CALCO, Tristano
Franca Petrucci
Figlio di Andrea e di Maddalena Caimi, nacque presumibilmente poco prima della metà del sec. XV; sposò Susanna Calcaterra ed ebbe un figlio, Giovanni Francesco. Benché [...] collana di cui si è detto, che si era fermata al secondo volume. Venivano così alla luce i due come esso sia un vero e proprio plagio del C.di un'opera inedita del Merula.
Oltre a quanto si è detto precedentemente, sappiamo che nel 1500, durante ...
Leggi Tutto
BORSIERI, Pietro
Mario Scotti
Nato a Milano il 16 apr. 1788 da Vincenzo e Isabella Fontana (la famiglia era originaria del Trentino; il nonno paterno fu il celebre medico Giambattista), compì gli studi [...] e non fu pubblicato, restando in bozze di stampa fra le carte Acerbi (ha visto la luce recentemente, nel 1967, nell'edizione degli scritti avesse confessato, il B. non si rifiutò di confermare quanto credeva già rivelato. Accortosi dell'errore in un ...
Leggi Tutto
DEL TUPPO, Francesco
Paola Farenga
Nacque nel 1443, o al più tardi l'anno seguente, da Giacomo e da Ilaria "de Scarfellitis", residenti a Napoli nel "seggio" di Porto "in loco ubi dicitur e la piazacta".
Il [...] attribuita alla diffusione a stampa di queste raccolte di leggi in quanto funzionali ad una corretta amministrazione sì stato causa collo tuo aiuto et roba farmelo mectere in luce". L'Aesopus è stampato con caratteri romani appartenenti ad una serie ...
Leggi Tutto
DALMISTRO, Angelo
Rosalba Galvagno
Nacque a Murano (Venezia), nella calle di S. Bernardo, il 9 ott. 1754, da Bartolomeo e Domenica Morasso originari di Maniago nel Friuli, trasferitisi nell'isola di [...] 'amico Cesarotti), anche se non si ha certezza, quanto al D., che egli traducesse direttamente dall'inglese. il quale ben cinque Sermoni videro la luce, tra cui due vanno segnalati per l'affiorare di alcuni temi ricorrenti nella satira del D.: ...
Leggi Tutto
CHIARINI, Giuseppe
Ciro Cuciniello
Nato ad Arezzo il 17 ag. 1833 da Teodoro e da Leonilda Luchini (ma all'anagrafe Leonida), studiò presso il seminario cittadino ove il padre R. Pacini, insegnante del [...] Margherita in visita a Livorno il 9 nov. 1878, al contrario diquanto aveva fatto il Carducci cinque giorni prima a Bologna. Della sua della polemica. Il C. non soltanto pone in luce l'inconsistenza e la superficialità delle critiche mosse al ...
Leggi Tutto
CAMPAILLA, Tommaso
Paolo Cristofolini
Nacque a Modica il 7 apr. 1668 da Antonio e Adriana Giardina, nobili. A sedici anni fu inviato a Catania per studiarvi giurisprudenza, ma ritornò ben presto nella [...] luce gli Opuscoli filosofici. Nel primo di questi il C. si sforza di confutare le opinioni di Borelli sull'altezza e profondità dell'Etna, e di lo scendere abbasso, son cagione, che la quantitàdi loro materia gravi tutta insieme una sovra l'altra ...
Leggi Tutto
L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] complessità il palinsesto linguistico-culturale dei Fragmenta, mettendo in luce sì l’eleganza e l’armonia della forma finita, dunque guittoniana, decidono pure i casi, per quanto minoritari, di e al posto di i in posizione atona: de preposizione, le ...
Leggi Tutto
DE ROSSI, Giovanni Gherardo
Andreina Rita
Nacque a Roma il 12 marzo 1754 da Giovanni Francesco Blengini e da Maddalena Gelpi.
Il padre, originario di Vicoforte, nei pressi di Mondovì, in età adulta [...] D. teorizzò la creazione di una "regolare e vera commedia", basata tanto per gli intrecci quanto per i caratteri " buon papà" continuato per tutto l'800.
Nel 1795 vide la luce a Parma l'elegante edizione bodoniana degli Scherzi poetici e pittorici, ...
Leggi Tutto
ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] perciò la sua forma è perfettamente legittima anche alla luce della precettistica dei generi e rappresenta un'innovazione e esso è "similissimo allo stile di Teocrito e di Virgilio", dai quali "diferisce solo nella quantità, essendo assai lunga", ma ...
Leggi Tutto
D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...] luce sulla norma del diritto romano presa in considerazione; respingendo invece, pur senza l'acrimonia polemica di un Valla, di un Vegio o di fra loro quanto le ricerche parallele sul significato di termini rari disseminati nei testi di diritto (I ...
Leggi Tutto
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...