Parte della elettrologia che ha per oggetto lo studio delle mutue azioni fra circuiti percorsi da corrente ( azioni elettrodinamiche) e, più in generale, delle interazioni fra cariche in moto e campi elettromagnetici. [...] nella e. classica, ove energia e quantitàdi moto del campo elettromagnetico sono grandezze continue, che possono quindi variare anche per quantità piccole a piacere. In realtà, come clamorosamente venne in luce con la scoperta e l’interpretazione ...
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La condizione degli organismi dotati di una forma specifica, di una costituzione chimica determinata, capaci di mantenersi in una situazione di equilibrio dinamico, cioè di avere un ambiente interno costante [...] nel cuore della Terra. Presumibilmente, invece, una certa quantitàdi ferro metallico rimase in superficie, reagendo con i gas C. Ponnaperuma (1963) che, utilizzando luce ultravioletta come sorgente di energia e sostanze inorganiche e organiche ...
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Chimica
S. ionico Fenomeno caratteristico di alcuni tipi di solidi, sia organici sia inorganici, che, messi a contatto con una soluzione ionica, sono capaci di mandare in soluzione ioni, mentre il posto [...] nel solido è preso da una equivalente quantitàdi ioni presenti nella soluzione. L’entità dello s. ionico è tanto maggiore quanto più elevata è la valenza degli ioni in soluzione e, a parità di valenza, quanto minore è il loro raggio ionico (tenendo ...
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Elemento chimico caratterizzato da alto potere riflettente, opacità alla luce, buona conduttività termica ed elettrica (quest’ultima decrescente al crescere della temperatura), duttilità spesso elevata, [...] una distinzione netta tra le due classi di elementi in quanto, sebbene si tracci, nel sistema periodico degli grande, cioè per λ≫cτ (essendo c la velocità della luce nel vuoto e τ il tempo medio di interazione degli elettroni nel m.) o per 1/f≫τ ( ...
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Uno dei 4 tipi di interazioni fondamentali tra particelle elementari (forti, elettromagnetiche, d. e gravitazionali) alle quali si possono ricondurre tutti i fenomeni fisici osservati. Derivano il loro [...] ≃ ℏ /Mc, dove ℏ è la costante di Planck ridotta, e c è la velocità della luce nel vuoto. Per le forze nucleari r è determinato conservando il prodotto CP. La violazione è massimale in quanto il coefficiente dei termini che rompono tali simmetrie è in ...
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Botanica
P. radicale
In fisiologia vegetale, la p. che spinge verso l’alto la linfa nei vasi del fusto delle piante terrestri e che si origina nella radice, forse in corrispondenza all’endoderma; è uno [...] appunto la p. di radiazione. Si spiega anche in termini di fotoni (ciascuno dei quali trasporta una quantitàdi moto hν/c, con h costante di Planck, ν frequenza della radiazione, c velocità della luce nel vuoto).
P. (o tensione) di vapore
È la p ...
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Matematica
Ente geometrico che si estende nel senso della sola lunghezza; è tale, per es., la traiettoria d’un punto in moto, l’intersezione di due superfici (per es., di una sfera con un piano) ecc.; [...] di durata T e se la l. è lunga l, tenendo conto che la propagazione avviene con velocità molto vicina a quella della luce equazioni di Kelvin), in quanto tale caso è rilevante nello studio delle trasmissioni telegrafiche a bassa velocità. Nel caso di ...
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Procedimento logico, mediante il quale si passa dalla considerazione di casi particolari a una conclusione universale.
Nel linguaggio scientifico, in genere, modificazione che determinate proprietà di [...] , quanto piuttosto di giungervi attraverso la convalida di un’ipotesi fondata sull’esperienza di un numero limitato di casi parte della RNA-polimerasi.
I. della trascrizione dovuta alla luce
La proteina più abbondante sulla Terra è la ribulosio 1 ...
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In fisica delle particelle elementari, una delle 4 classi di interazioni fondamentali (f., elettromagnetiche, deboli e gravitazionali) alle quali si possono ricondurre, a livello microscopico, tutti i [...] di un nucleone, si possono osservare i quark che si muovono praticamente liberi e puntiformi all’interno del nucleone stesso. Infine, riconsiderando alla luce a uno stato finale di stranezza nulla. Una quantità importante legata alla stranezza ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] geometria di Pappo (di Alessandria).
Età romana. - Quanto ai Romani, essi non ebbero mai interesse per la m. pura, ma solo per le sue applicazioni (agrimensura, architettura ecc.). Solo alla fine dell’epoca romana, sotto Teodorico, ebbero luce, con ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...