Astronomia
F. interstellari
Formazioni di gas (idrogeno, calcio), frammisto a minutissime particelle solide che riempiono, con diversa densità, lo spazio cosmico fra stella e stella.
Medicina
Termine [...] di dipendenza dei fumatori abituali.
Divieto di fumo
A causa della quantitàdi anidride carbonica, di ossigeno ed eventualmente di ossido di carbonio presente, permette di stabilire se il combustibile usato ha bruciato in presenza di un eccesso o di ...
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Astronomia
Figura apparente di un astro; nelle galassie, formazione lenticolare, appiattita e spiraliforne, che circonda il nucleo. D. di Airy D. luminoso centrale della figura di diffrazione in cui consiste [...] di Newton). D. diviso in settori, di opportuna ampiezza, colorati nei vari colori che compongono la luce bianca: per una sufficientemente rapida rotazione di reso troppo piccolo in quanto deve essere dello stesso ordine di grandezza dello spessore ...
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Chimica
Reazione di s. La reazione in cui un atomo o uno ione presenti in una molecola sono rimpiazzati, almeno formalmente, da un altro atomo o ione presenti allo stato libero. Schematicamente si ha: [...] oppure finito. Lo s. di un sistema è lo s. che per esso risulta dallo s. di ciascun suo punto.
Per quanto riguarda gli s. infinitesimi di lunghezza d’onda per effetto Doppler; in particolare, lo s. verso il rosso si verifica nello spettro della luce ...
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Fisico e chimico tedesco (Briesen, od. Wa̧brzeźno, 1864 - Zibelle, od. Niwica,1941). Figlio di un giudice, studiò fisica in diverse università, e, nel 1887, si laureò con lode a Würzburg con F. Kohlrausch [...] temperatura allo zero assoluto. Ottenuta una grande quantitàdi dati sperimentali, in accordo con l'andamento di N. (1897), un cilindretto costituito da un impasto di ossidi di zirconio (85%) e di terre rare, in genere ittrio, che emetteva luce a ...
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Chimico e fisico (Saint Léonard 1778 - Parigi 1850). Primogenito di un procuratore reale del suo paese natale, G.-L. ricevette la sua prima formazione scientifica in un modesto collegio parigino. [...] a mettere in dubbio la teoria ossigenica della acidità di A. L. Lavoisier in quanto dimostrò che il "radicale muriatico" (cioè il sull'acido prussico (acido cianidrico) ne misero in luce la particolare composizione; esso, infatti, risultò costituito ...
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Chimico e biologo francese (Dôle 1822 - Villeneuve l'Étang, Seine-et-Oise, 1895). Considerato il padre della microbiologia, a lui si devono sia la scoperta della fermentazione sia l'introduzione delle [...] e di ammoniaca, perfettamente identici quanto alla composizione chimica, alla forma cristallina e alle proprietà fisiche, esercitavano azioni diverse sulla luce polarizzata, senza riuscire a trovarne una spiegazione. P. si impegnò per diversi anni ...
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Chimica
Fenomeno associato all’emissione di radiazioni luminose e calore per effetto della combustione di sostanze gassose, liquide e solide. Nel caso dei gas la f. può essere premiscelata o a diffusione, [...] temperatura: nella f. di una candela (v. .) o del gas di città che bruci con quantità limitata di aria premiscelata (aerazione talvolta, di una lega di magnesio e zinco) bruciato sia in polvere sia in forma di nastro (lampi di magnesio); luce molto ...
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Sistema costituito da un liquido disperso in un altro liquido o da un solido disperso in un mezzo gelatinoso.
Chimica
L’e. è costituita dalla dispersione di goccioline di un liquido in un altro nel quale [...] di densità delle due fasi, la temperatura e l’agitazione durante la preparazione, ma soprattutto dalla natura e quantitàdi sovrapposti, di gelatina sensibile alla luce, che vengono deposti sopra un supporto di vetro, carta, triacetato di poliestere ...
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Composto chimico, prodotto di polimerizzazione dell’etilene, avente quindi struttura (−CH2CH2−)n.
Generalità
A seconda del grado di polimerizzazione si hanno prodotti che si presentano sotto forma di [...] saline ecc.; l’ossigeno invece provoca una certa ossidazione e degradazione specie alla luce; termicamente è abbastanza stabile e tale stabilità può aumentare in presenza di antiossidanti. Il p. a bassa densità è impiegato per preparare film (per ...
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transuranici, elementi Elementi che nel sistema periodico vengono dopo l’uranio, avendo numero atomico maggiore di 92. Non sono presenti in natura se non in tracce minime e sono stati prodotti artificialmente.
Nel [...] c) reazioni nucleari provocate da ioni leggeri (ossia con numero di massa di poco superiore a 10, come ioni B, C, N), accelerati, su nuclei di t. di cui si possa disporre in sufficiente quantità, quali il plutonio, il curio e il californio. Su questo ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
quantita
quantità s. f. [dal lat. quantĭtas -atis, der. di quantus «quanto, quanto grande»]. – 1. a. La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, o una massa, possono essere misurati, e quindi la loro...