratici di uguaglianza e di fratellanza. Così in Marzo 1821 ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] cadavere, caduto in un torrente, ne tinge le acque di sangue); Mensola dà alla luce un bambino, ma poi, scoperta e maledetta da Diana, una base siffatta di concrete corrispondenze poteva essere accolto e riproposto dal B. quantodi più originale era ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...