dilatazione
dilatazióne [Der. del lat. dilatatio -onis, dal part. pass. dilatatus di dilatare "allargare o allargarsi", comp. di de- e latus "largo"] [LSF] (a) Tipo di deformazione di un corpo, consistente [...] nella maggior parte dei casi pratici, con tanto maggiore approssimazione quanto più è ristretto l'intervallo di temperatura in cui si sperimenta. La d. cubica ubbidisce, negli stessi limiti di approssimazione, alla legge v=v₀(1+αt), dove v₀ e ...
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motrice
motrice [Ellissi di (macchina) motrice, dall'agg. motore] [FTC] (a) Generic., sinon. di motore, come macchina che produce energia meccanica di traslazione o rotazione di organi a partire da una [...] mezzo di luci tanto con la caldaia quanto con lo scarico (atmosfera o condensatore). Per mezzo di un cinematismo teorico comprende le seguenti fasi: (1) all'inizio della corsa di ammissione la luce c (fig. 1) è aperta, il vapore entra nel cilindro ...
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occhio
òcchio [Der. del lat. oculus] [BFS] [FME] Organo di senso, pari, che in vari organismi, in partic. negli animali, e nell'Uomo, ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli [...] luce incidente, tra 2 e 9 mm (proprietà di accomodamento dell'o.). Nell'o. normale, l'angolo didi pesce: qualifica (der. dell'ingl. fish eye) di obiettivi grandangolari a eccezionalmente ampio angolo di campo, tra 140° e 180°, cioè ampio quanto ...
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nebulosa
nebulósa [Lat. nebulosa, f. dell'agg. nebulosus, da nebula "nube"] [ASF] Denom. di oggetti astronomici estesi e diffusi, dall'aspetto di nube brillante od oscura, classificati già nel lontano [...] a un ipotetico elemento chimico detto nebulio). Si conoscono più di un centinaio di tali n., con distanze che non superano il migliaio di anni-luce (per es., riferendosi alle più luminose, 490 a.-l. per la n. di Orione e circa 330 a.-l. per la n ...
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modulazione
modulazióne [Der. del lat. modulatio -onis, dal part. pass. modulatus di modulare (→ modulatore)] [LSF] Operazione consistente nel variare in un certo modo voluto il valore di una determinata [...] parte di onde acustiche: v. modulazione della luce: IV 80 a. ◆ [ELT] M. a impulsi codificati (sigla PCM): v. modulazione di segnali: IV 81 c. ◆ [ELT] M. analogica: lo stesso, a seconda dei casi, di m. d'ampiezza, di frequenza o di fase, in quanto il ...
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telescopio
telescòpio [Comp. di tele- e -scopio] [LSF] (a) Strumento ottico per la visione di oggetti distanti, propr. t. ottico (v. oltre). (b) Estensiv., nome di dispositivi per rivelare e misurare [...] di lunghezza d'onda della luce, cioè entro le decine di pm) quattro superfici di una massa di vetro che dev'essere rigorosamente priva di ottica); quanto alla montatura dei t., cioè al sistema di sostegno che determina anche i gradi di libertà dell ...
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riflessione
riflessióne [Der. del lat. reflexio -onis "ripiegamento", dal part. pass. reflexus di reflectere, comp. di re- "indietro" e flectere "piegare"] [EMG] [MCC] Fenomeno che si presenta quando [...] per es., quelle della luce inviata sulle superfici riflettenti parallele di un interferometro di Fabry-Pérot. ◆ [FSD] R. proibite: v. raggi X, diffrazione nei cristalli dei: IV 741 e. ◆ [ACS] R. regolare: la r. ordinaria, in quanto avviene secondo le ...
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lamina
làmina [Lat. lamina "lama sottile"] [LSF] Corpo in cui l'estensione di una delle tre dimensioni è molto minore di quella delle altre due. ◆ [STF] [ASF] In antichi strumenti astronomici, e spec. [...] o per analizzare luce polarizzata: ne sono esempi le l. a mezz'onda e a quarto d'onda, cosiddette in quanto introducono uno sfasamento, fra il raggio ordinario e quello straordinario, equivalente a quello dovuto a una differenza di cammino pari a ...
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ordine
órdine [Der. del lat. ordo -inis] [LSF] (a) Disposizione regolare di più cose secondo una regola prefissata; (b) il grado più o meno grande di organizzazione interna di un sistema complesso, relativ. [...] : v. inteferenza della luce: III 272 e. ◆ [FAF] O. dinamico: v. ordine: IV 308 a. ◆ [ALG] O. di una curva algebrica: v. curve e superfici: II 74 f. ◆ [ANM] O. di una derivata: numero ordinale che indica quante derivazioni vanno eseguite per ...
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Stark Johannes
Stark 〈stark〉 Johannes [STF] (Schickenhof 1874 - Traunstein 1957) Prof. di fisica nel politecnico di Hannover (1906) e di Aquisgrana (1909) e poi nell'univ. di Greifswald (1920) e di Würzburg [...] di 8.5 106 V/m. Per gli ioni non idrogenoidi si manifesta un effetto del secondo ordine, detto anche quadratico in quanto il fenomeno per cui la luce emessa da un fascio di atomi che si muovano in una zona priva di campi elettrici e magnetici è ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...